La Critica politica - anno V - n. 1 - gennaio 1925

NOTE E DOCUMENTI 37 uscire per decisione delle autorità preposte alla tutela dell' ordine pubblico. Giornaliche non ebbero mai a subire sequestri come il Gazzettino di Venezia, il Momento. di Torino, l'Ora e a Giornale di Sicilia di Palermo si videro per la prima volta sequestrati. Le misure restrittive annunciate vennero ovunque applicate còn grande rigore. Ciò che, però, non ha impedito che l'ordine pubblico fosse in molti · luoghi gravemente turbato da bastonature, invasioni e devastazioni di pubblici locali, concentramenti e manifestazioni aggressive. Grande e unanime, come si può immaginare, il compiacimento dei giornali ufficiosi per le energiche decisioni del Governo. " Ora siamo giunti al punto - scriveva il Popolo d'Italia - in cui lo Stato forte deve agire n• È questa - dichiarava l'Idea Nazio-· nale - u la sola normalizzazione possibile nazionale fascista n• L'impero si manifestava addirittura entusiasta : "Il dado è tratto - concludeva in un ·articolo editoriale - non importa se tardi. L'essenziale è che sia decisivo e risoluto n· * * * Da questo punto le nostre note vogliono deliberatamente limitarsi a raccogliere solo notizie e documenti che abbiano già avuto libera e larga riproduzione sulla stampa quotidiana. Non è· solo per una misura di prudenza. È anche perchè crediamo che, in questo momento, i fatti valgano più dei commenti, la realtà visibile e accertata più delle ipotesi. . Incominciamo dagli Auguri di capodanno. I ricevimenti di capodanno alla Reggia si sono svolti con il solito cerimoniale. Il servizio di guardia fu riservato questa volta alla Milizia Na- , Biblioteca Gino Bianco zionale, che aveva montato da pochi giorni. Fu notato che, contrariamente alle consuetudini, l'on. Mussolini non '· si fece ricevere insieme al gruppo dei Collari dell'Annunziata, ma solo separatamente, forse per evitare di trovarsi insieme con uomini politici dai quali si sente profondamente diviso. Il capodanno diede pure occasione a largo scambio di telegrammi augurali tra autorità e· personaggi politici. La Stefani comunicava che il generale Gandolfo, comandante della milizia fascista, aveva ricevuto da Filiberto e Adalberto di Savoia, i seguenti telegrammi : "A V. E., mio amato ed indimenticabile insegnante, ed alle balde schiere della milizia volontaria per la sicurezza nazionale, vada il mio fervido augurio per l'anno che sorge. AH.mo Filiberto di Savoia n· " V oglia gradire Eccellenza i miei vivissimi auguri ed estenderli alla gloriosa milizia. F.to: Adalberto di Savoia n• II gen. Gandolfo cosl rispondeva: "V. A. ha voluto rievocare eventi della mia vita d'insegnante, della quale vado orgoglioso. La ringrazio sentitamente. Parteciperò alle balde camicie nere, che ho l'onore di comandare, il fervido augurio di V. A. del quale esse andranno fiere. Permettomi a nome loro e mio, ricambiare a V. A. l'augurale saluto 11• "Ringrazio vivamente V. A. per gli auguri che ha avuto la benevolenza di mandarmi e che la milizia, , cui li parteciperò subito, accoglierà, al pari di me, con piena gratitudine. Permetta che, in nome suo e mio, io ricambi a V. A. devoti fervidi auguri ,,.

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