La Critica politica - anno V - n. 1 - gennaio 1925

• NOTE E DOCUMENTI 45 stro popolo, oramai fissata in un giudizio che è senza appello. Indietro non si torna. Il 1925 non è il 1922. E quando il colpo di forza che dovrebbe stroncare le Opposizioni costituisce invece la più impressionante confessione di responsabilità e di debolezza, è folle che si chieda all' Italia di sacrificarè alle torbide necessità del fascismo il suo urgente ed imperioso bisogno di pace, di vita e . di avvenire. " L'anima italiana passa oltre, è già passata oltre, nonostante che una difficile battaglia le sbarri ancora il . cammino. "•Nè la soluzione della crisi - sia detto fin da ora - potrebbe ricercarsi nei comizi elettorali minacciati dall'attuale governo. Essi in queste condizioni costituirebbero la conclusione e l'esasperazione del colpo di forza iniziato nei giorni scorsi, travolgerebbero la crisi verso un peggioramento estremo, coinvolgerebbero responsabilità gravissime e costituirebbero una nuova falsificazione della volontà del Paese, il quale, di fronte al temerario proposito, diventerebbe tutto un Aventino. " Le Opposizioni che hanno oggi compiuto ancora una volta il loro dov~re, sono consapevoli che il loro compito non è finito, e si preparano ad adempierlo intero, con animo sereno e risoluto ,,. Il commento del " Popolo d'Italia ,,. Quale accoglienza abbia trovato il manifesto dell'Aventino, che fu lasciato liberamente pubblicare, può vedersi nel Popolo d'Italia del 9 c. m., in un articolo del suo direttore. Ne riferiamo qualche punto eotevole: " I provvedimenti governativi di carattere ordinario presi in questi due ultimi giorni dal Governo sod- · Biblioteca Gino Bianco disfano il fascismo di provincia, ma non Io tranquillizzano. C'è la sensazione diffusa che il duello tra il fascismo e l'Aventino sia un po' il giuoco comune ai ragazzi : quello di rincorrere. Tutta la nostra passione di fascisti che aveva esploso in mo• do irrefrenabile nell'Emilia, nella Toscana ed in altri centri, in altre località della penisola non può sfociare ed immiserirsi e fin ire negli ambulacri di Montecitorio . L'eco ed il risultato di questa battaglia non può chiudersi a Montecitorio ,,. E aggiunge: " bisogna rischiarare il nostro orizzonte, non è possibile continuare la vita del secondo semestre del 1924. Se la partita deve essere decisa meglio scegliere noi il terreno e il giorno. " In questi ultimi mesi si sono commessi tali delitti e tali abiezioni che il fascismo non può tenersi pago di alcune operazioni di polizia straordinarie. " L'Aventino non è solo una figurazione rettorica : è una coalizione di faziosi che si mise ali' infuori dei confini della onestà politica e polemica. " Che essi siano fuori o dentro Montecitorio è una cosa di importanza secondaria; invece è certo che contro gli stilizzatori del manifesto al Paese vi siano gli elementi per aprire una messa di istato d'accusa per tradimento verso la nazione ,,. Altri provvedimenti restrittivi. Intanto erano in corso da parte del Governo altri provvedimenti restrit- . tivi. Un comunicato sul Consiglio dei Ministri tenuto il 13 corrente riferiva: "Dopo una relazione del ministro dell'Interno sulla situazione interna, il Consiglio discute ed approva il disegno di legge che fa obbligo a tutte

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