Critica Sociale - Anno I - n. 1 - 15 gennaio 1891

CRITICA SOCIAI,f; POLITICA E QUESTIONE SOCIALE Il ealuto dl Bovto. Il so1·g01'0dclln. ()l'ilica Sociale, o piut1osto l'inno– s1u1·111 del germe aclomlmito dn codesto nomo noi saldo o 1>ro,•alo 1roncodel Cuore e Critica, ru salutato con parole d'augurio, di solidarlo1à, di promossa. anche di t'nlu.slasmo, da quanti contiamo nello lettera, nclfa po– litl«-4, In ogni ordino di studi, ami<'i \alorosi nostri e (l('I nostro lax oro. M• noi non inserire.mo quello leltcro, o.ncho se nel JlCn~icro degli autori erano a ciò destinate, anche so il no11 pubblicarlo mor1ilka un po' o il loro amor proprio cd Il nostro. Non lo inseriremo J>er hl stessa ragiono che ci ra schil i dal draJJJ>ellaro In i osi a. do! periodico ht hollln.ricca fllatcssa di« lllustri!-lSiml » collabora.tori.... pH1 o mononominalicome i conslg\101•! d'amministra- 1dono di co1·tobanche, o dall'nJll'lro Il ruoco di fila di , 1 ucsta nuo, a campagna collo 11tamburato dì ,111 pro– Krnmma magniloquente. l'crchò cl muo,·o a noia. questo arTllnnansi ed anranaro, In cul si perdo hmla parto del giom&.lismo italico, in prome!8C, In parato, in orpella– ture. In mutui incensamenti, cho J>iglianoil posto o nrnno a pregiuditio della 50!!1am.a dello cose. e La Rhilo1-iqu~. llCla#, roihl 110h'e mi~re! •, diremo paraf'rasando male un bello o celebro ,•erso ; e della rotorica, malo paesano, o di tutto ciò cho la rasenta ci pro1>0nemmo di serbarci, pii) cho d"ogni altra cosa., ne• miei llCcanlli od inconciliablll. Questo periodico chee ,w,, ai vc1uta a 1111mc1·i 8Cpa– ,•ali • (l'rnSoquesta.cho ha un suo slgnlflcl\to tHosoftco, plìa cho non appaia. dalla sul\ esier\oro Ingenuità) può nu· n meno dei l'ronzoli o dello gl\lC.Che cosa esso sia., (':hO rosA possa essere o dh·enlare, lo dicono abbastanza, non certo questo primo numero (I primi numeri che, a. 1 nmlnl tra.Uva.mente, doerd,bn-oessero I migliori, banno 11 dostlno, per una serio di cagioni e cho intendere non ))UÒchi non le pron •• di 1iusdr sempre i peggio l'alt!, ,Il nurncaro por lo meno di euritmia., di misura o di 11 .sstcmo- o non prcsumin.mo cho il nostro debba. sot· trtu'Jll nllt\ regola); mn. lo dicono lo tradizioni omai qua.. drlonnall di Cuo,-c e c,•i(ica, lo dicono il nuovo ti– tolo cho 1111. inalberato o il nomo dol più assidui e già noti suoi redattori, o un 1)0'anello Il tcm1>0o il luogo 0 lo contingenze nello qua.Il o ]>Or lo quali osso ora \'Cdo tt1. luco; e più lo diranno a. mano 11mano, a quelli cho assistiti da. un po· di fiducia avranno la pazienza di se– guirti, I numeri successivi, nei quali la nostra Critica Sociale camminerà più @pedita, o si ,•el"I"& sviluppando qunlo ,·eramcnte essa è, un po· 1,cr opera nostra, e un llO".anzi mollo più, per opera loro. Perocchè a. questi buoni e rodoli nol 11011 gridammo: e accmTOto t1. scniirei oracologglnre •• ma ci aprimmo dicendo 11lla.buona: e quos1l sono i bisogni, questi i lll'Oblomlcho ci urgono o cl lngombnrno l'animo; tcn- 11111110110 nsslomo, quctamonto, lt\ soluziono•·(') Onde, neppure nell'atrio, niente cerimonie, niente in• chini, niente baciucchiamenti; o so f'tlccin.moun'ccccziono 1,cr la lcltc.rn, che segue, di Oio,·anni lk>,·lo, gli è ap– punto, son·alutto, pcrchb J)l"CSenlandocisi in ai:mo e h-Cnmcon,·eno,·oli, egli tocca o addUa. un punto d1qu~ hilouo ra.pitalo, che ò punto cssenzlale od integrante tM programmll nostro. Qul\li sicno gli inti.iui ra.11portlche Intercedono fra la 11) cuoni e crftlea del ti dicembre; u,~~ a,, tmo«> dln:t~ 101-.