Critica Sociale - Anno I - n. 1 - 15 gennaio 1891

CRITICA SOCIALE o della sacri.stia, o con essi l bei ragionamenti o le sot– tili di.stinzlonl ))Cr le quali si presumo sbarrare il passo alrutopla.. cho diventa, 1>erla forza dello oose, la rc&llà del domani. Ma toM1lamo ai pa11iti J)()litlci.E per oggi non diremo qui Jcl clcricaloe di ogni &ltm qualilà. di partili sedicenti religiosi. Questi sono certo I più scaltri, non giàperd1è la pratica religiosa ere.i la scaltrcz.u, ma pel moti,·o phì lCrMimllo cho gli i.caltrl, quando J)CllS3.llO addirsi ad una JlAr1opolitica, tl rrn. i p1u1itl religiosi cho fanno elezione, do\'O sanno di J>Otcro,ancor < ggl, J>iù facil– mente o (che 11\ùmonta) coportamcnto. comperare • il mondo o lo suo pompo• cho a1Tctiano J>e.rciò accorta• mento di ucro In dlspotto. Costoro, pur essendo del socialismo nell'essenza I nomlcl 11iù im1>lacabili (basta dire cho I loro cnnonl Inculcano la rassegnazione o J)Ongonol'uguoglianzn <legll uomini al tli M della.Yiia), all'estero hanno giù. sentito c1uanto pa.r1ilo potevano 1rarro da quel e ,·ago> eho è nell'opinione pubblica. in– lorno al socialismo, o hanno creato il soci11li.sn10 cristiano collo suo ramiftcazioni (cattolico, lulcrano, ecc.), facen– do.seno armn rormidabilo eontro Il progresso cd i poteri ci\•ill. J-: n malgrado, nnzl In grazia, dell'indolo 1>agann tlf>gliitaliani, crcdiamocho l'ra brc,·o anche qui li ancmo di rronto o don-e.mo senia sottintesi misurarci con essi. Più curioso è il contrasto Jegli altri duo partiti d<r min:rnti: I ttJ11-1tn:ato,·i o I lil>ft-ali (o t'tldicali come gli &Itri Il chiamano). Questi ultimi - i radicali - chi ra• gionasso colla. logica rormnlo, parrebbero Jo,·cr essere gli araldi del soclalil;mo, I 11uol più fer,•idi amici cd aiutatoli. Non IIOnessi sorti nel nomo delle classi po– polarif Non hanno In.scritto nei loro làba.ri le magiche J>aroledi f,-at~·,aitli e di t'flUOQliar1.:a, non hanno sempre combattu1o col popolo contro gli oppressori1 E non fu dotto lo milio ,·olte o dai pli1 chlaro\'eggon1i dei loro, la. fOt'!o, la conseguenza, Il coronnmonto della sonanilà popolaro e dell'eguaglianza tli di1·it10 do,·er essere la. oguagli:rnza di fatto, rcnumcipazione economica, il ro– Yesciamento d'og,ii prh·llegio, la cooperaziono indipen• dente del 1Moratori1 Ma lll)JHIIIIO PCI' clii squarci Il \"CIOdi Mnja, la dea dcll'illusiouo, cho ll.\'\'Olgo lo coso doi mo11uli, o ficchi gli occhi nl disotto, non turdn a. palesarsi il dissidio che esisle, e JlCr o..ssaibuone ragioni, fra la. teoria e la pra.– tica, l"n. le JH'Cmcssee lo conseguenze. Appunto porehò quella ò la fo,ct, chi si t,-o,·a nel ftumo ò forzato di nuotare con1r'nequa so non ,·uol presto scendere a smarrirsi noi cerulei gorghi del mare. I rnùicali ben l!cntono che ceci tuera ctM, che la vita del socialismo è la morie della scuola libera.le_come Il detcnninalo è la morto dell'indistinto, Il concreto dell'astratto, il ftne del mezzo e li susseguente di ciò che lo precede; e ligi onestamente e sincera.mento {dei ultimbanchi non ac– cado discorrere) allo nobill tradizioni e allo glorie go– nuine di pa.11eloro - a ciò che già strenua.monte rap– prcso.ntarono o in parte rappresentano ancora - quelli che la legge di seleziono non trae al soelalismo, quelli cui non assi.sto li coraggio di ,·areare all'altra riu, gli lncapael di un nuo,·o adatlamenlo e di una nuon espansione, si aggrapJlano alle colonne d'Ercole del «loro• n10,•ltnento, e guahu10 con occhio dispettoso e sospettoso gli sbandati cd I transrugi che, abbandonati alla corrente, gittansi nel mare della nuorn. ,•ita.. che l'rcme o si 10110,·aJ>lùIn basso. Nè, dnl 1mnto di ,,tsta del pn11ito,crediamo che s"in- G rio E31c n o gannino. Noi pure pensiamo quel ch'ossi sentono - senza forse conressarlo - che la corrente liberale ha ormai quasi esaurito il suo corso recondo, e che i singoli ele– menti onde tu!IO<llsi compone saranno presto al triplice cimento, o di riSAlire al monto od Imbrancarsi f"l'a i conscn•atori; o di lancinrsl nel f\lono che dirupnndo hii.,·olgcsi a ,·11lle; o dissolti Jal IIUO\'I soli della storia. .. ,·11porarc nell'arlll. I partili sclilott&mcntc conservatori non turba. nos– sunii di cotes1c pt'COCCUJ>ll1.