Critica Sociale - Anno VIII - n. 13 - 16 agosto 1899

104 CRITICA SOCIALE alla speranza, non ti par prudente aspettare al– meno che il programma venga dato alla luce I L'unica cosa che la Sinistra mostra di vole,·e é il rispetto allo Slatuto; ma ò quello un rispetto tutto formale, un rispetto simile a quello che hanno per i trabocchetti della procedura gli aV\'ocati, gli uscieri e i cancellieri. La Sinistra permette che i partiti popolari sieno assassinati, purché ciò av– venga stalutariamente. Pe,·ché la Sinistra non invoca il ,·ispetlo allo Statuto, quando si parla dell'impresa cinese? Perchè non invoca lo Statuto, quando si discute dei tribunali militari I Si ò messa a direndere lo Statuto dopo il decreto del 22 giugno, non perchè questo decreto abolisce i diritti popolari, ma perché questo decreto ha squarciato il velo di ipocrisie e di menzogne, che Onora nascondeva il funzionamento delle istitu– zioni rappresentative ilaliane. La Sinistra, facendo oggi le viste di di[euder lo Statuto, non fa se non difendere la monarchia. l'accia pure, è il suo in– teresse, è il suo mestiere; mo. non siamo proprio noi quelli che dobbiamo aiutarla nel fare il suo mestiere. Nulla dunque, assolutamente nulla ci dice che la Sinistra abbia intenzione di mettersi a capo di uu movimento serio di rirorme. La Sinistra costituzio– nale faccia un'affermazione collettiva urficiale, di– chiari di volere il l'itorno dall'Africa e dalla Cina, la riduzione delle spese militari, una legge che tolga al potere esecutivo ogni ingerenza nelle p1'0· mozioni e nei traslochi dei magistrati; domandi l'abolizione del domicilio coatto, l'interpretazione autentic, dello Statuto in modo da impedirne per l'avvenire ogni violazione larvata da cavilli e da ùquivoci; metta fuori un programma di riformo Jeterminate, precise, natie. E allora vedremo se sarà il caso di sperare; e allora vedremo se sarà il caso di dare il nostro appoggio anche alla Sini• stra costituzionale. Con che gioia allora noi and1·omo a fare delle conferenze elettorali in favore di Zanardelli e Gio– litti! Percho, dopo che la Sinistr3 avesse dichia– rato di volere il ritorno dalla Cina e la diminu– zione delle spese militari, noi altri socialisti po– tremmo senza alcuno scrupolo propugnare le ~andidalure di Zanardelli e di Giolitti; non avremmo Ja temere da essi, appena saliti al Governo, un tradimenl<', per la ragione semplicissima che al .'.loverno no11ci andrebbero più. Nel gioco degli scacchi il re é tutto; la polititica é come il gioca degli scacchi.... (') Se domani Zanardelli e Giolitti parlassero di metter mano all'ordinamento dell'e– sercito, la Sinistra casliluzionale finirebbe di essere partilo di Governo: sarebbe allora più facile un Ministero castituzionale Bovio-B1rzilai, che un Mi– nistero ZanarJelli-Giolitli. Ma questo non avverrà. La Sinistra costituzionale si gl!arderà bene dal fare dichiarazioni p1·ecise; si terrà sulle generali, parlerà di libertà, di demo– crazia, degli eroi del risorgimento, eleve,·à al cielo il magnanimo Carlo Alberto e il suo grande fl- 1tliuolo, che, come tutti sanno, si chiamava re ga– lantuomo. In privato forse - ma senza rilasciar lettere firmate- i democratici costituzionali faranno (') 0111\·lluppl e le e1en11Jlific:u:io11l, che seguono nel m11no- 1crltto, sarebbero senin. dubbio lnteresMntlulml; m~ I commenti al gioco degli 1.:11cchl porterebbero probabilmente a veder Il 1010 a .rcacchi JI no1tro bruo gerente. Si traua, dal resto, di fatti che - sl:1.no1toria o leggenda. - corrono da un pnzo per le hoccbe dl tuUI e giungono alle orecchie di 1utti... 1unne I\ quelle, a'Jntende, del Procuratori del ne. coal Il bo.uglio all:i. 1tl\mpn ha que,to pro\'vldo effetto; che, fonero anch1' non veri, ne11uno ha moJo di dhcuterli e lii amenti rii! (,Yora