Critica Sociale - Anno I - n. 1 - 15 gennaio 1891

CRITICA SOCIAl,E SOCIALISMO ED UMANESIMO ?\oi viviamo in Ol)OCI\ in cui tutto si dil!Cule, dal rerme a Dio,eomodiC<lva Sl\ln,toro Morelli,o ciò pcrchè l'epoca In cui tutti , h·iamo o ci ngitinmo, ha como carnttero tlb1llnth·oquello di demolire tutto ciò cho i) ,·occhio cd OOiftcaro una civiltà. no,•clJa o SUJ)('rlore. A questo tur-– blnlo di osser,·niionl, di indngiul, di 1uiali~io di conati di rlcostru1.iono nulla sruggc, o l\l1rM•erso 1ul esso p:,s– !!.llnoincsorabilmcnto. uomini, leggi, Istituzioni, pariili, Heuole, teorie, lutto. t; la. dis1ltlta larga eho si vuole, la 11iC1"1H1ta prorontla, g,cni.i.rcHC<'nte,scn7.A11rcgiudizl, ma neho senza. :lSti, somJ>romeschini ed Infecondi. Ua questa nebulosa socia.lo si s11rlgkma Il socialismo, •romcnto il 11iù pote n te di critica o In pari tempo di diftcar.ionc, o tanto più potente in <1mmtoche ramifica lo ,;uo radici o lo suo frondo in una svnrintissima e m~ billssima quantità di scuoio, la 'JU11loun \'tlS1ocampo nJn'Onl hn•or-o ùollo lntelligonzo, ul movimento dogli nlrclti, all'educazione dei singoli temperamenti, all'in– tJ'OC('IO multironnc di tutto lo roncezionl o OJ>Cro umane. Certa.mento questo robbrilo nW),•imontodi uomini e di rose, di idoo o d"a.zione, lascia apparlro talora indeter– mlna1eno di concetn, inesattezze di rormulo; tal 1,ltra, ar• fcrmazioni so,·erchiamento dogmatiche o contomi ferrei, ma questi lnco1n•cnicnti non sono che Il necessario ri– sultato d'ogni dottrina, d'ogni seicm:a, d'ogni organismo o sistema soci11lo in ,·la di rorm:o:iono. fò;, naturalmente, anche Il socialismo paga il suo tributo a ques1a leggo irrequieta dello umano cose, che con ,·oco costante, as,. sldun, r,t e rif!L Cosi, quando si credovn, J)<'r esem1>IO, di :\\'Cl' con– densato tutto il soeialismo nello CO!lrm:lonlcomunistiche ltlo:Lli,!ii ,•ido t'rangersl l loro confini o Irrompere dalla. broccia Prouclhon col suo annrchismo mutualista; 1,oi comunismo ed anarchismo conrondersl lu una mischia batlagliera~ e uscire dalla mischia. a.r1Ul\tocomo Mincn·a il oollelth'lsmo. li quale, alla sua ,·oua: dmcntandosÌ col comunismo, pro,·oca ravn•nimcnto della scuola di Carlo )larx (il comunismo scientitlco} o lottando coll'a– narchismo primiti\'O 1,ro,·oca il na. .11elmeulodc.ll 'anar– chismo razionalo. F:1ln. ah1•0 sottili comblna:r.lonisgorgano 11 collotth'ismo integralo, il collotth·l1imo anarchico, il comunismo lUHll'Chico, H comunismo lndl\'ldualista, i P11rtitlOJ)erai, nbbozzl 1nlora cho sruggono' completa- 111cnto ad ogni logico raziocinio o J>arosi actnmpino in un ambiento lndecil'tabilo di se11ti111entl o di a.1;.pirazioni, e si affidino a tutto quanto la Natura lascia ancora di indi tinto, di inesplorato, di ignoto. Da qui, quel for,·oroso dibattito, nel quale aeca.nlo ai l(iudizt cd ai raziocini più sodi o compassati della seienz.n. tvlgorano i senti monti più eterei o ,·111,orosi;accanto 11 teorema pesante, cho batto sul forhlo o sta, l'.L"-pin,- 10110 nligera. che s,•olnzza 1>crcnnomcnto o stranamente t•ll'inftnito. J:-:ppuro, unn ,·olla entrali in quosto ambiento, elio ha 1 anto seduzioni no,·o o cho il sonio di m111. vita 11O\'ella 1;.,tlla cd clettriz:t:a.,non so no Jmò 11ill uscire; so no è ·omo ammaliati; paro che un misterioso Incantesimo in- 1 es1a tutta. la persona o J)(ll'C01-ra tutto lo nostro fibre, fin lo più riposte. Entro questo nuovo mondo di pcn– tticrl e di emozioni la ,·ila inrattl la si sento contuplì– <'ala., o si è da una simJ>atica rorza s11i11tl a lulrarsi o riluff'arsi in esso,pcrchè CS::tO ci dice, con fatidica