Critica Sociale - Anno V - n. 12 - 16 giugno 1895

100 CRITICA SOCIALE Altre specie, che vivono permanentemente a spese di un sol ospite, si fissano sempre per coppie, onde evitare spostamenti: cosi nelle modiole, grossi molluschi bivalvi del mare del Nord, che hanno per parassiti i pinnoteri, si trovano sempre il maschio e la femmina di questo granchio, in coppia. Questi conservano la ]oro forma e non vivono attaccati l'uno all'altro; ma, in un grande numero di altri parassiti - specialmente nei lerneani - il maschio, che è piccolissimo, si aggrappa alla fem• mina e vive a spese di questa, la quale è a sua volta parassita dei pesci. In molti casi, la degra– dazione del maschio è talmente completa, ch'esso finisce per non essere più, a cosi dire, che un te• sticolo appeso agli organi genitali della femmina. Di modo che, per una serie di transizioni, arri– viamo agli organi che la vita parassitica creò nel tenia: ogni anello suscettibile ai essere fecondato dal suo vicino. Ancora un passo e troviamo parassiti, le cui uova possono svilupparsi senza essere state fecondate da spermatozoi. È il caso, per esempio, degli afidii, i quali, piccolissi mi rispetto all 'ospite che sfruttano, possono quindi moltip licar.si straordinariamente senza che manchi loro l'alimento. La riproduzione sessuale non appare in essi che all'appressarsi del– l'autunno, per dar origine a uova destinate a pas– sare l'inverno. 8. Mezzi impiegati dai pa,·assiti pe,· {avoril'e l'i<sctta degli elementi ,·iproauttori. - Nel mo– mento in cui il parassita é capace di produrre elementi riproduttori. esso abita quasi sempre un oreano in comunicazione col di fuori, ossia, negli ammali, il tubo digestivo o le sue dipendenze. Il tenia, ad esempio, che vive allo stato di cisti– cerchio (larva asessuale) in questo o quell'organo chiuso (fegato, cervello, ecc.), si stabilisce invece nell'intestino durante Ja sua fase sessuale, di modo che le sue uova sono portate all'esterno dagli escre• menti. La filaria di Mèdine, quando è dotata di sesso, provoca nella pelle la rarmazione di un tu• more nel quale piglia alloggio, e la disseminazione dello uova avviene quando l'ospite apre il tumore. Fenomeni analoghi si riscontrano nei funghi pa– mssiti: il loro apparecchio vegetativo si sviluppa tutto intiero nei tessuti del loro ospite; al contrario le spore erompono all'aperto e sono disseminate dal vento. Certi parassiti, finalmente, come l'icneumone, si sviluppano intieramente nel corpo del loro ospite, ma, giunti al termine della loro esistenza, ne escono e vofano liberi, in modo da sparpagliare. le loro uova. C. Mezzi impiegati perché t giovani pamsstti possano t1•o·vare un ospite. - 'fre jpotesi possono presentarsi: o è la madre, come nel caso dell'icneu– mone, che s'incarica di deporre le uova in un ospite adatto: o il trasporto delle uova è abbando• nato nl caso i o finalmente è il giovane parassita che va egli stesso in cerca d'un ospite. 1.• Nel p,•;,rw g,·uppo ,·tentmno i pa,·assiti oraina,·iamente considerali come liberi allo stato adulto. In realtà, in quest<"'L fase della loro vita, non vh·ono pili da parassiti 1 poichè hanno cessato di nutl'irsi dell'altrui sostanza, ma è da notare che, nel più dei casi, non si nutrono più affatto e talora sono persino privi di tubo digestivo L'icneumone, dacchò porta uova fecondate, non vive più se non per andarle a deporre nei bruchi, alle cui spese le sue la1•ve vivranno. 2. 0 Nel secondo gruppo, t}lt elementi 1·z])1·0- duttort essendo sprovvisti di qualsiasi mezzo di loco11wzioneattt,,a, la possibilità 101·0di gti<nyere a buon porto è anzitutto questione dt eventi<alità propizie. Tuttavia nei parassiti si svilupparono organi speciali per moltiplicare tali eventuali!.