Critica Sociale - Anno VIII - n. 20 - 1 dicembre 1899

320 CRITICA SOCIALE del popolo e delle liberti. popolari. Tanto i Oblbellinl quanto t Gutln 10n nobili, e fuori e contro di essi è un terzo partito, Il popolare, che si ra strada innanzi, combattendo gli uni e gli altri, parimenti aristocratici. Il ~•lvemlnt non si occupa delle cause delle lotte, ormai suptrate, tra Oueln e Oblbellini; e rimanda, chi ne volene 11pere, al Oavldsohn. Egli ricerca Invece le cause della lotta tra Magnali o Popolo, non contento delle spiegazioni fornite dai cronisti, l quali o attrlbull!cono le lotte civili alle ma– ligne suggealloni del demonio (sobillatore anche lui!), oppure 18 la cavano affermando che i due partiti si comba.tte,·ano, percbò si odiavano; ma perchè si odia– ~!~soa~t procedtt dalla ricognizione dei due campi 1 .,-. Il preclS11.re chi foBSeroI Magna.ti(sinonimo di Grandi, Potenti) è reso re.elle dal ratto, che i Fiorentini nel secolo Xlii definirono con una legge speciale chi rosse Magnate, e di ph\ recero un catalogo delle ramijl'lie magnatizie. In esso son mescolati Ouelfl e Ghibellini eredi del ph\ puro sangue reudale e mercatanti e ban: Chieri saliti In alto por le accumulate ricchezze. Nel catalogo figurano i più ricchi proprietari di beni rurali: la massima parte della proprietà rondiaria con• tenuta nella. Kiurl1dlzlone del Comune è nelle mani d.e! Magnali. Una metà _delle ramlglie cittadine magna– t1z1e son froprletarle d1 ca.89 e torri; alcune anzi son padrone d una buona parte di Firenze. Circa un terzo, poi, rra I Magnati !ODO mercanti di Calimala e ban– chieri. Il Popolo, In senso sociale, comprende tutti gli ahi– tanti nella gluriadiiione comunale, cittadini o conta– !llnl, I quali son ruorl del ceto de'Magnati; politica mento 11 Popolo è composto solo delle persone sppartenenti a certe determinate assochnioni, che insieme costitui– scono un'organlnailone politica contrapposta ai Ma– gna.ti o lottante con essi. Queste a!S('Ciazioni non con– tengo no 88 non una. parte relath·amente piccola delle persone estluse dal ceto dei Magnati; ruori dei Magnati e del Popolo, godenti dei diritti politici ed in lotta per l'~ssoluto dominio dol Comune, c'è una gronde quaniità. d! popolailone ch'è esclusa da ogni diritto politico e d1 fronte ol Com~nn, sia esso magnatizio o popolare, non ha che doveri. Questa massa si può dividere in due sezioni, plebe cittadina e popolazione contadino. 1. la~,n-~to1·e1, ove,·01·1i, esclusi dalle corporazioni, privi q_u1.nd1 eh Oi;(lll diritto politico , con lim itata personalità c1v1le, son dol veri o propri saloria.ti, che uon dilleri· scono ,dnl prolota_ri moderni, se n on in quanto la loro condiziono giuridica ò d1 molto inferiore. Essi sono, in una .Parola, I ,. ser,·I » dell'Arto per cui lavorano; a !or~ interdetto ogni modo di associarsi o di lottare per 1\ rialzo del salari; I Hlari son fissati dai magistrati dell'Arte, che son maestri eletti da altri maestri: vie– ~t:-~~r:.o di lavorare per chi non sia maestro associato La parte della. popolazione che costituisce il Popol? si divide In duo sezioni: Popolo gra sso e Popolo m1- n~t~. Il Pnpolo graaso è organina.to nelle Arti mag~ g1or1,che comprendono, oltre a i K1u dicie i notai tutta la classe m~nir,uturlera. e commerciale, imporÌatrice ed esportatr1<"e, del <"omuno; cioè i mercalore! in con trapposto agli arti/fct,, che rormano le Arti minori e manuali. L'Arti maggiori affermano primieramonte la loro po– t~nza; l'Arll minori 111 fanno innanzi più tardi, osteg– giate dal Popolo (lraHo. Ma. l'Arll maggiori costrette a .lottare contro I Magnati debbono aver l'aiuto dello minori, e rar loro buoni patti; l'Art! minori cercano di p_rendere II sopravvento sugli alleati, il Popolo grasso s1 ritrae dall'accordo, ed il Popolo minuto rimnne sconntto. L'aumento demografico che si verifica in Firenze c~me in tante. oltre ciLtà ù'l1,alio. nello stesso periodd d1 tempo, ra rmco.rare Il prezzo dei viveri. Il Popolo grauo ha Interesse che I viveri siano a. vii prezzo per renllzr. nre maggiori gundagni (Il confrnsto tra (.!:l'indu strio.li e gli agrari moderni}. Contro i Magnati, costi– tuen ti la grande _proprietà fondiaria., il Popolo grasso, rappresenta.nte d1 tutto il resto della popolazione cit- ~~111~ale~~fi""~1~n~a ~~ 1 1 ~1ia 1 ~o~ O ~:~!c:o~f~ O1 ti~et:~e~~:r:.