Critica Sociale - Anno VIII - n. 13 - 16 agosto 1899

CRITICA SOCIALE ...... Allrll 6oor non vido Che dJ ratc:ilo mietitore i nanehi, Su le campagne tue piegati o l:usi; E su le armato mur.1.or brac :la, or spalle, Cnrthe di ferro; e su lo o.eroe capro Do gli ecliflci tuoi m1n scnbro o arsicce; E vi\lan polverosi fnn:i.nzl nl rnrri, G1·avi del tuo rieollo; o su I canili E su i rerlili laghi irsuti pelli Di remigante, che le alterne morei A' tuoi comodi guida ed al tuo lusso: 'futtl Ignobili aspetU. Or colui ,·eggio, Che, da tutti servito, a nullo sen•e. Al corso tutta la nobiltà è rappresentata: gio.vani di nobiltà vecchia e di nobiltà nova, Cho di cotnpM pur or tilol si vanta; mante nute, v ecchie dame con le fanciulle da mo.rito, grandi ria.me , spose novelline coi cavalieri serventi, e lo bel le cittad iue, cioò borghesi, glorificate da nobili amori, olle qmlli si vol~e talora lo sguardo negligente delle divine ,pose degl'italici eroi, o par che dica: tu ign,,ta mì ,ei. Cosi nel Ve1p1·0 il Parini cuculia, ol– trechè la. nobiltà, la. parte più frivola della borghesia: il che-, lungi dal dar ragione a coloro nbe non credono il Gion10 un assalto alla. noblllà, dimostra cbo egli era. il rnppresentante della sola. p&rte più sona. della bor• ghesia. Dal resto, nel Mallino, solo una. volta trovi UD fuggevole accenno alla nobiltà. comprala e alle rie• chozze adunate in pochi lustri: e tanto che resta luogo al sospetto - scrivo il Carducci - non quei versi fos– sero messi Il in principio per hmmoltire 11 tono e per divagar l'attenzione dalla. mira vera. > Il Vespl'O ftnisce con la doscriziono della notte egua- gliatrice: ...... suora de 13 morlo, Un aspetto indistinto, un solo volto Al suolo, a i vegetanti, a gli animali, A I grandi ed a h plebe equa permette; g i nudi insieme e li dipinti visi De le belle conronio e i eenel e l'oro ... Qui il poeta torn3. al primo concetto del dialogo ])ella nobiltà: la Natie, corno la Morte, confonde tutto e tutli, e non permette che si distingua il patrizie., dal plebeo. Nella Notte il Parini esprimo lo opere diverse e i va,·i ingegni de' cavalieri e delle dame raccolti nelle sale del gioco: e accenna. alle.nobiltà recente, quando parla della penos& preoccupazione della p&dron&di cas& nel disporre le partite in modo da non otrendere l'amor proprio degl'invitati: S1 ehe già mai per miserabil c:uo J..n "etusta patrizin, essa o lo sposo Ambo di regi CavoloH slirpo, con lai non secnda nl pnragon, che al grado, Per brevo serie di scrivani, or ora F'u de' nobili asi;untn, e il cui ma,ito Oli atti e gli accenti ancor serba del monte. Confronta continuamente i nobili d'allora, che per latra.zio chiama.. nel Maltino, deli:ia degli uomini, o della ,tirpe " deUapatria gloria e 1oslegno 1 e, nel Vupro i suoi ,tchilli e gh Augusti dd suo 1ecolo 1 e, nella 1'.