J. CRITICA ALLE OPPOSIZIONI 5 gionieri degli elementi più tiepidi e misurati. La mentalità degli esponenti maggiori e la necessità di non prendere decisioni che non fossero · collettive e che non raccogliessero l' unanimità faceva il resto, rendendo i movimenti lenti e difficili. E invece in una situazione come quella impersonata da Mussolini era sopratutto questione di prontezza, di· agilità · e di decisione:- unico modo per riparare alla disparità assoluta dei mezzi. Non diciamo che le opposizioni avrebbero potuto vincere la loro battaglia. Ciò rientra nel campo delle ipotesi. Ma intanto la battaglia si sarebbe effettivamente combattuta: ci sarebbe stato ~no schieramento, ciascuno avrebbe misurato le proprie forze e la propria capacità, di sacrificio anche, e si sarebbe infine visto il Paese. Giacchè in una situazione come l'attuale è il Paese che conta e che deve contare. Finora tanto gli uni che gli altri, fascisti e antifascisti, lo hanno condannato a fare la parte di assente o di comparsa. Ciascuno pretende di rappresentarlo, però di fatto, per manifestazioni visibili e spontanee, esso non si vede giacchè non si muove. E se non si muove il Paese, chi si deve muovere dunque ? Quali contatti han preso con esso le opposizioni e in quali accasioni, con quali manifestazioni visibili ? Se il Paese è colle opposizioni bisognava proporsi di farlo vedere. Per manifestare le occasioni e i modi si trovano sempre 1 La famosa battaglia ostruzionista dopo il '98 ebbe successo perchè anche il Paese si mosse e non gli si disse di aspettare. Gli oppositori. di quell'epoca non si erano ancora sufficientemente parlamentarizzati. Quelli di oggi hanno appen~ tentato un comizio, a Milano e dopo la.... < gaffe di Facchinetti > si sono subito ritratti indietro. E non è solo questione di comizt : si trattava pure di dire co_sa· si vuole, dove si pensa di arrivare, di avere insomma un programma d' idee, di cose e di soluzioni. Se Io sono mai dato le opposizioni ? Nossignori, hanno avuto paura perfino di averlo 1 E hanno avuto la cura di far sapere che non si proponevano affatto la successione al fascismo, non lavoravano per se, ma .... per gli altri. Per cui l'avvenire si chiamava: Giolitti, Salandra, Orlando - gli uomini del passato, responsabili maggiori del presente. Prospettiva troppo magra invero per il popolo italiano 1 Ed ora? Si ricomincia. Come ? È quello che vedremo. Si vuole che nella vita le esperienze servano semp~e a qualche cosa. Per il momento il ten1a in discussione_ è: < entrare o non entrare>? E c'è chi pensa che. la battaglia sia stata perduta appunto per non essere rimasti dentro e che si potrebbe ricominciare rientrando. Se non fosse troppo tardi 1 Concluden~o. Preferiamo, a quella di prima, questa situazione. Almeno ci si vede chiaro : si sa quello che è e dove si va a finire. OLIVIERO ZUCCARINI Procurate abbonati alla CRITICA per il nuovo anno. Fatela penetrare nei Circoli di lettura, nelle Biblioteche . .Biblioteca Gino Bianco
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