~ proprietari rondiarl mir& a promuovere l'abbondanza (Jelle vettovaglie ed a. ribassarne il ,·alore. Nella opposta politica annonaria. che i due partili, spinti da iotere11i opposti, cercano di ra.r prevalere, l'Autore riscontra una delle cause della. lotta. rra Magnati e Popolo. L'Incremento demograftco ed economico rece anche rincarare Il preno delle pigioni, al cui rialzo contra– stava. l'interease degli artigiani. Essi cercarono di op• porvlal, e 11 rormò Il coaldetto diritto d'entratura. (Nella contesa. 11 ra uso del boicottaggio, bando, interdetto). Le famiglie magna.tizie erano grandi proprietarìe di case: ed anche per questo oggetto ru lotta d'interesse tra Il lor ceto ed Il Popolo. La politica popolure 1 oltre che a deprimere i preizi dell'annona. e delle pigioni, mira a scaricare sui Grandi Il peso delle Imposte; la questione tributaria costituisce anch'e11a un& causa di contesa. Per l'attuazione ed Il trlonro della politica delle due opposte parti, la lotta si riduce necessariamente in– torno al conquisto del Comune. (Quei rozzi uomini o.ve– vano empiricamente compre!lo che ogni lotta economica è di necessl1h. uno. lf'ltte.politica). L'Autore non oeclude che da studi ulteriori possano rivolarsi a lire causo concomilanli della lotta fra Magna.ti e Popolo (lotta Indispensabile per Il formarsi e lo svi– luppo del capitale commerciale, della grande produ– zione e del commercio ln1ernazlonale): egli intanto ne ha flssatA tre, nelle questioni annonaria, edilizia e tri– butaria. Le due parti, egli nota. ei odiavano: ma. l'odio era effetto, non rausa della lotta. Le lotte erano pur ali• mentale e Inasprite da motivi personali, come soprar– rulonl, utll, aderen,.e, amlcliif', sospetti, che si me– scolano e 1fmtessono nella. vasta tela delle contese politiche, 10& ,e sareb be puerile r idurre le loLte politiche a semplici questioni pers one.li e credere che il popolo florenimo abbia rallo gli orcllnamenli di giustizia. contro I Grandi Rol pert'hè Oiano Della Bella. era stato tirato per il maso da. Messer Rerto Frescobslrll ... La storia della 11ocu)1à. ò una storia d1 lotte di classi, la cui trama è coslitult& dal bisogni e dai contrasti economici. E. R. PUBBLICAZIONI P~'.RVENUTE JNDONO Ourno Ci':CCAltONI: Ae1·c natfooi versi. - Empoli, tipo– grnfla Trn versori, 1890. Sociati.smopopata1·c: Uplaria; Biblioteca della Puglia del Popolo. - Bitonto. tip. P. Speranza, 1899 (opuscolo). OIUSKPl'E O"AI.PA08 {Terenzio): La famegia 1'1•ambu1li; j~~~ tf;.11~ 0 ~~~rcto 1 1~~ ,•eneta. nel Brasile. - Venezia, GRANONf. prof. S1m,\f'INO: Sut domicilio coallo; note ed appunti. - l.lca1a, 1899, N. De Pasquali. Le ,tt·aoi di Perugia; 20 giugno 1859.- Perugia, 1899, Unione tipoaraflca cooperativa. Pnt,·,a e Uma,1111i. (opuscolo per I& pace); a cura della Società lnternnionale per la. pace, Unione Lombarda (~lilano, Portici set1entr1onali 21). - Contiene le re– centi deliberulonl doll'Aja. log PO)IPIEO 81tEMOOLA: La municipali.:•azio11e dei Jt1•1:1i:i elellr-ici. - Milano, 1899. (Estro.uo dalla Rivis1a L' Eltllricilà). AVY. ANTONISO DE BEI.LA: Co,·,o di Sociologia; Vo– lum.e Il: Sociologia g e1 1etica; con prerazione di A. Grop· 1>all. - ~leHlna, 1899. O. Toscano tip. edit. (L. 5). Abate Al,ESSASDRO U1ANc111, dottore dell'Ambrosiana: La protec1io1i dc l'enfanco. et les 1·éformaloi1·e1; rapporL ~6~~t:~ f1.rr~ ufnt 1 ::nnt[i:~:rxd/~~t~~~f~!rd! ~~-ongrès Dott.. Fll.ANCK:iCO MAIUANI: La t•icerca in giudizio della paten111à 11atw·ale. - Roma, 1898. (Estrailo dalla Ili– vista wiive,•,,alo di oiw·iJp,·udetaza e dott>·ina). DoLL. 1-'llANCF.SCO PRltltONE, dell'Università di Nnpoll: Inesistenza giw·idica dett'ttltimo decreto-legge. (Estratto dnlla Ra!ttgna italiana, Napoli, 1899). FF.DF.IUCO Jt'LOltA: /t tW!ll'O sistema ll'ilìulm·io; prolu– sione al Corso pareggiato di diritto flnnnziario nell'Unl– ,·ersità. di Oonovo.. - Torino, 1800, Roux e Frassati. OIUSEl'l'IC RtOAMOSTI, ge1·enle ,·uponsabile. Milano, Ti1>0arana degli Operai (Soc. coop.J,corso Vitt. Bm n:-t6.

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