~oue, . . . • gli eroi ebe dell'E!lperia sono Olor a somma e sperann ..... coi loro antenati, unica per ossi cagiono di vanto e di superbia. Oegl'inclili avi il Parini dice \'Oro.monto e il bene e il male: mostra n. ogni modo com'essi fossero operosi, menlre i nobili contemporanei sono peggio che i vili di Dante. Anche in questo concetto del vù·ilc l"opera. del Parini si riallaccia alla tradizione dantesca, e (11, pensare agli spiriti magni del Rinascimento italiano. Leggiamo nel Mattino: E "oi, dell'altro secolo feroci &I ispid'ul, i \'Ostri ulml nipoti Venilo oggi a mirar. Co' sanguino1i Pugnali a lato, le eampe1tri ro~cho Voi g,)desto abiLn, truei all'nspcllo, E, por gr:m 11am, rigidi In gurincln, COneult.,ndo g:li 1:Jghnri, o 101giojondo Di trattar l'armi, che d'orribil 1>alla Givan Mltttrno a trarorar hl portn Del non meno di voi rivale armato. Ma i vostri nlmi nlpoli oggi si stanno Ad agitar fra lo tranquille dita Dall'oriolo i ciondoli ,·ozxosi ; Ed opra ò lor, so nll'innoeenza antica l'orna pur anco o bamboltggla Il mendo. Se_gue l'epiPodio dei ritratti, aggiunta di poco prima o dopo il li91: nel qualo io non so vedere, col Car– ducci, un « segno del mutato animo del Poeta »; perchè leggo nel dialogo giovan ile Della nobilllt che pel nobile imbelle 'O vanesio "- il \ ·o.no rusto della nobiltà ò can– giato in infamia; e, per colm o della SUll miseria o del suo ridicolo, gli restano in mente o su le labbra i nomi de' suoi antenati ». Noi Meriggio, a proposito della. dabbenaggine dei mariti, son rammentati i t,·uci 1po1i offrenti alle dame lo Cedei i Le tuzo attossicato o i nudi stili. E ancora, nella Notte, ai cont rappo ne l'ignavia dei degeneri nepot.i all'attività degli a.vi : Tal !usli, o Nolte, nl101·obo gl'metil 'o.vi, Onde pur sempre il mio Onnon si vanta, l~ran duri ed alpestri, o con l'Occaso C.tdenn, dop:, lor cene, nl sonno in preJa; Pin che l'Aurora, sbadiglinnle ancora, Li ricbiamaHe a vigilar sull'opro o., i per novo eammin s:uidati rivi E su i campi nascenti : onde poi grandi Fllro i nopoti o le eittadi e i regni. Insomma, il Parini, spirito sereno e obiettivo, giusti– nca e apprezza IR.nobiltà eolo in quanto ess& ebbe, si direbbe oggi, una run1.ionA storico., o una missione da compiere nella civiltà, Ma chi vorrà. negare che Il Poeto, .... con gli acri e u scherno Gravi 1,receui te.:& alla ,•elusto. llagion del sangue 111 gran dnnno ed onta, Che tanto non potdr l'armi di Francia 1 Gwuo NATALI. FRA LIBRI E RIVISTE Una novità. stuzzicante. La Società Editrice Lom.ba1·da (Milano, via. Monrorte 17) cl annunci& che intorno o poco dopo la metà. del corrente agosto pubblicberh, al prezzo di L. I, un volumetto di 160 pagine in 8.' di EN1t1co 1•·1-:n.1u: .!forlturl te snlutnnt r,•• Unn cnm1rngn11 oslrn• donlslo, di cui ecco il sommo.rio: P,·efa:ione: L'ostruzionismo esotico e l"ostruzionismo italico. - Oli emendamenti scah1ri. - Scene e sce • netto parlamentari. - L'epilogo. - Buone vacanze! - Un di1cor10 di eJordio: Sulle dichiarazioni d@l 813· condo Ministero Pelloux. - L'incidente dei generali . - Il prima di1cor10 o.rtJ•uzioni.rta: Quattro ore e mezzo sul diritto di riunione. - fnlenne,::i: Per nmmnzo.re ..... il tempo. - /t secoudo disco,•Jo ost,·u• :ionisla: Contro la. ghigliottina. regolamentare. - Aforitttl'i le salutanti- Gli as.renti: Ast.onuti! - U11, disC01'SO cli chiusa: In prim11.lettura. - Contro l'u– topia renzionariu.. Dato il soggetto e il nome dell'autore che ne fu magna anzi mazima pars, e del quale si avrà anche il ritratto nel rroutispizio, non re. bisogno di essere discendenti di Abimelecco e di ls11.iaper presagire un vero ostruzionismo di committenti e di cartoline da una lira alla sede della Società, Editrice Lombarda in via Mour01·te 1 17.

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