Critica Sociale - Anno V - n. 9 - 1 maggio 1895

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Regno: Anno L. 8. Semestre L. i& - .tll't~Mtero: Anno L. 10 · Semestre L. &,&o, Lettere, vaglia, cai·toline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE·MILANO:Purtici Galleria V. E., 23 2, 0 (OIUO noblltl Per MILANO si pub abbonarsi anche alla Libreria Dumolard: c. V. E., :11,e dall'editore M. Kantorowlcz: via Manzoni, 5, Anno V - N. 9. Non si ven<le a 11, um.er •ise1)(u•ati, Milano, 1. 0 maggio 1895. SOMMARIO Attualità.. J. 0 !,{ogoto (LA CRITJC,\ SOCIALH). MICrologia polltUa: Al galr:atOQQIO dcliii t8ltrn:1011i! (FILIPPO TUIU.TI) , Studi soclologicl. L'ei:olu:lone della rlr;olu.:lone (f,'EOERICO ESOEL8). La base ecollomlca dellt1 ,·elt.oloni: I. Religione e lotta dt Clagse; IL Il mc0iio mU/iCi8mO {IVA1'0E 80~0)11). La piccola proprietà t1e<JtcStati U11m d'America (Pror. A, P1c– CAROLOI, Il socialf,mo teorico e l'economia politica (Prof. F1L1rro V1ao1L11). Filosofia, letteratura e varlet&. Contro gU e esteti i.; din1gazioni di 1.• maggio (,Hv. CLAUDIO TRE\'ES), Al tlUQt;O magolo; veni (ANOf!LO LANZA), PER L'ULTIMA VOLTA! 1'1·eghlnmo ,·irnmente i lettori al quali, non nrendo disdetto l'abbonnmento nò res1•into n 1>rinei11io d'nuuo il 1•eriodleo, questo continuò n 11c1·1·e11ire, di vole1· in• ,·inrcl senz'nltro ritartlo, medinnte cnrtollnn-nglin, il relath·o im11orto. Non usfnmo mostrare ni nechi nblJountiunn ingiusta 1lifflde11:r.a sospendendo nlln scntleiu:11l'iurio: ma li in• vitlamo a eorris11011de1·ealla nostra tldncln CY-itandoci Il perdite1111,o e la s11esa della riscossione 11osfole. 'J'uttavln n f(nelH frn i rltnrtlnfori che, mnlgrndo quest'Invito, non mandassero l'lm11orto nel 1>rhnl giorni di maggio, sarà. spedita In ttnitauzn, da saldarsi all'uf– fielnle postale. E un sistema che molti desiderano perchè H esonera da ogni Incomodo, e che non dove off'endere nessuno11erchècl ò imposto da necessità di regolare nmmtnistrazionc. Per sem1•liflcazio11e, la ,1111tauzn coprirà di regola tutto inlet·o l'anno conente (L. 8). Cuiriescisse tro1•110 gra,·c, ò fncoltlzzato a nrsnre 11nsolo semestre (L. 4) ritirando altra fJnitanza t>at·zlalo dal rnttoriuo. 1. 0 Maggio Il 1. 0 maggio passerà quasi muto quest'anno in Italia. Lo scioglimento delle organizzazioni operaie, la dispersione dei nuclei socialisti e più ancora la preoccupazione delle elezioni imminenti concorre– ranno, con l'altre cause generali proprie al paese, a scemare importanza all'avvenimento. All'estero, in compenso, la manifestazione di l.' maggio sembra acquistare, ogni anno che passa, nuova giovinezza e vigoria. Ohi vi aveva veduto una esplosione senti• mentale e retorica, destinata a esaurirsi dopo qualche prova, ecco che è smentito dai fatti. Il J. 0 maggio non invecchia perchè sa rinnovarsi; perché ha in sè una vitalità complessa da svolgere, di cui gli iniziatori forse non si l'esero conto e che deve ral · Iegrarli e sorprenderli. Gli alchimisti crea1·ono la chimica inseguendo la composizione dell'o1·0. Il Congresso di Parjgi, vo– lendo istituire un& mondiale manifestazione econo· mica, ha creato in realt..\ un grande avvenimento politico. Ai socialisti trascendentali parve sarebbe una solenne mobilitazione dell'esercito proletario/ una specie di grande manovra, di prova generale dello sciopero universale, che farà capitolare, al momento dato, i monopolisti del potere. Certa bor– ghesia, miope e pusil1anime, non seppe vedervi che fa minaccia di tumulti, di saccheggi, di ruberie. li 1. 0 maggio fu assai meno e assai pit1. La sua in– f\ uenza fu enorme, ma non fu, se non in parte, que1la che si era preveduta. Il 1. 0 maggio fu sopratutto un ris,,egliatore: dornittantium animoruni excubito1·. Dove il po– polo era già desto, dove aveva coscienza de' suoi clil'itti e della via che conduce 1.\....conquistarli, poco potò aggiungere, poco modificare al movimento. Di qui la scarsa im~ortanza che fudata al 1. 0 maggio, e la renitenza ali astensione dal lavoro, in Ger– mania, dove l'ascensione politica del proletariato era già avviata per vie larghe e sicure. Ma in Austria, per esempio - nana l'Ellenbogen - esso mantenne assai più che non semLrasse promettere. Quello che la teoria, il ragionamento, la p1•opa• ganda ordinaria non riescivano a far penetrare, fu invece l'effetto immediato del sentimento di unione e di forza, suscitato da questo fatto singolare: di un giorno, il medesimo giorno, in cui tutti i pro– letari del mondo, incrociate le braccia, g1•idanouna parola in cento idiomi la stessa, domandano una stessa i-ivendicazione e pacificamente l'attendono. Lo stesso terrore della borghesia o la violenta ostilit.:), con cui accolse questa semplice m3nifesta– zione di un voto della classe ope1•aia,apri gli occhi a questa sulla sua vera posizione nella s~cietit, sull'esilio sociale di cui soffre, sulla forza ai cui potrebbe, volendo, disporre. Insomma il 1. 0 maggio aperse una breccia in muraglie che parevano im– permeabili all'urlo della propaganda, segnò un solco in terreni che semb1•avano refrattari! al dis– sodamento. Un largo movimento di associazione e di pe11- sie1·0 operaio tenne dietl'o alla prima manifesta– zione di I. 0 maggio, che ebbe luogo nel 1800. Ma qui non doveva arrestarsi la sua efficacia. Le otto ore; la protezione del lavoro; era questo lo scopo. Ma nei paesi dove la massa è esclusa dai dil'itti politici, tosto le fu chiaro che vani erano i suoi sforzi verso quella mèta, se pl'ima non ne posse– desse lo strumento essenziale. L'astensione dal la• voro scatenò i fulmini della classe padronale, mi– nacciante leggi penali di t·ottura di contratto: la polizia, come è suo costume, fece da valletto ai po– tenti. Era facile tirare dal fatto le conclusioni: senza diritti politici, senza suffragio universale non si giungeva alla riva. L'agitazione pel suffragio univel'sale, nei paesi che non l'avevano, prese dalla manifestazione di 1. 0 maggio uno sviluppo insperato. Nel 91 gli operai austriaci si accostano pe1· la prima volta allo urne con bandie1·a propria, benchè certi dell'insuccesso.

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