Critica Sociale - Anno V - n. 9 - 1 maggio 1895

130 CRITICA SOCIALE Nel 93 gli operai belgi strappano alla renitenza cle_ricale il tl'oncone, benchè mutilato, del sutl'ragio u01versale. Da allora la battaglia è, si può dire, decisa: è questione di tempo. Nella stessa Inghil– terra, la nazione più tarda a questo movimento, quost'anno la resta di maggio non si celebra più la domenica, ma il mercoledl, e la rivendicazione del sum-agio unh·ersale - come in Austria ed in Belgio - è la parola d'ordine che le centinaia di migliaia di cittadmi adunati a Londra in llyde Park e sulle p1au.e dt Olascow spandono poi Regno unito. lo Italia nulla di simile. Non qui le grandiose processioni, i comizi all'aria aperta, i quartieri del lavoro restanti di bandiere l'Ossa, non qui i canti augurali dei bambini delle scuoio, non le munici– palità. socialiste che presiodono, come in Francia, ali~ resta solenne del lavoro. Ben può l'Australia, ~~r~tl~o 1 1F ~e~ 0 lli ~Wa oi;~1ki°~:.i~tl1i~i ~~~!~ cTr~~; saluto. Ben può la lontana America. lasciar cadere, come un ramo ingiallito, la sua resta ufficiale del lavoro, la festa di settembre, per esultare in questo gio1•nocon l'Europa mad1-e.L'Italia è violentemente sequestrata dal moto saliente della storia. Qui al– l'operaio ò vietato aduuar-si, parlare, ascoltare, ror• mularo i suoi voti; dovunque muova, in questo suo giorno, il suo passo è spiato, dovunque la presen,.a minacciosa del birro gli rammenta ch'egli è il ne– mico - ch'egli non è nè uomo nè cittadino, ma cosa al servizio d'altrui. Puro non passerà questo 1. 0 maggio,anche in Italia,. senza avor gettato dei gel'mi. Questa stessa scelle rata propaganda di viofen1.a e di odio, che lo s~,to semina inconscio, ha In sua eloquenza che sar:.\ in– tesa da molti. Nei segreti convef;Di dO\'e il prole– lal'io, fra stuolo numerato di amtci, moverà non a roste.~ia1-e ma a pianErero sul!~ brutalità di cui è v1tt1ma, sullo strazio de' suoi fratelli minac– ciati, carce1-ati, dispersi - esso sentirà quello che altri popoli prima di lui han sentito - che nulla speranza può mai conro1·tarlo di elevare la sua con– diziono o sè stesso so non sappia conquistare an– zitutto i più rondame11talidei beni: il voto e la libol'tà. Quosto sentimento, che sarà l'anima dolio f~i~:;:t~a~1i~:L~z~~!!{ di maggio, si farà strada negli SI, triste come un decembro questo maggio ita– Hano ! I fiori di cui si inghirlanda non sono la mammola giuliva nò la l'Osa.superba, ma somi– gliano ai fiori cinerei onde s"intessono le corone dei morti. Pure, se nei loro calici trema una stilla che l'o~ta e il dolore spremono al ciglio del lavo• ratore italiano - e se in quella stilla è riflesso un ~J~S~l~e;:-rà.r traverso le brume od i ghiacci mes- on sdegnate, o lavoratori del mondo, il nostro ~.llido flore di maggio intriso di pianto. Psille, 1a pm bolla delle dee nella leggenda indiana, non era !utla falla di lagrime I LA CRITICA SoCIALE. In (!CCa1ionedel I. . 0 Maggio la Lott<, <ti Chl.sse ha pubblicato 1m numero ,pec1ale con illtuh·azioni e ri– lralli, di cm·allere qua11 e,clusfoame,ue elellorale. ,.Ye tliamo il 10,nmario: \'oto .e lil}ert.1 (Filippo Turat,l - Primo Mainz:io (Corrodo Corr~d,No) - Un Comitato elettorale aoeialista. (Edmo,ulo fk A1111c11) - Parlomenll o parlamontl: I parla men, i rle11' ieri \Gi11stpJHCanepa); J pnrlnmentl del domani (Ottaldo Gno«hì. 1·:•t)'() l} ,;g:!ii~:i~t~:11[:.o~r'1~~i1~~~~~t~~o~~~ (~}':fo'f:uf"::. J:r;~~~a,.~:i 1 '~~:::~~ 1 ::~~1\f~:~'fU.:.1~i~~;',!, 1 ~ L!~I!