34 LA CRITICA POLITICA Burocrazia e impiegati Ogni volta che si tocca la questione della burocrazia salta fuori la questione degli impiegati. Allo stesso modo non si è fatta una volta la questione del protezionismo senza che in favore delle industrie protette si affacciasse l' interesse degli operai che in quelle trovano occupazione. Si dovrebbe decidere se il nostro ordinamento burocratico sia proprio il più conveniente e riunisca per lo Stato e per i cittadini quei requisiti per cui una cosa può considerarsi utile e vantaggiosa e si risponde facendo la difesa dell' impiegato male pagato e male trattato e che ciononostante, salvo le dovute eccezioni, fa il suo dovere con zelo e con dignità. Si tratta di due cose assolutamente diverse. La burocrazia - e cioè l'abito burocratico, la funzione burocratica, l'organizzazione burocratica - non ha niente a che vede're con la qualità degli impiegati e col loro diritto a vivere e ad essere trattati come uomini. 01' impiegati possono essere ottimi e l'opera della burocrazia può risultare - come è risultata e risulterà - pessima per lo Stato e per la nazione. L'ideale sarebbe che gl' impiegati fossero pochissimi, bene scelti, e bene pagati e bene trattati. Se si dovesse incominciare dagli impiegati a risolvere il problema della burocrazia noi proporremmo una legge per la quale fosse vietata per dieci anni ogni assunzione di nuovi impiegati nelle amministrazioni dello Stato. Sarebbe già un modo per incominciare a diminuire gli uffici e semplificare i servizi, necessità in cui a parole tutti dicono di essere d'accordo. E, intanto, la gioventù studiosa che oggi si affolla a disputarsi impieghi dello Stato penserebbe a collocarsi e a impiegare diversamente le proprie energie e la propria intelligenza, vantaggiosamente per se e anche per la nazione. Cesserebbe insomma la impiegatomania ! .. Infortuni e cinematografie Il senatore Niccolini, nella discussione del Bilancio dell'Economia nazi~ nale, ha attaccato la Cassa Nazionale lnfortunii per la ·gestione relativa agli infortuni agricoli, rilevaudo che essa ha accumulato riserve eccessive e chiedendosi il perchè. Gli suggeriamo uno dei perchè: la Cassa Nazionale ln/ortunii come potrebbe investire i suoi capitali in aziende o sindacati cinematografici se non avesse cospicue riserve P A chi ricorda che la Banca Italiana di Sconto fu travolta fra l'altro anche per la sua partecipazione a speculazioni cinemat0grafiche, può senibrare inver_osimile _chel~ Ca~sa. Jyazfonale ln{ortunii (isti_tuto statale o parastatale) investa t suoi capitali in tntprese ctneniatogra/iche e che metta il suo personale a disposizione di queste imprese, le quali a prima vista non hanno con l' infortunistica rapporti di alcun genere. Ma quando si entra nel inondo degli affari, tutto diviene possibile e verosiniile. Il senatore Niccolini potrebbe prendere lo spunto da questa indicazione per conipiere delle indagini in- proposito e illuminare l'opinione pubblica, che deve conoscere come funzionano questi istituti parastatali, partecipanti a imprese d'affari completamente estranee alla loro funzione, con alee di perdita, e troverebbe in ciò un motivq di più per contrapporre al grande istituto nazionale organismi decentrati come la Cassa mutua lombarda posti sotto un più diretto controllo degli interessati. ' BibliotecaGino Bianco
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