Critica Sociale - Anno II - n. 16 - 16 agosto 1892

CRITICA SOCIALE 243 altra lottaoperaia,diventa essenzialmenteun mezzo di preparazione o di disciplinamento. Allora le scon– fitte sono utili quanto le vittorie. Allora il miglio– ramento transitorio, dato oggi, ritolto domani, di– venta un creatore di bisogni, uno stimolo di nuove conquiste: la visiono chiara del fino ultimo non lascia presa agli scoraggiamenti. L'elc,•amento della classe operaia non è tanto un elevamento econo– mico quanto un elevamento intellettuale o morale - o per ri!los.w nocossario un elevamento politico. La classe che non fu nulla o che de,•'osserc tutto, cresco ogni dl d'importanr,a, non solo numerica - poi roolutamcnto che radei piccoli borghesi cadenti in 1-0,•ina,por la soppressione dello classi inter– modio - ma di importan1.a sovratutto mol'ale, di coraggio, di solida1·ioU\, di caJ>..'lcilà, d'influenza. Essa si appresta a pronclo1-o ossa stessa - la gran massa labol'iosa - lo rodini cloll'cnormo sistema produt– tivo di cui ossn ò l'anima o dal qualo è schiacciata unkamcnto perchè non vi si è messa al disopra. J pochi pat'M!5iti inutili alla p1'0Cluzione,im1>0· tenti a governarla, sentono il suolo venir meno sotto il loro piede, t1.1sformati in altrctL,nti Re :\lida che muoiono di ramo nell'oro; mentre i direttori sala– riati, i 1a,·01.1toriutrn della tecnica e delle scienze, rientrano nella gmn massa lavoratrice che si eleva fino a loro. Cessa il conflitto dolio classi e il pre– sagito secolo doi lavoratori si apro: il secolo della civiltà, non monopolh:.zata dai meno e dai meno ,legni, ma diffusa all'umanità tutta ,1uanta. Questa dunque la mota o quosL1.la via: non vo n"è altra che non sia traditrice e non v'è altri che il socialismo che l'abbia scoverla o che ,•i ci possa scortare. Il partito operaio o s.,1,\socialista anche in Italia - o non sarà. LA CRITICA SOCI..\LE. Un « O • singolare E LJ.,,•CURIOSE l)JPf,'JCOLTÀ DELL'ON. BONGlll Nella Cultura, dei 2,J luglio !'on. Bonghi, in un articolo intitolato e Pro e contro H socialismo », mette a riscontro il noto libro del Richtor, la cui viviseziono ò ratta poco più avanti in questo fasci– colo dal nostro caro amico o collaboratore profes– sore Oiccotti, con un modesto opuscolo, annunciato nella nostra e Biblioteca di pro1>aganda», su La 1110- denut lotta dt classe. L'on. Bonghi formula il con• trapposto con quo.5te parole d'esordio: Il ,·olume e il ra.scicolo, che si accoppiano nell'intito– lazione, non solo non s·accordano, ma. a. dirittura. si contraddicono, e neanche sono della stessa. natura., giacchO l'uno ,·uol mostrar falso per via. di fa.vola. - per usaro la parola. dei padri nostri - quello che l'altro vuol mostrar ,·ero per ,•ia di un ragionamento brove, stringato e, " parer suo, convincente. Adosso cho il sagace lolto1'0è informato, per bocca del Bonghi, che i ragionamenti dei socialisti sono B bl1otf'ca G no Bianco qualcosa di diverso, anche por naturai dalle farnie dei liberali, vorrà torso sapere da qual parto il Bonghi si schieri (un problema non facile spesso por il Bonghi medesimo), so dalla parte dei ragio– namenti o da quella dello favole. Or beno, stavolta. il Bonghi ò d'una recisione a dirittura antibonghiana. Egli, che è sempre un po' del parere de' suoi contmddiltori, od ama ,·antar– senc, stavolta - con una nssoYcranza che fo1-se il Richter stesso gli inYidiorà, che cedo gli invidie– mnno i più profondi od eruditi sociologi del tempo nostro, assai pili prudenti in fatto di prc,·isioni li– riche sull'avYeniro - egli, pur trovando il libro ciel Richtor sovranamente «noioso•• non dubita di mallevaro che, a socialismo instaurato,« i guai che il Hichtcr imngina sorgo1-ob1Joro a mano a mano tulli o 1n·esto•: o allom si insorger:\ contro il so– cialismo o si to,·ncrà, buono o malgrado, al passato. Si torncl'à al passato1 Ecco un O\'onto, por osem• pio, che sar:\ nuovo affatto nella storia, come ò nuo,·o e paro stra.no nella logica stessa dell'idioma. Comunque, prendiamo buona. nota (corno direbbe un commerciante) di cotesto fatto: che quogli scrit– tori, cho finora oppugna1-ono il socialismo dicendolo ripugnante al senso comune ed 1nalluabilc, ora ammettono che sia attuabile o solo p,-otondono che. una rnlta attuato, ,wn votni aw·w·c. Il Bonghi questo lo affe1·ma in termini abbA.st.,nz..,precisi. e In realtà - egli scrh•o - il suffragio unh·crsalo e o l'organiz1 .. ,ziono della classe, sempre piit stretta e e rigorosa, 1>0ssono lasciar crociere ch·oss.,(la classe e operaia) debba il potere conquistarlo una ,·olta -.. E pili oltre: e Non dico cho in uno o in alti-opaese « il socialismo non possa ,•incero. » Ma, vinto cho abbia.... il lettore sagace ha già capito il rimanente. Ripeto dunque; prendiamo buona nota di cotesta ammissione for1.ata doi nostl'i anersari. C'è voluto tanto a slrappa1·gliela: hanno sompro gridato, hanno tompcsL,to che no! Ora ammettono, colla dama del Porta, che i segni di un « mo1ul rn·ossc,n a r(cs– fan • sono all'orizzonte. :\tanco male. Quanto a quello che aner1';.\ di poi.... avromo tempo allora di riparlarne! Noi non seguiremo il futuro ra1>1u~nt.antc del Collegio (in doppio senso) di Anagni nello suo ar– gomentazioni, diremo cosi. 1•ichtoriane, tanto pili che l'abbiam fatto altra ,·alta (') e che sono sempre, a un diprcsso 1 le medesime. sono, in sostan,.a, ar– gomentazioni che si poto\'ano raro, anzi cho si fe– cero (il nonghi, che è erudito da,•,•cro. potrebbe e dovrebbe saperlo), prima di ogni altra ri\'Oluziono che la storia rammenL,; o la storia sompro lo di– strusse colla facilità inconsnpovole del leggonda1·io ,·iatoro che si ridesta sotto l'alboro e, 1·imottcndosiin cammino, scuoto da sò la rronda che gli 01-aca.dut.a sul crine. « Come potrà il mondo di"enta1'0 un par:\• diso 1 so gli uomini 11011 diventano angeli1 E come {') litopurr a rou•clO: nell:i. C,•lflca Sodale del ~orrenle anno, nuni. ,.

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