atu" (1•1ttca). delle promesse, prenderanno degl'impegni, giure– ranno, sulla casc10nza che non hanno, la loro fede alla libertà. Così frufferanno nei ballottaggi e ma– gari nelle prime votazioni i suffragi dei democra– tici, dei repubblicani, e - perche no? - anche dei socialisti. Accanto ai democratici castituzionali vi saranno anche a difendere la Libertà (con l'! maiuscala) parecchi « canservatori illuminati• di Desti·a; e noi aiuteremo - perché no! - anche questi; già i socialisti di una città dell'Umbria han dato l'esempio, nelle elezioni amministrative, di allearsi coi moderati contro i clericali; non si irat– terebbe che di estendere questa pratica a tutta l'Italia. Dalle elezioni uscirà trionfante il Pelloux, ma dopo due mesi avrà un voto di sfiducia. Allora avremo il nuovo Ministero « riparatore,, il Mini– stero <rinnovatore», il Ministero che dimostrerft In monarchia esser aperta a tutte le pii, audaci riforme, a tutti i pii, precipitosi progressi. Il grosso del Ministero sarà naturahneote dato dalla Sinistra castituzionale, ma non mancherà nel Ministero uo·campionedi «conservatori illuminati», e l'on. Ettore Sacchi sarà fatto ministro, o sotto– segretario, o bidello in un qualsiasi regio dicastero. Il l\'linisteroriparatore, o rinnovatore, o rirorma– tore farà una bella dichiarazione. Rlldini disse di essere sinceramente liberale e francamente con– servatore; Pelloux si disse democratica in finanza o conservatore in politica; il nuo,•o Ministero ri– paratore si dirA,per esempio, monarchico in teoria e repubblicano in pratica, oppure prudente nelle p,·omesse ma audace nel mantenerle, oppure ri– spettoso con la monarchia e amoroso col popolo; insomma troverà uno qualunque di quegli tbts ,·edtbis buoni a salvar capra e cavoli. Naturalmente l'Estrema Sinistra non neghera a quei portenti di liberalismo la« benevola aspettativa»: non la negò a Rudinì nel '91; la dette per lungo tempo a Gio– litti; non la negò a Crispi nel '03; la canservò per un buon anno a H.udinìdopo Abba Garima; non l'ha negata - perdio - a Pelloux nell'estate del ·os; perchè dovrebbe negarla al Ministero« riparatore•, nel quale la presenza di Etto1·e Sacchi signiOche– rebbe, come preconizza il '!'urati, « l'inizia1~.si, al• meno (!), di l'iforme lributal'ie, il rispetto di tutte le opinioni, le propagande, le organizzazioni oneste e civili >1 Il Ministero Inizierà subilo studi per la ri[orma tributaria, studi che dureranno molto lungamente, perché .:.. si sa - una rirorm11 tributaria non si improvvisa da un momento all'altro; non scioglierà i Circali socialisti, ma li lascerà processare dalla magistratura per l'art. 247 e dichiarerà di non poterlo impedire, perchè - si sa - l'indipeadenza della magisti·atura va rispettata; tratterà can molli riguardi i camorristi meridionali per impedire che i deputati dell'• Italia assente• - altro che assente! - si uniscano ai deputati reazionari del setten– trione e abbattano il Ministero riparatore; dichiarerà di volersi ritirare dall'Africa appena finirà di pio– vere, e di a,·e1· iniziato can la Cina delle trattative per cederle il porlo di San Mun verso il pagamento di mezzo miliardo, che servirà a diminuire il de– bito pubblica in Italia; diminuirà i bottoni sulle uniformi degli untciati e domande,·à che questo suo atto venga inte,·pretato corno un avviamento alla abolizione dell'esercito. Insomma farà una quantità di riforme straordi– narie; solo si contenterà di non abolire il dazio sul grano, di non introdurre lo sgravio delle quote minime, di aumentare appena di dieci o venti mi• lioni le spese mili lari, chiamandole «straordinarie•; continuerà a fare r-iforme, fino a quando le plebi « incoscienti •• lauto pe,· mostrarsi « indegno della

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