~)o!r~~ :~~~" J:i· ~o::0~'.1 -E:ig,~,fid~r à~:ti'a;- v~~"t~~:~e, J!i (ft'ieaa:i~~iltlia~J~~to 1 ~ 1\ 1 t,opl (Ro«o Pilo) - La marcia po· Appendice: Elezioni in campagna (E. Mattia). ll numero cent. 5. Cento copie L. 3. (Milano, t:ia San Pietro all'Orlo f6). Una aola copia può e-uere richie,ta al noltro u/lfcio co,i cartolitra cloppia. Sempre all'intento di raccoulierc fondi per la propa• ga11da,e 1pecialme11te per la batlaglia eleuorale, o/ll•e alla 10Uo1crizio11edi I.' Maggio aperta nei gior-nali d,l partilo, alcuni amici ham,o fatto coniare una lledaglla lu bronzo, commemo,·alfoa del t. 0 Maggio, di eleganli1• 1im~ fattura., al p-rez:.o di ctnl. 30 (per la 1·accoman-– da.:1one aggiungere ceni. IO). Ordina.iioni e impc,rlo a COZZA. FEDERICO, corso Loreto 46, Milano. Allri t>O'-Onteroticompagni ham10 meHO Ùl vendila, 1empre a pro/lUo della Ca11a cenlrale del partilo, la Carlo11na del I. 0 Maggio, tla IJJ"(lirsi con francobollo da cent. 10 come cartolitra pa,tale, co,i una simbolica i,,ci,ione in fototipia. Una carloli11a ce,it. 10 in lulla Italia,· 20 ca1·toline L. J,80; 50 cartoline L. 4. Com– minioni e imJ)Ol'lO a EMIIUCO VISMAltA, via. s. Marta. 21 M~~ ---- • La Sezione Maestri della Camem del lavoro di Alilatio ha ~UJlica.to: I -.,_._-..;g~; <let 1>opolo, 1h·e1madi t.• maggio, de<hcato ai fanciulla, ecc. Ceni. 5. Per ollre 20 copie IC011IOdel 20 '/,. MICROLOGIA POLITICA Al salvataggio delleistituzioni! li sig. Fl'ancesco Ambl'osoli, deputato pel' Canlù e - com'cgli stesso si qualinca - giornalista disoc– cupato, ha pubblicato dal 'l'reves un opuscolo di • palpilanle attualità >, dal titolo: Salmamo tl Pa,·tamen/o ! (') Questo titolo, che da parte di un dep~tato moderato, uomo d"ordine per eccellenza, equivale ad una conrcssione (non raremo all'Am– b_rosolil'ingiuria di supporre che _lascelta del titolo sia stata da lui subordrn a.ta al cr1tcr10 mercantile dello smercio e ch"egli volesse SJ:3,Yentare unica- 1~ente per farsi vendore), ha l'aria forse un tan– tino pomposa, per non dire presuntuosa, applicalo a~ un opuscoletto di 70 pagine, scritto, a conres– s1ono doll'Autore, affrettatamente, per rispondere all'alll'0 opuscolo di Scipio Sighele: Contro il pa,·– fatnenta,·tsmo, del quale ~i oçcuparono a lungo, m queste colonne, Antomo P1ccarolo o Leonida llissolati. Eppul'e, per pomposo che sia il titolo esso ri,esco ancora ,~iù modest~ del contenuto del iibro. L on. Ambroso i non dedica soltanto la sua disoc– cupa_zion~gio1·nalisti_cae... pal'lameutare al nobile ufficio dt « sah·are 11Parlamento >: egli confessa che la sua ambizione ò più alta o presume di sal– vare co_se ~ncora più g1-andi e, secondo lui, più im– portanti; cioè la rorma stessa monarchica. e.... la società. S'intende bono che la e societ..\ > è, per l'on. Ambrosoli, come in generale pei politici della bo1•ghesia,quello st..1todi aggregazione umana nel qna!e a~cuni si ,_ingegnano di_ escludere tutti gli altri dnt benefici della produzione sociale. tnratti il sig. Ambrosoli scrive a carte 36 del– l'op~scolo: « La_ Camera. \'ede diminuire ogni e giorno la fiducia e la shma della nazione, il Se– e nato ~ni giorno più à dimenticato; e i due fe– c nomem paralleli cospimno a tutto danno del e terzo elemento del sistema, la 1\fonarchta. Un e giorno poti-ebbe giungei-e che le si imponesse il « dilemma: o di annullarsi o di farsi assoluta. Sa· < rebbe un brutto giorno pel popolo e pel Re. > Bench'egh adotti per quest'ultima riflessione il rit)no, gene1:almen~e alleg1·0, dol verso martelliano, noi la dobbmmo 1·1tenc1·escritta con vera e sincera tri.stezza.Ma il pathos raggiunge un diapason ancora piu alto a pagina 00, dovo l'occuparsi delle riforme ( 1 ) ~hlano. t8", rr1-telll Trnet editori, L. 1.

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