Critica Sociale - Anno I - n. 1 - 15 gennaio 1891

r.RITICA SOCIALE tiene; ma pronto a rovesci&nlcompatto,traendo seco nella t\iria I capitani sociallsloggiantì, con assai più logica, ma con ozlandio più assai brutalità. che i radi– cali non saprebbero ruo. sopra Il primo estollersi di plebe soc.iaJista cosciente., che mirasse ad incarnare uno solo dei sacri Ideali che I loro e uomini di studio• onorarono di lor bcnevolcnz&. Perocchè l"azione del partiti è sottratta alla logica apparente del loro pro– grammie delloloro manircstuioni letterarie, e muove dalle intime vl~ro dell'essere loro; da.gli Interessi, dallo forzo, dalle pretese che In realtà rappresentano. Questo,giorni ra. ,•onivamo rra noi stessi pensando, nel leggere, su giornali di Milano, due leggiadri arti– coli di duo rra I caporioni più In , 1 ista del partito mer dorato. L'u no, il già. sindaco Negri - dovizioso,fllosofo, scnatOroo gro.nd' ufficlalo (quAlitb., la prima dello quali ò per fermo I n. più sostanziOStL),uomo di dottrina e di eloquonia tutt'altro che comune, una vem.e gloria di ramlglla. > pcl conserntorl del luogo, come il ffglio coadiutore lo è poi buoni campagnuoli - In un sup– plemento alla Pe,·,e~-a,ua, 25 dicembre, cho ru un·ot– tlma Idea.,ri\'edova lo buccio al rnmoso Looking Dakwartl del Be.llamy,voltato di rocente In parecchio traduzioni Italiane. t·auro, Il nominato Scmpli«, al secolo on. Arbib del COrTiere dt.lla Sera, le n,·cdev'-!, per con,·erso, colla data del ~3 gennaio, ad un discorso politico di Costa, deputato socia.listo..Entrambi a,·can poi socialisti paro– lette melate, discorrendo del socialismo e della n,•olu• !ione rutura con una davvero prodigiosa ,e,nplicilii di concetti, e con una cosi ingenua apparenza di equani– mità, da. sembrare & prima ,·ista che fossero della par– rocchia. Senonchè, a certo Ingenuità che passavano il gegno, a certo contraddizioni, Il certe atrcnna.zloni bar– bine, no.sceva in un socialista di buona redo che li stesso leggendo il fierissimo sospetto cb·cssi rossoro, entrambi, In vena di gran buon umoro. li porchò della quale im1ircsslono- polchà questo discussioni non perdono attualità in pochi giorni - diremo, assai probabilmente, nel prossimo numero. fll.lPPO TURATI, LERAZZE IN!'ERIORJ E LACIVILTÀ Pe1ll 1 :00:1:~u: 0 \~!ip~e s:;,~nft~f1 i~n1~e~id~u~rac~1 etreratezzo. discorrono I tologramwi di questi giorni, (') rlce,•lamo o pubblichiamo: Non ho tempo di rifarmi dalla polemica. mia coll"ono– revole Dovlo o di nolgere le ldoe già in quella da mo 1011lenute; o, d'altronde, chi ml ascolterebbol Ma un grido d'orrore, d'Indignazione e di protesta - non cl rosse nessuno - cl aarò lo, a mandarlo dalle tue colonne, contro l procedimenti ba.rban'ci con i quali (I) Uno lrt. 111altri, dl Nuo,a York, dlN: e Ol'lndlanl parenno animali da cora11to • rabbia lnfel"Dak • ocnuno da ambe le partJ 11dlmen\Jc6 oenl con trann• Il caricare e 1carlcaN1 I fucili. La mlad,la corpo a eorpo dun) parett.blo lH1po. O11ndlanl usa• nlM> I loro butonl ron tona • ,,eltnu. etraordlnarle, ed I loro colpiandanoo com• fulmini; puNI la bauarll• non durò a lungo. Impotenti a aoeteneNI l'urto del noetrl, ,, diedero alta f'kga, • l'art11l11rt1, cb• fino allora era Itala lnute (perch6 11 temeYa di 11oddtN1I camerati) fu muaa In ailone. cannoni Oallln1 • llo– \clakl• cu,rirO"O 1D1 (M«o fflfndfal• (not11I ••• ) fld {IAg(Jntft. Pt:r ollN meu'ora ro,•l•rono 1ulle V.lii ROIM una ,nndine di palle. Bro ,,,ua (JWJTG di "'""'"'o ed UIWXO durd /f1'r11,"~""" fndUmo rln11111 pf1I fn 1:1,ta, • I cir:ili anglo-americani hanno dislnitto In passalo e ,an distruggenJo, sotto