Critica Sociale - Anno III - n. 23 - 1 dicembre 1893

358 OR TIICA SOCIALE questiono dei lavoratori dei campi è allo stato acuto, basta por rendere i socialisti ben guardinghi dal prestarsi a questo illusioni. l,o Stato prussiano O dal 1840 che sta alla ri– coi·ca di quella pietra filosofale che deve moltipli· care la ricchezza. del paese, a1•ricchiro i proprie– tari e nello stesso tempo tutte lo classi dei la,,oratori della terra: e intanto 'l'ebdoro von Goltz, un eco– nomista ortodosso e molto addentro in <1uestema– te1•ic,un'autorità per gli agral'ì, viene ora a con– fessare, in un libro di fresco uscito, che ancora le condizioni dei lavorato1•i sono basse. assai basso,nè intravvedo alcuna speranza di miglioramento. An• che al 1;>iccolo fcdecome.sso famigliare non più ero– dono gh agrari tedeschi, come ad àncora di sal– vezza. Più istruttivo è per noi l'e.sempio della Franck1 1 che ha mollo comuni coll'Italia i sistemi di cultura 1 o l'istruzione ci ò fornita da quel progetto di Co• dico rul'ale che fu presentato al Senato nel 1873 e che non riesci mai a esse1·0 discusso, come nem• meno riesci a giungere in po1·tocluella parto relativa al contratto di mezzadria che fu da esso progetto stac– cata e solo nel 1880 approvata dal Senato. lo ho da• vanti quel p1·ogetto 1 che credo contenga tutto quello che l'economia capitalista può concedere ai conta– dini; e da quelle disposizioni generalmente insigni– ficanti, relative a piccole modali!..\ per lo più rego. lato da consuetudini locali, e che dopo tutto non hanno potuto di\•enir legge, traggo la conclusione che gli attuali parlamenti sono nell'impossibilità di compiere qualsiasi 1·iforma un po' più che superfi– ciale e che gli intei'CSsi del ca.pitalismo sono in– transigenti anche su riforme di si meschina portata. Intanto anzitutto è da notarsi che tutte queste leggi o progetti non vestono carattere di coazione, noi senso che sia imposta ai prop1·ietal'i una doter• minata forma di contratto ag1·ario. Il p1-oç-ettofran– cese sulla mezzadria regolava, per es., 1 do,•ol'i o i diritti dello parti contraenti, ma non sanciva l'ob– bligo dei proprietari di applic..'lro la mezzadria per questa o quella cultura, libel'i essi di scegliere qua– lunque altra forma di sfr·uttamcnto dél la,•01'0,dal– l'affitto all'impiego di giornaliel'i sala1•iati. Ora ciò ha la sua importanza, perché quanto pili una legge aggraverà, a danno del propl'ietal'iO, le convenzioni della mezzudria o dolla colonia parziaria, tanto pila diminuito S..'ll'i\ il p1'0fìtlo di lui; ed allora egli, li– bero n~lla scolla, abbandonor..\ queste fo1·mo di con– ·tratto pe,· adottare quella che eleverà il suo profitto, cioò si van'iL del lavo1'0 salariato. Mezzadria e colonia parziaria sono tulto formo che sanzionano un'ingiustizia giuridica, una pre• potenza economica; ma anche fra questo varie forme di sfruttamento havvi una specie di gerarchia, Hno ad arrh•are all'ultima, il lavoro salariato del brac– ciante adibito secondo i bisogni o retribuito secondo il merc..'lto che offro sempre la merce-lavoro in ab– bondan1.a. Ora il Settogast dice che l'influenza delle culture sulle fo,·me dei contratti agrari è predomi• nante, cosicché quello hanno molto peso nel fare preferire il fitto, la mezzadria o la colonfa 1 e questa, intluenza é confe1·mata dai risultati dello inchieste agl'ario fatte in Italia, in Francia, in lnghiltel'ra in quest'ultimo decennio: ma nello stesso tempo questo inchieste hanno messo in evidenza. che tutti i ge– neri di coltivazione, il grano, l'olivo, la vito, ccc., si possono benissimo concili~u·ocol lavo1'0a sahwio. Cosicché i proprietari di torre, so tm•bati per al– cunché nei loro interessi in C..'\US.."