Critica Sociale - Anno II - n. 20 - 16 ottobre 1892

CRITICA SOCIALE RIVISTA QUINDICINALE di etudi 11ocio.li ., politici• ftlo■ oftci e letterari Nel Bes••: Anno L. 8 . semestre L 4 - .&.ll'Eete~: Ao.no L. 1 e • Semettre L. •.H Lttutt, oaglia, carlOli~lia aU'Uflclt 41 CRITICASOCIALE:MILANO:PtrUcl &allertaV. E., 23 (3" JlW .. UI) PSR. ■lLANO fil abboClameaU al rltH'ODO aodl• ~ la Libraria Fratelli 1)111aolal'd1 C- V. lt., •t. A.. o 11- N.H. LI lltbb Hl Il mo I 111arl smr1tl. Mll100, 160 ""'tt,--,,--,,.----,-16:-:9-:-2.-- SOMMARIO Attualità. Do« a,ut,amo (P'll,-IPl'O TUU,TI), Alulonl o~r•I• • /Alldl"G (P'IDH,ICO Y.l'IO&UJ. V«t:fllO e nWONI uttlonumo (A.UOUITO 011111.). Soctalfltl I Maulntonl (DoU. M•RIO C.61UIAllA), Shtdl ,oclologlcl. L'lntpo4l4 ,,.,..,.,,.,,,,rc1 I I l«lalùtl (Doli, K. OALLAYlt.UI fl PI• Lll'PO T\JaATI), lA tor11MM , fl 1od«lùmo !Prof. Uoo L.uuauu). Ji)n,wiOfll dJ IOdntUmo Mila IMk-14' prtH"" (Doti, A. L.). Il ,w,utrro I •• l'ffol1o1.don, (Ol.11100 )a.AUOODI), Prtr,iwdut corrlfflll (Prof. AOOITUIOeau,mu). Fllotota, ltlttrahtra • nrleli. La rl(Orma cklla 1wo«dwra Nt:IU; 111.1.·1111tuto della caua:r.lone (Pro(. 0. l)',\01/UOIOJ. DOVE ANDIAMO Ravvisammo nella lotta di classe, quale oggi si organizza o si svolge, una reazione dirensiva della società. tutta quanta contro il sovvortimento a cui la conduce inoluttabllmcnlo il prosento sistema di produzione e di distribuzione sulla baso del c..'\pi– talismo ('). Quosto si.stoma tonde non solo a creare duo classi, ma anzi duo specie viventi nell"umanità. Ma - ratto nuovo nella storia - mano mano che il conOitto iti accentua, si 1>reparano, in esatta pro– porziono, i mezzi di risolvol'lo. Como lo foglie ed i fiori di un albero cadendo a marcll'o sul suolo lo arricchiscono di nuovi succhi, promettono nuove vegetazioni: cosl 6 dello ruine che il vonto dell'in– dustria mOOernnaccumula sul suo passaggio. PiU il proletariato s'ing1'0tiSS\, pii1 esso diventa proletariato nell'ostensione intera della parola, e pili al tempo stesso esso si eleva, non ne' suoi singoli individui ma come clcuse, più si trova armato o prossimo a spezr.are od nssorbiro, col suo elevamento, la classe sempre più sottile cho gli grava di sopra. ln questo moto continuo ed acceleralo, la cui evidenza 6 velata solo a chi, chiuso ostinatamente nell'ora e nel frammento sociale, non si ò mai cu• rato di seguirno lo larghe linee nello spazio e nel tempo o la cui realth. non è più contestata noppuro dai conservntol'i ph'1 ribelli a dodurno lo conseguenze facilmenlo 1>rovodibili - in quosto moto incessante o sempre pii1 largo i conflitti J)arzinlifra operai od operai, rra operai o padroni, rra operai e governo, ~ Nl-.11 l'anletle; ,, __ ..,,.,,,.h~#rllUl-i•lt-1'-• 8 bi t d perdono il carattere meschino, egoistico, turbolento e talv olta.,a norma delle leggi, delittuoso, che altri• menti riscontra.si in essi. Sono come i movimenti del b ambino che h a bisogno di crescere o cho im– para a camminare: goffi, sgraziati, contrari alle leggi dell'oquilibrio o dol ritmo; il bambino sciupa il vostito, b.:'ltto il naso por· lorra. Non ò cosa bolla nè savia: ma l'uomo, quosta porrotta delle creature, snello, slanciato, potonto, germina e si svolgo di Il. Accennammo a tre cho ci parvero le fl\81 prin– cipati di questo movimento di classe. Ribellione anarchica; solidarietà o resistenza organizzata; ri– voluziono. La prima ha por obiettivo l'ostacolo im– mediato, qualche volta Il simbolo; non è che il movimento riflesso; tale la rana, amputata del capo, reagisco alla sollecitazione con moti incomposti. La seconda è reazione pensata, ordinata, di!ciplinata; col mutuo soccorso, collo sciopero, coll'arbitrato, difendendo ed otrendondo, mira veramente al n&– mico. La seconda contiene già in germe la terza; la fa presentire. Perciò provoca concessioni, impone rispetto, determina leggi sociali: In eta.MOminac– ciata studia i mozzi per raro che la soconda rase, gravida della terza, abortisca. È il periodo in cui lo roprossioni si moscolano alle lusinghe: la politic.'\ gravita. a parole ,•ot'SO l:i classe operaia; l'i1>0erisinpolilica non ebbe mai momento di pi\1 rigogliosa ospansiono. Si tratta di disarmare accnroz1 ... 1ndo: lo democrazie borghesi sono spocialmenlo domandato a questo, dalla forza stessa dolio cose, pur malgrado il volere di taluni individui. Ma dal carezzare al concedere - al dover concedere - il passo è bl'0\'8; come dal voler diS– armaro al tradir lo prom~. Oi qui quei rapporti oscillanti, contraddittorì, asperrimi spesso rra demo– crazie o partili operai. Democrazie, aristocrazio, papi o imperalo1·i 8.i disputano il primato nella prooccupazione degli i.nlorossi dei lrworatori. Si ammette a.lfinol'esislonm d'una questiono sociale: rurgonza di risolverlaj i medici consulta.no e il consulto dura degli anni. I modici sono tanti e cosi in gara di premuro cho, se l'ammalato non muore, gli ò che ha la vita ribollo. :\la tutto ciò non dura che un tempo. (.,a tor,.a rase, quand'essa. sin piena, tronca i con– su1 ti o gli amori. Le democ1mio politiche sono ri– mosso al loro posto: nella classo a cui in sost.an ,.a app.'lrtongono. Col COSS.'\1' degli amori anche si o~ tenuano gli odi. I combatlonti ai guardano in faccia

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