La Critica politica - anno V - n. 1 - gennaio 1925

44 LA CRITICA POLITICA " La associazione di malfattori, che fu lo strumento di violenza e di morte nei delitti che più sono oggi in discussione, era annidata bene in alto, presso lo stesso Governo, ed era fra coloro che dividevano il quotidiano " pane salato del Potere" e fra i grandi elettori della maggioranza parlamentare. "Nè vale, a respingere la trista vicinanza, asserire che i delitti furono " troppo stupidi "" In verità questo può sempre dirsi dei delitti che sono stati scoperti: anzi di tutti i delitti, poichè, in loro provvidenziale natura, per breve ora essi giovano a chi li ordì. " Con sdegno e umiliazione, il Paese ha letto i docu1nenti fascisti, dei quali alcuni sono confessioni precostituite di una volontà, di un metodo, di un'organizzazione di crimini, al servizio del Governo e del suo partito ; altri invece sono innegabili chiamate da complici a complici. La polemica sul valore morale dei loro autori, sui motivi che possano averli determinati, è una questione di moralità interna del fascismo, che non riguarda gli oppositori. Quei documenti hanno un loro intrinseco valore, e lo ha ben confermato il Governo quando, con la soppressione di 'fatto della stampa oppositrice, ha voluto interromperne la serie. "Nessuna ,abilità polemica può cancellare queste confessioni dalla storia del regime fascista e purtroppo dalla storia d'Italia; nessuna giustificazione può infirmare il fatto che tutti questi elementi, in aggiunta alle constatazioni e alle presunzioni generali, sono indizio univoco di imputabilità. Nessun dubbio che lo stesso capo del Governo, se fosse .un privato cittadino in libero paese, dovrebbe provvedere alla propria difesa ; e eh e assai male egli vi provveBibliotecaGino Bianco de finchè resta in condizioni di cosi' grande privilegio di fronte alla giustizia. "Poichè il presidente del Consiglio " sfida " gli oppositori, sia detto ancora una volta: che fra essere il custode delle leggi di un paese ed essere l' indiziato di averle straziate vi· è una incompatibilità ass.oluta ed insuperabile. " Questa verità balza ormai irrefrenabile dalla coscienza morale della Nazione ~d agisce nella vita politica con l' impulso di una forza elementare. La battaglia sulla questione morale è ben vinta, ed invano il Governo tenta di trasformarla in una battaglia di forza materiale. La violenza può colpire uomini e partiti, può soffocare la stampa, ma non soffocherà mai le aspirazioni di un popolo civile. " La voce delle opposizioni, che ieri trovò eco fin dentro le file della maggioranza, pur legate dai vincoli del passato, continuerà a risvegliare coscienze e a suscitare consensi .. " Insofferente di questa voce, il governo ,tenta il gesto della soffocazione e rovescia sulla vita del Paese un'ondata di compressione brutale, cui affida il compito di far passare la sua volontà. Cosl esso si illude di poter risolvere una complessa crisi che è morale ed è politica, e di ricondurre il popolo italiano sotto la soggezione spirituale e materiale che aprì la via al primo colpo di man<> e parve consolidarsi nel governo fascista. Vana illusione l Nessuno potrà fare che due lunghi e tormentosi anni, nel corso dei quali il fascismo non· seppe dare nè a sè stesso nè all' Italia uno stabile ed umano equilibrio,. non siano~·passati; nessuno potrà cancellare la lunga e dolorosa vicenda che li ha riempiti ed attraverso la quale è maturata l'esperienza del no-

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