Compagni! - anno I - n. 12 - 16 luglio 1919

COMJ ?AGJ.Y.ll ,11 «R.icor<latèvi che G;esLtmorì -sulla croce per inse- gnli.i·vi 1~ rassegnazione'! ». •. · - ' . -. Me:I1.titqre, mentito~·e ·inf~ine ! - gridò Cristo, furente· di sde.gno. :r- No, io .affrontai la morte e lèt •Rubii perchè rimP,roverfÌ a.1iticèo il furto -Olrn forma la sua ricchczzà, ai gue1;1,iero il liuo fratricidio. Fui orocéfisso pei'chè maledii ·tutti i· potenti ·deHa terra. No, 11òri fui· ·un- p1.1sillanim0, ·tui • rassegnat6 per ,,i,rta io, ma u.n rib;cllc, --i:ib l-10 contro ,ogni ihgiusti- zia, contro ogni pr,epoteriza l . . . • : ,·--..Traditor.e, tradit01 1 f,)) E fuggì l<:>n~_no,, lontano in ,:t,tpa.cor§a •fì8I}.Zà so-• sfa,' fh10 al geliqo suo f;\epolc-ro,dove. lo ra,ggiunse an- coi'a l"ui'lo·furibcinclo dei p0;tenti: . , •. - Bol,scevico... bolscé, 1 ico... bolscévico L .. • .,, Fuggl lo.i1ta,Ìio, per ·1~~11 cssero··cToèifi.sso un'ul- tima; vòlta t-· •••• l'N>TRINCEA ~ • (EpigQtio d'un libro celebre) Duè•: soldati pas,avànQ' lie.lla penombra, .a: pochi passi da hoi; '·eiù,i chi.aochi.era:;a-no <1; bassa voc._e: . .•-.c:_ Io, p éi• mio .conto, irrveco di starlo··à s_enhre gh ho catcia.to la baionetta nel· ventre, e non la potevo piì1 .sconficcare. ~ Io- :r.e .ho trovati quattro in fonçlo .a-1 ricovero. ti ho,:9hiamati per {arìÌ u:scire. E ognuno c~e, sort~v:a lo ammazmvo .. Il sangue mi. ca.lava fino a1 gomiti. L~ ~anichc 1~i si sono appiccicatae· alle b1•acciu,. • , -- Ah i riprese il ·primo, ·qlrnnéLo J:a,cconte'J.•emo uro· dò .•. (,1;0 riusciremo. a to.rnare a casa,) presso il fo·_ol.aio ò h luc-en1à, 'neanche .ci ò·,eder.anno .. - ~ Io' rh0' • rie infischio, pu1'chè s,àhri la pelle. Fi- ni;nno !a pr-0sto : qu-e,stò è l'essenziale. • Il scrgenfo Be•rtrand parlava poco, <li solito, e noh p:.trlava. 111aidi lui. E-gli ,tuttavia•:. disse: • , •.-··fo.' ..ne ho --avùti tre ..addu.sso, ·Ho colpito come un pazzo. Ah l no.i er.avamo come delle bestie• quand"o siamo arrivati ,'qui. • La· sua voce si olevava· oon un treinito ~ontenuto: •,_ E1:a necessario - disse. -, Era n'ecessario; per l'avvenire. ,- . Egli .i11crociò le braccia e crollò· la testa .. •- L'àvYenire ! - grid'ò a· un tl'atto ·come un pro" -teta:· Ooii·' quali' ocdhi .'iJoloro ·èhe •v~vra-nnc5 dopo. ,di noi e çli.. ctÙ il progresso, che viene come la fatalità,. avrà fi'n:'almente equihhrate le coscienze, -guarderanno q~wsti .·.m:acelli-.. e que5tf;l pr0dpr,zo _,,dicui noi stessi che le compiamo non sappiamo, se b1,sogna par':'gonarle a quelle degli e1'oi di Plutarco o a, quelle degh civathei;/ ,E intta·,,ia, •continuò Bertrand; gua.rçla!: Vi è_ una. tio-ura che si è elevata al disO'pra della guerra e. che b;illerà 1:ier la bellezza e l'ùuportanz_a dei ,suo co- raggio... . . - .. 16 a,scol'tavo, appoggiato a un bastun?, curvo su <li lui, i:accogliendo questa .Yoce che usciv~, nel s1- Jcuzio del crepuscolo, da u11a bocca quasi sempre silenziosa. Egli gridò con voce chiara: - Liebknecht ! Egli si.• alzò, sempre oolle •braccia incrociate: La sua :b( ;lllà fa ccia, profondamente grave .come la, fac- • eia <li u.na statua, r~cadde ·suI suo petto. Ma. uscì ancora una volta· dal suo •mutismo- marmoreo per ripeter'Q: . ••- L'avvenire! L'avvenire! 'L' opùa dell'avvenire sarà di cancellare questo: presente, p: di cancellarlo piì.1 ancora che non pensiamo, di cancellarlo come qualche cosa di abbominevole e di vergognoso. E tuttavia q ue,sto presènte era necessario. Onta . alla, biblioecag·nob·anco gloria milita.re , onta agli eserciti, orita al mestiere 1 del s oldf~to, cl; i.e· qrùbia gli uomini a volta a voH;a, o in stupid{) vittiu1e ·O in ignobiìi carnefici. Sì, ver,go~· gna: è :vero, ma è troppo vero, è verò per l'eternità,; ma non è - ancora. vero per noi. Noi siamo am.corai: &per'clt,ti ed esiliati. lontanò da quello epoche, in cuiJ l_aP,Ul'ifica:zicme cle.U9spirito. por.:metterà di compren,: d,er9 _queste veri i~., ~~i ,ai?