•gll nmlcl (Id glornalc, poli11(':ao lo questioni sociali, so o tln do,·o o In cho senso pogsa o non l>OSS& prescindere il prolol&.rlato, o con esso Il socinllsmo modomo, dallo quosUonl di libertà. o di Istituzioni dl governo, so abbiano torto o ragione co– loro che no ranno buon mercato, so Il problema. socinlo sin o fin dovo o por cho ragioni storiche Il problema. d'unl\ classe, e dO\'O tra.valichi o si e.spanda. In l)l'Obloma 1,ma11o, como accenna. il 80\'io; questi n noi 11embmno davrcro i temi del momento, questo lo discussioni in cui debbono ~crcitarsi le pupillo acuto o lo voci leali, per sgombrare dagli equiYoci, dalle in~rteue, dal so– fismi, che qui awunto s 0 addc.nsano 1 la mento cd il ,·o– lcro del poJ>Olo. Amico t:i.rrlsslmo, Napoli, Jfeanalo 1891. Hcpubblicnno come G. Hostt, naturnlistn come Ardigò, socinliatn come Voi e i vostri compagni, io non posso 111nnenro nll'appcllo. A voto .segnato il mio nomo con la eortoz1,.'\ eho non Yi avrei sconres....~to. Sin dal mio primo libro prorcssai la dottrina sociale, chinmandoln. uma11c• simo, perché non mi p:irrn una quistiono dell'in– dividuo o della comunan1.a, del qun.rlo itato o di uno it3.to indetcrmint1bile, cho è nl diMtto del <1unrto, ma dell"uomo, di tutto l'uomo. E già vedo adulta la. quislionc ~inie uscire d3.l limito di una cl~ od ontrnre in una fase umana. Mn nò nllora nè oggi mi è pormceso so1u,rnrla dnllo. qulstiono 1)()1itica,perchò nella successione dello rormo lo vidi l'evoluziono dell'essere. Chi chiamo. indifferenti le formo, può nbbrnceinro il socialismo dell'imperatore e del Pftp3.. Mn il so-– cialiemo,·oro, che è giustizia J)er tutti, comprende il beneucro de' larnratori e la sovranità collettin - sostanza e forma. Aecogliotomi come sono o m1 troverete con Voi sulln via dolio ri\·endieazioni. Votlro 010\' A.."'NI nono. E noi li iwcoglioromo lutti e come sono• I nostri COI• ln.bol'o.iorl.Abbiamo soppresso do.Ilo. toslntn del 11orlodico un'nvvortonza. cho ci stette ftno a. lori, alluslvll. e o.Ila. piena liborlil. o nllll. conseguente Intera 1'68ponsnbilifa di ciucun collaborato re p er lo opinioni cho Mllrimo•, po.rchè moralmento e.i pa.rc ,·a superflua, intellctlualmento poteva dar adito a supporre rosse qucst• un'oziosa an– tologia di chiacchiero dotte senza spina dorsale o sena orga.nl. !lmo,mentre il nostro vuol ~ro - nel senso ele,·ato o ca,·allereseo della parola - palestra. di lotta di J>Cnslc.ri a fino designato; o di l't-ontoalla legge, quella a, ,·c.11cnin. tanto più ci paro,·a. dh·enuta. un nonsenso, dn,cchè, J)Or rispetto ai principi che prorosslamo, t\SSU– mommo lntorn. e porsonalmento, senzu. In. consueta lpo– crish~ dol ucrc1lli, lo. responsa.billtù. di qmmto sarò. ac– colto In (1uosto colonne. Ma. null~ J)hi ci ripugna., nullo. più cl par \'IIO o me– schino, del sistema che puro ra aggio In gauclte che hanno l"llma di mdiea.lissime, di !moulcaro lit. 1'raso cd il 1 >ensic.ro & .ltrul, di torcere lo opinloul od I l'I.Ui a nor ma dello con,·eniente e di sba.rraro lo ,·etrate contro i venti cbo sibilassero meno grati al prcconcottl che ci stanno, forse ahl,·istieamc.olo,rannicchiati ne.I cronio. Chi , lene a. noi, poveri o modesti, non può ,·enh-ci che per sim1n,t1a di intellettivi conscusl: do"o ,woro gi1'-ar– n-outato, come noi, il ru(lo o ritcmprutoro IM'tlCl'O che ra.

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