\ di clausole più onei-ose iuse1·ite per leggo nei contratti tl'·adizionali 1 non avi-anno difficoltà ad abbandonarli, adottando il lavol'O dei_bovari fissi, coadiuvati da braccianti e giornalie1•i, oppure affittando a infrapreudi– tori e così via. La oconomia borghese e capita– lista è appunto cosi oi·dinata che qualunque prov– vedimento preso per mi$1iorare la mezzadria o la colonia parziaria o per istituire compartecipazioni sui miglioramenti, e tendente quindi a scornare la rendita del p1'0priota1·io,induce questo a immagi• narc altro combinazioni industriali che gli assicu– rino la libel'l.:\ dello sfruttamento del lavoro e il magr;io1'0 utile del capitale. Ecco l'equilib1·io e l'ar• mon1a degli interessi diversi in azione! Così la leggo, che si illuderebbe di olovaro il la– voratore della tena, no accelcrorebbe la p1-oleta• 1·izzazione,promoverebbe cioè quella trasformazione degli ordim sociali che nell'economia agricola è pili lent.1.ma non meno sicura. La legge darebbe la mano e la spinta a quegli altr·i fattori che, se• condo la scoperta di M~u·x, devono 1•idurre i poveri sempre più 1>0,•erie numerosi o i ricchi sempre pili l'ÌCChie pochi. Il passaggio del contadino nel p1'0lel::wiatoa$ri– colo ò conseguenza fatale dell'economia capitahst.1. e si verifìca pili estesamente quanto pili questa si sviluppa. Cost le statistiche francesi danno che la mezzadria la quale, ai tempi di Smith, copriv;t 5 /e del suolo, ora non raggiunge il 10 ¼: e sì che la cura dei governi francesi dal 1s,10in giù fu di favorirla. E nemmeno più lenta procede la marcia dei con– tadini tedeschi verso il p1-oletal'iato. Lo stesso di– casi d'lt.'llia, dO\'Ola mezzadria toscana è divenuta sporadica, resto fossile cho solo qua e là si incontra, sommerso nelle alluvioni di altri contratti scritti, vero carte di schiavitù, delle quali si può ben dire che lo scritto fu inventato per rendere ph'.1 gravosa la mano sul colono. Non vi è misura preventiva che pos.~a impo1•1•0 e mantenere la mezzadria, dove o quando il capi– talismo pili non la vuole, cho possa impedire al contadino rli diveni1'0 uno schiavandaio o di andare in camera: perché il capitalismo ha le sue fatalità, e fra queste vi è anche quella di somministrare e prepa1·are i battaglioni poi socialismo. E tem1>0poi perduto il formarsi sull'i1>0tesi di una leg~e che imponesse, per os., il contratto di mozzacfrrn.L'hanno annunciato alcuni giornali, come il conti-atto a. cui dovi-anno attenersi i p1-oprietari di te1'1'8in Sicilia: ma già da molte parh, come prcludio 1 si annuncia che la mezzadria in Sicilia è 11npossibile.Quello che COl'to è impossibile è cho una Cam01-a,dovo il partito degli agrari è impo– nente o si recluta su tutti i banchi, che ha imposto il dazio sui grani, che domanda protezioni <loga– nali, sgravi di imposte, facilitazioni pe1• le espor• t.uioni e pel credito, tutte misuro intese ad aumen– tare la rendita fondiaria, voti una norma coattiva che sarebbe il principio di una legge agraria. Ho ricordato la mezzadria, come il contratto agrario che viene in questo momento ritenuto come il tocca e sana dei mali che infestano le popola– zioni agricole. Ce1•toessa é forma più aristocratica in conf1-ontodella depressa situazione dei braccianti, giornalie1·i, ecc., p1'0tomartiri del capitalismo, gente che nasco pe1• lavorai-o, digiunare e soffrire e che trova la libet-aziono solo nella morte, su un letto di ospedale o sulla paglia di un fienile. Certo un mezzad1·0antico di 'l'oscana può essere guardato con un senso di in\'idia dal ser\'O di Sar– degna éhé sta anche ti-e gio1•uisenza mangiare, il che però 11011 lo priva, a dotta del i\lantegazza, della consolazione di sentirsi uomo libe1'0. Questo sel'\'o ha un salario di 0,75 a 1,00, un guadagno .annuo di L. 200 alle 240: ha moglie e figli, che sono co– stretti a vagare di c..'lmpo in campo in cerca di

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