l nos1rl oethi, le uhimo ,·estigia delle raizo indigene. Ah, è JK'r ques1o vie cbo YOI 1>rc– tendete far •tntire la ,06tra •u1lff•ioritii cicile, o beh·e di mertllRiil Perotthè questo è il nudo ,·ero, che la storia futura metlerl In luco chiarissima: la lotta feroce, che, in nomo della. civiltà, vuolsi coonestare da' nostri giuri.speritl e statisti e flloson, contro quella. ed nllro rane e inferiori > non ba punto nè poco I suoi im))ulsi negli alli ickali del bene umano, oggeltinmcnte con– copilo uni\·ersale; ma non è elle una lotta a. coltello di cupidigie esclusivo poi J>OSSCSSO, lo sn•uttamcnto, J'oc– cu1>a.zione. È l'identi co Impu lso di Atilln, di Gcngis•Kan, di Tamerlano: sono mu to.lo lo armi, le parole. i protesti - ma è l'identico cuore. Milita.reo mercante, conqui– statore o coloniziatore., à Il medesimo lupo che s'avanza: o codesto., so noi dico nessuno, In.scialo Jire a mo, co– desta. non ò davvero la e civiltà. > Chi vuol saperne di 1>h'.1 e vuole !spiegarsi questi miei pensamenti, rilegga o cerchi la. mia polemica sulle e nazzo o Il Diritto>. Do,·endo eonehiudcrmi in poche linoo, io dico: Nel CanadR, a uno. latitudh10 1>ill Impervia. ngli sia• bilimenU europei, questi compresero (sempre ulilìtuismo da mercanti, ma. negl i effetti e no' metodi suoi meno ferino) J'utilil~ di non dislruggc.ro, ma. di colfrrarc, di educare, di elevare lo popolniionl Indigene. E (il lettore so no lnfo1,nl) il tentativo ha dato ragione a chi ebbo fede nell'educabllità. ancbo dello cosi dette rane e inr~ riori >. Gli Stati tni1i \\'Uhingtonianl, così mirabili e simpatici solto altri rispotli, hanno quest'onta d&\·anti a.Ila.storia, di non a.,·cro mai voluto adoperare verso gl'indigeni allri metodi fuorehè l'assedio, la soffocMione, l'annienta.monto. Se no pentiranno. Nolla storia nulla di bene, nulla di male va perduto. Giorno verrll. - sarà questione d'un secolo, di due secoli, di più o di meno - ma vem\ lnovltabilmente la. Nemesi: la. regione al nord dei grandi laghi roslslcrà più di (!UolhLcho trova.seno al sud all'h1e,,1tabilo l ogori o Intimo della dcca.denta: essa si ritro,•eril gio,· o.no o rorte quando negli Stati tniti la. degenerazione a\'J'à. ratto I suol 1mssi.}~ leggo ftsiologlca e storica. o.d un tempo, cho lo popolazioni misto hanno vltnlilò. maggioro o ph\ lunga: noi caso dello colonlo, più durano quelle, elio rappresentano nou una ,o,tit1uio11e, ma. un i1111e1to. I ftgli dcll"America. precolombiana., tlo,·o non distrutti, a,·ranno perciò il loro so))r&V\'ento sul ftgll dcll'Eutopa. Cesare o Tacito non avrebbel'o, di corto, preveduto un evo, in cui lo rozio stirpi di Verclngelorlgo e di Arminio avrebbero per Imperio e per coltura Imposto rispetto agli ammol• liti e decaduti discendenti di Romolo. Colla. distruzione dello rane indigene gli Stati Uniti tolgono & sò stessi un elemento di vita, di cui ftsiologieu.mcnte o m01-al– mcnte avrebbero potuto avvalersi le fasi ulteriori dclJa loro ch'iltà avvenire. E so è ,·ero elio il delitto la.scia lo proprie impronte 1ul delinquente, che Il bene non è Il male, e la ferocia non è umanesimo, io dico che, anello prescindendo eia ogni alta o lontana nduta. i.storica, la. caccia al Pelli Rosso e i massacri ingiu.stiftcabili non affinano di cc.rl.o il sonso morale o ei,Ue della SUJ)erba e prosperosa Federazione; la quale, appunto perchè superba o 1iro– S))01'0sa, ta.nto meno doveva dnro al secolo nostro eo– dosti spettacoli, degni oppena del r,u1all&mo ca.ttolico o sanguinario del tempi dl Cortei o di Carlo V. A. 0111.S.L!RI,

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