~JJ.i attuali, in questi mo./ monti, quella vent.a., ç $1l,la.s1. un errore, quella parola sa,nta, 110!1 ·è c110 llllD, bestdùmia ! •• ,· E l'i,fo 1 di ·uu :r:i~:o str'.ano; come pieno di sogn01. - Una volta. ho -cLetto. • lor,o che io oredev.o 11.,ll~ pi'ofozic, 11er fa,rJi· 1ilarci'a,te! Io mi sedetti èiccàntò .ti, Bertra-nd. Qùest~ soldato: chc __ aveva fatto scm~)r@pì~i. de~ pr?prio dovere, e t11t-j tavrn .era ane,onL vivo, 1'1Yest1ya 1n questo momento! ai miei <;echi l'a.tklggiafaento d'i ·coloro che incarnai;io 1 un'alta idea morale. e che ha.m10 la forza di risone-• 1,arsi al diso'~ra. ?~l ririieséòf}ci del.le oonti ng~~e ~ j che sono destmati, per p.oco ,Q he pass ino nel.la " l!J~, di un, avv.enimento, a ,domini.re le!, lo~:o ,e p9cia. '\f{:.;l -_-Io ho sempre pen sato tutt e queste cose _... m'cfr~ mora.i. . •-:- Ah!·.- fece Bertrahd . . Ci guardamµio senza, parlai-e con un po? qi sor-/ presa ,e .:di raccoglimento .• Dopo questo" siÌenzi'ò' eglil •riprese: • - E orni di cominciare il Èervizio. Pr@di il tu-o fucile e vieni. (Dal F·1ioco~d_i Ba,rbusse). --~~""™"===--=.,.;m .un uiuilllio· in·~o~petto. sul- -~oluevi~mo I Alla giustizia, IJ,on solo· del pensiero, ma tiella tattica J.JOliticadei bolsèevichi, ogni giorno recano adesioni lri, teressnnti i nostri stessi avvc1:sari. Se n'è avuta ch.ht• i'i!;sirnu·prova, <la, ·quando ltl Lega dei Diritti dell! Uomo ha :fatto un'inch10sia sulla Repubblica dei Soviet. A questa ,inchie.sta' ha p;irtèCip.'lto un Jjrofess.ioni.sta, il 'f}l'Òf ..:,·i\l.tfa1i:1, dr :)p'àn 111eritosr -di gtan nome, il quale mili ta. in campi politici d.ivers.i, anzi opposti, ai rivolu– z.io ·nari. :i\fa poichè. .si tratta di ùn g'a'lantuomo e d'i una pens ona colta, per qua;iito d'oplnioni moderatissime, ecco ·che ms:1 hà rispor;to - testualmentè - il dottor Aulard: --<i-Per-me,_il mio cuore, ve lo dico,, non è boJ.scev1sta: ma io r~1giono•. I bolscevisti, ci dite, non sono d:emocratict perchè non stabiliscono 1.m suffragio universale. La Rivoluzi-orie fra11cese, anch'essa, e stata fatta da una ìninor.anza dittatoriale. E; ·sotto l,'l forma dei Soviet che essa si è sviluppiltu, e 11011 soltanto af suoi inizi. I C.omituti municipali nel 1781), e quindi i Comitati Ri• volwdoua1:i, hanno impiegato dei procedimenti cl}e face• Y:lno .cl.ire1:lappertutto, in Europa e nel mondo, che i fl'aneesi emno •dei 1xmcliti. Og·ni riYoh1.7,Wne è l',opera di una minor::inzlr: Quando mi sf '.t1iceelle c·è lma· minoran7,a che tenorizza Ja Russia,. io lo compr.em1oco.sì : l,t Ru:ssia è iu rivoluzione. Io non so <:J,je cos a succed,a; ma iÒ ben ricordo che uolla nostra Rìvoluzi-one frai1cese àbtfamo dovuto, come in Russia, ·respi11gere un intenento .armato; dopo aver an1to, come in Russb, ,degli emi-grati. Io mi d-0mando all01;a se non ,è tutto qnesto ehe ha òato alla nostra Itivoluzione il carattere v iokmto elle essa ha avuto. Se, nell'Eurupa. di que:i.tempo , la reazi.one non avesse deciso e praticitto int erventi: noi n on avremmo avuto il 'l'errore, noi non ,t,Temrno for:se versato d'el sangue o ben ,poco. E' •perchè si é' vòlufo iJDJ?edire.-11Ja ·Rivoluzione francese di svilupparsi, c!J.c-essa ha tutto irtfmnto. 10. sono co·sfretto di constatare cll-c più si int~r.viene militarmente, più il bolscevismo sembra -diyenfare forte.· Io so di molti che si dom:mc1anose il bolscevismo, I-asciato ti-anquillo, non S'.l rebì.Je rliv-entato meno pei·icoloso. E nori mi pa1'e che sragionino >l. Così parla. - notate bene - un antibolscevico. Slcchè sì può credergli sulla paro fa .. ,

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