Critica Sociale - Anno VIII - n. 13 - 16 agosto 1899

8 198 CRITICA SOCIALE questione di etichetta, e dove un candidato socialista non abbia. speranze di successo serie e fondate, se avranno di fronte altri candidati decisamento reazio– nari, si schiereranno col candìdato di Sinistra. Su que– sto, ci pare, possiamo dirci d'd.ccordo. Fin qui, nell'ora presente, il debito nostro. Maggiori solidarietà non dobbiamo nè accordare, nò chiedere; non gioverebbero nè alla Sinistra, nt\ a noi. Non a noi spetta di farci suoi caudatari, di sostenerla so vacilla, di infonderle un'anima so quella che ha le vien meno, rii tirarla su (come ci scrlre, faceziando, un amico) col– l'olio di merluzzo dello nostre sollecitudini. Sopratutto non ò il caso di fa.rie intimazioni, di proporle dilemmi che essa. non potrebbe accettare. Quando il Pessimista sì duole perchè la Opposizione costituzionale non ab– bia. apertamente approvato l'ostruzionismo; quando al– tri vuole imporle, come pegno d'un accordo, questo o quello dei postulati del nostro programma; ci sembra cbo si pecca. non solo d'ingenuità, pretendendo l'im– possibile, ma si chiede qualche cosa che si ritorcerebbe anche in nostro danno. Si capisce che la Gazzella di Vene.:ia, che la vuole spenta, dipinga. la Sinistra por l'appunto quale costoro la vorrebbero. Ma la Sinistra costituzionnlo in tanto può esser ulite o.Ila immediata diresa della libertà, in quanto essa sia e rimanga la Sinistra costituzioilale i rimanga partito di Governo, che può essere, da un giorno all'altro, chiamato al rotert'. Di tale Opposizione, che può dar loro il gambetto, gli odierni Pelloux o i Sonnino di domani hanno ragione di temere. Delle altre, la cui aziono è a scadenza lon • tana, essi poi momento si rinrorzano. E nel e momeuto » ò tutta la loro ambizione: après nous le d(:luge! Del resto, tuUa questa 1 cho delineammo, non è che la parto negativo., puramente di(ensiva, la. parte este• riore o diplomatica. della nostra azione di partito; una. parte che, se in questo momento assume importanza. ecce1.ionale, non dee togliere di vista il lavoro positi,•o che ci incombo. È pel lavoro positivo, non già per la. hltica, è a dispetto anzi degli stessi errori di tattica, che 11 partito socialista divenne in breve ,,oJger di anni l'obietto di tante speranze o di tanti timori. L'allar– garsi dello nostre file; l'alto di presenza. che racemmo per la prima. volta in tanti Muoicipii; l'assunzione anche ((orse prematura o pericoloso) che s'è falla in alcuni della direzione delle cose i la (più pericolosa an– cora) partecipazione a. questa. direziono con altri par– t ti; il probabile aumento dei nostri depu1a.ti dai futuri Comizi; l'eclissarsi, volontario o vile, nei Col– legi t.love la. lotta politica è più viva e significante, dei partiti moderati più spavaldi, dioLro candidati-para– vento, con truccatura di programmi radicali imprestati o posticci, ultima. abbietta. espressione di libidini sem– pre vivo io coscienze rradicio e morte; tutto ciò ci to– glie sempre più dalla srera delle semplici alfermazioni di principii, della propaganda di tendenze, della critica. generica o negativa i e ci meUe alle prese coi problemi concreti, che attendono, dall'opera e dal consiglio no– stro, una soluiione; problemi ,·asti ed intricati di assi– stenza pubblica, di tutela. del lavoro, di municipalizza– zione di servizi, di polizia. comunale, di riforme tri– butarie. Di rirorme tributario sopratutto: dacchè, o fu già accennato in questa Rivista, a una rirorma tribu– tar:a dello Stato o dei Comuni si connette, assai più che a prima vista non paia, In. questiono stessa della. libertà; alla qua.lo lo rivolte della fame sono protesto o cagione di perpetua. minaccia. A questioni siffatte, contenuto vero o permanente J IV L U l. U della nostra attività, deve intendere sempre più il pen– siero collettivo del partito. Per ciò che riguarda i Mu– nicipi1 l'iniziativa, presa dalla Nuova Terra di Mantova, di un Congresso provinciale di consiglieri socialisti, e la. proposta nell'Avanti! di una rederazione nAtionale fra di essi. sono altamente da lodarsi i come pegno di una condotta unirorme nelle questioni principali o oc– casione di mutui prestiti di esperienze, diretti ad ovitare il ripetersi di errori, che già. in alcuno amministrazioni tenute da socia.listi si sono deplora.ti . E su tali pro– blemi, per quanto alla. preparazione delle soluzioni concrete può valere il nostro concorso, richiamiamo ed invochiamo l'attenzione o lo studio dei nostri più com– petenti collabora.tori. Noi. SOCIALISMO OTTIMISTA Le idee di Antonio Graziadei (') Si filava dolcemente; io vogavo un po' fiacco; lui, Antonio Oraziadei (7'ontno p8r gli amici, s·it vous 11taitJ era al timone un po'distratto o ine– sperto. La barca ogni tanto andava a sghimbescio, non senza che io mi vergognassi un po' per quelli che dalle rive pote1•ano constatare che gente poco navigala sono i socialisti. ... Ma quella mattina le rive erano deserte; il Valentino si stendeva nella prolungata accidiosa sonnolenza det maggio già afoso. Tonino aveva marinato il suo LalJo,·alo1·io di economia J)Olìlìca; io it mio ufficio at giornale: entrambi sentivamo un gran desiderio d'ozio, pa1·don, di filosona; la barca pure, e cosi s'era combinata la partita a h'e - lui, io e la barca - sul fiume sileuzioso e verde - verde d'alighe e verde dei riflessi spioventi dagli alberi into,·no - e si filava dolcemente lungo la ri\·a cheta, sospirando dietro le peraiane chiuse dei villini bianchi, appollaiati al largo sulle colline apriche .... Fu allora che Tonino - l'ora e la stagione vol– gevano l'animo alle intime confidenze - apd a me, profano a simili questioni. i rjposti motivi della sua inimicizia con .... Carlo Marx. . .. Vi debbo dire che Tonino G1'a1.iadei è uno dei temperamenti pili felici che io conosca i gode <li un appetito invidiabile, digerisce io guisa mera– vigliosa, è robusto come un torello, fo,•t con~e·n vont - come si dice nella sua Romagna, dan– dovi per amoi•evole carezza un pugno sulla spali a che vi tramortisce tutti i muscoli del braccio; - io non l'ho mai veduto triste un·ora, neanche ne11e più grandi avversità - ed ha certi scoppi comu– nicativi di risa che metterebbero il buonumore in un oratorio di trappisti. Tutto ciò. fa sì che Tonino sente una istintiva tendenza verso l'ottimismo si pratico che teorico, e rifugge in ogni momento della sua vita, sia di pensiero che cli azione, da ogni e3presrione piagnona o pessimistica. Socialista per un senso profondo, squisito di giu– stizia e per UJ10spirito generoso di opposizione poli– tica, non poteva per altro accoucia,•si a quella im• maginazione cupa, che è il fondo del marxismo, della proletarizzazione automaticame11 te crescente e del progressh 1 0 immiserimento dei prolet..•lf'i, ca– gionato implacabilmente dalla macchina capitalista, che senza posa espropria ed esp,·opria e motte gli ( 1) ANTO.IO GnAZIADEI, La pro:lu:toite capUalllla, Torino, fratelli Bocca ed !tori, tSmJ.

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