parola, che le nostro facoltà tutto sono chiamalo a svolgersi in un ciclo storico, cho non e, nè quello del 11assato,che sia morendo, nt" tinello (I<>! pl'('~nte, che non C aneorn cosa ,,1rn cd organica; ci dieo cho lutto lo irrcquiolc1.tc , lo onllulazioni. i moli \'1u•io lo eombinazlonl numeroso degli odierni atomi sociali non sono cho condizioni di una ,·ila superiore cho si s,•ih11i1ia. f: ull:l no,'11. armoni:, cho con studioso cncrgio si nfratica J)<'r concrotarsl. ~ in questo lungo o poderoso MJ11tlcamcnlo Il Socialismo hn. il 0011111ito più gio,•ano, pili franco, 11ii1 umano, J>erclu\ ncll"Um11nosi1no attingo lo suo acquo lus1rali, JlN'thè a nulla che sia. umnno improc.,, pcrchè J)<'r tutto ciò elle ò um:mo h:l o il ba.Isa.mo tlclla 11icti\ o il suggello del• rcmulazione. Cn 80Cialismo, sia poi esso d'una o d'altra M'uoln,cl,o non nbbia la genialih\ di un lnrgo rondo 11maui.6la, non è socialismo, à sétta. politica. E lo sèlto sono 1lnto dc– stinnlo tutto nel t\\'C.-0. spesso, ,•ila bro,·e, o scm1>ro morlo lnonoratA. li lìOClnlismo è umano, e, oomo tnle, ò destinalo n. i;e– gnnro nelln. sloria 111u,nuo,•n 1>rimrwcrn dC'III\ ch•ilt1\. 0. ONOCCIU \'fANI. LASANTITÀ DELLA FAMIGLIA Duo mesi ra. la signora. Ce.les1in11. Horlolinl, di Torino, a 1101110 anche, com•e,1sa scri,cva, « tli nitro egregio si– g_noro•• ehicdonm1i qualcho spiegazione sopra un pe– riodo, eho lo ft.vo, ·n.allogato I denti in modo flJ>CCiale, di una conrcronz.n.da mc tenuta ranno scorso In Milano. J..a cortese scrittrice soggiungo,•a non dubitaro di una risposta., lmperocchò « lo persone colto sono scm1wo gcn1III•. L& signora Bcrtolinl a,'MLcerto (cd è Il minor male) dubitato della mia coltul'ft.; a.ssAI J)Cgglo, a, rà. dubitato cho lo cosl detto « donno emancipnto • si emancipino tro1ipo anche dal doveri elementari della corleslR. Forse II suo aforisma era - come à costumo degli nrorisml - un po· tro11po llSSOlulo.Anche la cortesia à ogAldl un oggetto di lusso di cui le persone affaccen– date, o fra questo lo donne che. lottando J)<'rresistenza, non ranno la «signora• di prorossiono, non sempre possono di~porre. Fatto stil ch'io non rlsJ>OSI nllom nlla mli\ gonlllo intor1>ollnnto, J>lll' sontondono, J>Ortutto questo tempo, un po· di rimorso. Ml\ cceo cbo, a consolarmi, mi capita. sotto gli occhi 11 Gior11ale delle tlo11n.c, di Torino, d0\'0 la Bortolini - slan<"a., cd era giru.to , di attcndcro una riSJ>OStacho si l'acevn. tanto pregare - mi dimostra d'u•er inteso J>Crrctta.mcntc,anzi d'a,·cr Inteso anche troppo, senz.a bisogno di interpretazioni autentiche_ il periodo Incri– minato. Nel quale (dopo a,·er toceato dclln triste sorto cho O sorb:tta alla donna ancho, and spocialmontc, nella r1u11igll1, moderna) io dieO\'O cosl: « Corto tutto ciò subirà prorondo modiftciuioni o 110n ancora J}l't'Cilabili (non mi attcggia"o, du1U1uo, ti pro– fotossa nà protendevo dotorminaro l'av,•onlro con pro– ci~iono astronomica} ,1uando rovoluziono della famiglia, (11.JIOlot!H{IO (Ili anliclti ,·appo,·li dOIIU!ltici, lxl1ali "" domi11io tmucltile e 11,l lii)() elci foeolari i.IO/lit ,',a~"ti Pr<'JXll'ato ,ma fo,-ma di famiglia pii,. c/cc,,ata, fondata sulh~ spontaneità o sull'eguaglian1.a.-. Questo lo f'rasi cho per poro non fecero« 8\'eniro-. la signora IJertolini. A))rlti cielo! « Ma.disciolii gli antichi ra11portl domestici (cosl essa. mi commenta}, scomparo la famiglia. o per cOn"-cguenza (l!) la. donna. 1,. tocictà non sarà ormai elio un'accolta di maschi o di remmine; I ftgll 11.arannoafltlntl nlla colloHh•ità como 1111 branco

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