\. Anzitutto, e ciò è applicabile a tutti i parassiti, essi sono costituiti in modo da produrre germi, uova, semi o spore in quantità. prodigiosa. Di più, gli elementi riproduttori presentano ta– lora uua conformazione speciale, che facilita il loro trasferirsi nell'ambiente in cui sono destinati a svilupparsi. Un piccolo mollusco, che vive sulle canne, chiude in sè lo sporocisti di un verme trematodo, che si trova allo stato adulto nel tubo digestivo di certi uccelli; questo sporocisti produce una sporgenza sulla testa del mollusco, sotto fo!'ma di escrescenza colorata simile a bruco. L'uccello, attirato da questo camuffamento ingannatore, ingoia insieme l'ospite e il verme, il quale ultimo va così a vivere da parassita nel corpo del suo divorato,·e. (') Parimenti, nelle piante pa1•assite, troviamo una quantit.1\ di disposizioni destinate ad assicurare la germinazione dei semi. Questi, quasi sempre picco– lissimi, e che si contano a milioni in una sola pianta, vengono portati via dal vento in tutte le direzioni. Spesso anche, sona muniti di organi ac– cessori che facilitano la loro disseminazione (ali, barbe, setole, ecc.). li vischio ci olfre un altro or– gano speciale: i suoi frutti sono carnosi e servono di alimento agli uccelli, specialmente ai merli; i semi, circondati da una guaina viscosa, traversano il 101'0 tubo digestivo senza venirne alterati. Quando l'uccello depone le sue deiezioni su un ramo d'al– bero1 il seme rimane appiccicato alla scorza e si trova cosi in condizioni favorevoli per la sua ger– minazione. a.• Rimane 1l terzo gruppo: t giovani pa,·as• sili che vanno essi medesimi tn cerca aéu·osptte. Fra le piante ciò non si verifica che per la cuscuta: i giovani rampolli si allungano molto e la loro estremità descrive nello spazio spirali che li mettono in contatto colle piante nutrici, nelle quali ficcano i loro succhiatoi. E in questo stesso modo, che la cuscuta adulla, dopo aver esinanito il suo primo ospite, tende i suoi rami verso un individuo ancora intatto. Negli animali si trovano spesso parassiti - ero· stacei, vermi o insetti - che vivono io istato libero nei primi tempi della loro esistenza, e scelgono essi medesimi l'ospite sul quale fissarsi. Le meloe, per esempio, sono insetti che vivono da parassiti nel nido dei calabroni. La· madre de· pone le uova sulla terra 1 al piede delle piante visitate da questi imenotteri. La giovine larva, uscita dall'uovo, si arrampica lungo la pianta o va a prender sede in un fiore; quando un calabrone viene a posarvisi per succhiarne il nettare, essa si aggrappa ai suoi peli e si fa trasportare nel nido. L'esempio più caratteristico di simili migrazioni delle larve di parassiti alla cerca di una preda, si trova f,•a i trematodi. li baco del fegato, che vive nei canali biliari del montone, n'è l'esempio tipico. Le uova ch'esso produce sono mandate fuori cogli escrementi e, arrivate nell'acqua, producono una microscopica larva ciliata, che nuota verso un mollusco, nel cui corpo essa penetra. Là si tras– forma in uno sporocisti, una specie di sacco in– forme, nel quale appaiono nuovi sporocisti e redie che cominciano a presentare un rudimento di tubo digestivo. Nelle redie si producono delle cerca1•ie, che presentano a un dipresso la stt·uttu,~a del baco, ma che sono inoltre munite d'una coda muscolare. Queste cercarie escono dal loro ospite, nuotano e vanno ad incapsularai in altri molluschi; questi, che vagano spesso sulle piante vicine alle rive, (1) LAKHRB, &qutue tU la ZOOl(){lte; pag. 103.

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