La Critica politica - anno V - n. 1 - gennaio 1925

36 LA CRITICA POLITICA sorpresa di vedersi consegnare questo comunicato : " Il Consiglio dei Ministri è stato unanime nella valutazione della situazione creata da elementi irresponsabili e delle sue ripercussioni sopratutto economiche e finanziarie, ed è stato altresì unanime nella decisione di applicare tutte le misure necessarie per la tutela degli interessi morali e materiali del paese. La riunione è terminata alle 18,30 ,,. Il tenore del comunicato non dava luogo ad equivoco, ma si disse subito che era un comunicato equivoco. L'unanimità di cui vi si faceva parola si pretendeva dovesse consistere solo in questo: nell'intesa di ritardare di alcuni giorni la crisi del Gabinetto e di preparare frattanto un nuovo motivo di crisi che non fosse la ·questione morale. L'accordo, invece, era stato nella necessità di fronteggiare la situazione con nuove misure compressive, accentuando nella politica interna il metodo fascista come da tempo reclamavano Balbo e Farinacci e giornali come il Popolo d'Italia e l'Impero. Già, del resto, l'on. Mussolini il 29, e cioè il giorno dopo la pubblicazione del memoriale Rossi e un giorno prima della conyocazione del. Consiglio, aveva pronunciato, inaugurando un Convegno della stampa fascista, queste parole : " Le Camicie nere contano due vittorie nella loro breve ma già pienissima storia : il 28 ottobre del 1922, il 6 aprile 1924. Guidate da me ne avranno una terza e sarà decisiva; essa ci consentirà gli ordinati sviluppi legislativi della nostra Rivoluzione, che dovranno adeguare uomini ed istituiti alle necessità sempre maggiori della Patria ,,. E i giornali del lunedl davano la seguente notizia: " Ieri, domenica, l' on. Mussolini si è recato a Villa Savoia per la consueta Biblioteca Gino Bianco firma domenicale. Dopo di che il Sovrano lo ha_ trattenuto a colloquio sulla situazione generele ·per circa tre quarti d'ora. Su questo colloquio sono vivi i commenti dei circoli politici,,. Ognuno avrebbe dovuto intuire che l'on. Mussolini non avrebbe con tanta sicurezza annunciato una terza e decisiva vittoria, proprio ali' indomani della pubblicazione del memoriale Rossi, se il colloquio avuto col re qualche ora prima non lo avesse confortato in tal senso. Invece si continuarono a fare le piu diverse congetture e, anche dopo il comunicato di cui sopra, a consi- ' derare contati i giorni del Ministero Mussolini. Si dava, ad esempio, un certo credito alla seguente informazione dell' lnf ormatore della Stampa e pubblicata da vari giornali: "La convocazione straordinaria dell'odierno Consiglio dei ministri è avvenuta in seguito al colloquio che stamane l' on. Mussolini ha avuto col re. Da fonte degna di fede si apprende che in questo colloquio è stata ampiamente esaminata la situazione generai~ del paese e quella politica parlamentare, sopratutto per quanto si riferisce ali' atteggiamento delle Opposizioni. Negli ambienti fascisti si afferma, sempre a proposito della situazione, che l' on. Mussolini abbandonerebbe il potere soltanto quando fossero realizzati i fidanzamenti del Principe di Piemonte e della Principessa Mafalda nella quale ricorrenza egli proporrebbe al re l'amnistia generale che nelle linee di massima sarebbe già concretata ,,. Il risveglio si ebbe il primo gennaio, quando si seppe che a Firenze gli uffici e la tipografia del Nuovo Giornale erano stati invasi è distrutti insieme agli uffici di studio di vari .professionisti, e che nelle altre città i giornali di opposizione n~n potevano

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==