\0nl. f-' u1nno essi la mai-ca Jcmocra.tien. cho su loro si 11.,·an,.a;ma. Ignorandone, 1>erchòmai non lo 1c11tirono, lo profonde con-enti, non guardano con sospet1o r,;1>ecialo 1111) a quella elio a questa; anzi, da11·a1.zuff':lrsled nrrurrarsl cbo esse fanno alla superficie, traggono non di l'ttdO cagiono dì gran com– J>iacimen1o. Per loro, 11cr1•utl nelle rocche del loro testardo medio e\'o, cho inl'n.110lnghil'lan,hrno dl festoni per dissimu– larne le crepo o Jarsi un·:u-in moderna, l'ondiltn. socia• lista non present& pericoli Imminenti. f: ben certo che es:ii non 11iserteranno lo loro castclla per lmtlarsi al torrente. Dall'nlto clell!l loro coltura, spesso raffinata, possono ben darsi Il lusso di mini.re, lusinghiero spel- 1acolo, lo strano acca, 1 allsrsi Jol flutll giù nella marina, strologando, como fa Il montanaro di l.lguri~ I ,·enti e lo tempeste. F. JM>lchò n-a essi e Il sotiali.smo, ancora v'è tanl"altro di mezzo, che no ottunde l'm1o o che pili immediatamente Il molesta, è loro lecito pigliaro la posa. di gente supe1ioro, che osscr,·a Il socialismo o Il moto proletario con n-anca simpatia. Simpatia., intendiamoci, tutta e solo di taooii,10, simpatl& da dileltanie o da collezionista, che al 1llatonici amori non getta la sua ,·1t& o sè stesso, o può andar tanto In là colla innocua gnlanleria, senza com1>romotlersl punto, quanto un \'CCChionel faro 11atcrnomentc lo moine &una fanciullo.. Mal nulla lo 1>01-rà. allo sbaraglio di pagar di persona. Perciò, mentro I radica.Il, e ))l\drl nostri nel tempo•• avviene non di rado che ne facciano Il ,·iso dell"armo; e, citando &\'o.mmento I ratti nostri e il più spesso e a titolo di c,-011uca •• si pronuncino tutl"al ph\ In raxore di un e socialismo mglone,·olc • elio, di l'l-onto a pro– blemi eatcgol'lcl, non 111 sn cosa. sta; i consor"iltorl, por con1rario, parlano spesso di noi con l11le1-cssc,OJ)pon– gono ,·olontierl {cd è un'illusione oUlca anche questa) i socialisti al rcJmbblicani ed al dcmocraiici, leggono qualcuno dei nostri libri e no espongono con larghezza. Il contenu1o noi periodici loro. E, l'ra gli studiosi di questioni sociali che abbi ano tlolto p iù crude ,·crllù. alla borghesia proprle1arla, si incontni.no forse più frequenti I nomi di conservatori - quali li Vlllarl, il Sonnino, Il t~ranchetli, il \'ldarl, lo stesso Jaclnl - che non di de– mocratici e di radicali. Ma che nessuno prenda abbllglio ! Pc.roechò la loro simpatia non è che una lustra. Dietro questi uomini cho si mettono danntl come amosi di lusso, come oggetti che ~i espongono tn ,·ctrina. per far bella mostra, colle loro platoniche slmpalie, coi loro equi giudid; dietro di essi ,,1 è il grosso del partito, vi è iJ partito ttro, e:ho sente sopratutto l'impero degli Interessi m&.le.rillll, che sono dei p.·u1itl 1'1111i11111- o la ragiono riposta; vi è Il pa11ito e conservn1oro • sul scrio, col suo odio fol'oco del nuoro, colla sua fede esclush•a. noi forzieri o nelle baionette, che non 81 permette cicalecci accademici e J>Crditempiumanitari, I&cui \'~ aspra o chioccia non l'a sentirsi, nel giorni soliti, dal giornali the esso man•

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