Critica Sociale - Anno II - n. 16 - 16 agosto 1892

can•JCA SOCIALE porta. Pensano cho la vita è breve o cho bisogna lasciar q ualcho COS.'\ da ftU'O ai uepoli, giacchO roredih\ dei capit.'lli, ossfo. del non far nulla, non sar;\ piU dato lascinrln. Ma se proprio, per dororenza atl'on. Bonghi, \'~ less.imo dirgli, anche sulla quostione che l'interess.."l, la nostra opinione appl"O&iimnli,•a,noi saremmo un po', corno il marchoso Colombi, di parere con– trario fra il sl od il no. Saremmo del parere del nf. E ci spieghiamo in duo J).'\l'Olo. \'ed.a un po' l'on. Bonghi In societ.\ presente. Sul 1>unto in discussione os..~'l è rotta da una norma 01>1)0 :Sta n quella cho rcggorobbo in consorzio so– ciali.st. .'\.Ossia - salvo lo nooidontalit..\o por quanto dipendo dall'essenza dol si,tomn - i beni son dati f1l 1•autonc inversa del bisogni o dei moriti. Chi pii1 lavora o pili si osaul'isco, di regola mangia meno o crepa ph't prosto: al virtuoso, all'operoso, al sincero, nll'uomo dignitoso son tagliato, nove Yolte su dioci. lo vettovnglio. Di rcgoln la ricchezza - come sc1isso san Unsllio - e è il prodotto di un furto sociale, o de' suoi attunli detentori o dei loro padri>: il cho ni tempi di san Basilio era assai men vero cho ora. Or bene, saprebbe dirci l'on. Bonghi se l'odierna dishibuziono si ope1i in ragiono inYersa dei merttt o in ragiono invo1~ dei llfSO(Jnit Se sia favorito il porco o so sin. favorito l'otiosot Ahimè, l'una cosa o rallra avvengono insieme - il faYore è cumula– tivo - CJ>purol'organlu.uiono sociale non b affatto e diversa» - è unn. sol11, b quella cho è. Rovmci ron. Bonghf il caso concreto, ]('I guardi dal lato della fodera; o ,•odrà che il marchese Co– lombi non hn poi tutti i torli. Un nitro esompio, ancol' phi froebeliano, e ab– biamo finito. Malgrado tutti i suoi guni o le sue cancrene, l'ordinamonto attualo clo1la.famiglia è ancora al– quanto miglioro doll'ot'<linnmonto sociale. C'è una parto, nolln famiglln, cho attiene sb'eltamonto a11a natura o su quo11n il caplU\llsmo non pote recare g1-anguasti. Or bono, imagini il Bonghi una famiglia d'onesli borghesi; la sua, poniamo, di <1uand'era bambino. I beni si di\•ldovnno socondo i mertli o secondo i lJfsou11t1 A lui, cho studinm il groco meglio di tutti, avranno dato forse qualche chicca pii1che agli altri rratclli, non doslinnti alla gloria: m:i ad una povera nonnina. dh'cnuta un po.,o morto in ~ a un rratellino tardo o mnlinghoro avran dato, e rorse in,,ano, i brodi e le carni più succose. Un po' il merito (o il lnYoro) decide o un po' il bisogno; molto il bisogno che aguua il merito e il merito che et-ea o accresce il bisogno. Queste cose fanno un Yiluppo che a ,•oler distriC3rlo è pena per- duta. • Nè la legge di Darwin nè quella di Cristo vige o vigor:\ da sola: l'uomo o lo. società non compor– tano questo. Questi e din,•oli , di socialisti (l'appel– laU,•o è del Donghl) sono im1)!lstnti anche loro di un pizzico di egoismo e di u11 tanliu di pietà. Gli B bi oteca G no B1anro elementi primi, anello della giu.slizia socialista, non saprebbero esser altri che quosli. lla l'on. Bonghi non vuol rost.'lrci debitori del conrorto cho gli abbiamo dato colle nostro terrilJili oscurità.. Collo ultimo parole del suo articolo egli ce lo rendo ad usura. Quando i 10C:ia.li1ti - ogli thiude - si saran persul.\Si che il lor sistema non può onere recato in atto, e.i daranno la mano a correggere I mali presenti .o •i con~~ramwdelltt»l-t-e::ioni cllt it1•iem1J potremo fal'Ci. Questo momento vengil pres1o. Il libro del llkhter lo av,•icina e l'opuscolo do! Turati ralloniana. È f)er quosto elio l'nbbinmo scritto; j>CI' allonta– nare il gio1·no della paco ignavn o SOl'\'ile; o por coopornl'on smuo\•01-0 dnl loro vecchio punto di vist.'\ borgheso quoi molli oporai, dei quali il Bonghi ci parla coll'aria di rarci una rivelazione, cho «: si tengono a 1>ute da.I ffiO\'imonto socialista o che non vi sperano >. O che crode il Bonghi, cho qu11ndotutti o gmn parto dei lavoratori del mondo fOS!Cro già socialisti. ci si confondorobbc ancora a faro della 1>ropagnndnt Per la borghesia for'SQ f! PILIPPO TURATI. Il socialiSIO e il pro~le1a ~ella popolazione <'> Nel GtonKZU degli F.:COno,ntsU di man.o o lu– glio il sig. 1-"ilippoVirgilii, svolgendo una sun. cri– tica dei ,•ari sistemi di oconomin in rnppo,10 al problema della popolru:iono, si diffondo ad esami– nare il modo con cui il socialismo, hn, com'cgli dice, e usato o nbusato, dol dilitto di discutere la toorin malthusinnn: un diritto elio il sig. Virgilii riconosco, bontà sua, al socialismo, poi fatto solo che fu l'nnn1-chico (!) Oodwin cho provocò quella teoria. In YOl'it.-\ noi non iulondinmo porchè al diritto di discutere si debbano dcsigna1·0 titoli sto1·ici,e molto mono intendiamo come di un tale diritto si possa mai e abusare ,. 'l'uttnvin, con o son1.a titoli, uso od abu.so c he sin, oggi ne sembra opportuno lii rilovaro alcuni punli della critica del sig. Virgilii, In quale b un saggio prez.ioso del modo con cui si comport.'\ la scienza borghoso di fronte al soci:,lismo. La di.stin.ziono fra scien1 ... '\ borghoso e socialismo non la facciamo noi. È lo stesso s.ig.Virgilii il quale (') Manteniamo 11. promeaa (alla nel numero pauato di 1.onu1re 11.llrarvomtnto del toclall,mo 1nn.rporto colla l•gp di Ma1th11.1. Leonida BIU<Hall, traduttore ltaliact0 del MQ.illUul•"'""'o • •orla· lt.mo di Kau .tt.by (M'llo,tO, Vratelll Dumolu'CI, l,. ,, •• per(etta– meot e nel na .tro OrdlH di ktee, ma lv l"oli• con cnmpeteau:a u– ratterl1tlu. I colpl ch'11II I.MULI. al pro(. Vlrrllll, o plutto1to alle Idee che questi rappreaenta, aono fterl • aenu cerimonie. 11:1 Il \'l,a:1111, cli• ;deo• ancora co11chludar1 Il 1uo 1tutllo nel OlorrtGU ckf/1 lleo..omutt, hs meni 11uan11 "uole dJ 11ar:1rli. f.\'bfa tkll« IX1'f:II01te).

RkJQdWJsaXNoZXIy