Almanacco socialista per l'anno 1896

- 41 - Che cosa sarà mai il progresso, la civiltà, tutto quello che tu vuoi , senza la religione ? F. - E che cos'è mai la religione senza le opere, cara mamma? Esamina un poco, uno per uno, i nostri propositi. Il socialismo vuole una società in cui non si possa arricchire sul lavoro altrui nè vivere senza la-:- vorare, in cui chi lavora abbia diritto a vivere, in cui, lavorando tutti, il lavoro non sia per alcuno eccessivo, e quindi non abbrutisca e non torturi alcuno, e dia al lavoratore il tempo e il modo di ristorar le forze, di curar la famiglia e di coltivar lo spirlto; vuole che cessi questa necessità fatale che, per alipientare l' officina , strappa le madri ai figliuoli e i figliuoli alla casa e alla scuola, estenuando e corrompendo donne e fanciulli , perpetuando l' ignoranza nella moltitu<iine e seminando la morte fra i deboli ; vuole che cessi questa concorrenza sfrenata che è causa di tante basse passioni, angoscie e rovine, qnesta fnria d'acquistare, questo terrore di perdere , questa mischia feroce degli uomini che si disputano a morsi il palmo di terra e il boccon di pane ; vuole che cessi tutto questo per dar luogo a una società non più divisa da orgogli e da odì di classe , non più irritata da uno spettacolo d' ineguaglianze, d' ingiustizie e di miserie immeritate, che contrista e scoraggia ogni coscienza onesta; vuole, insomma! che gli uomini s' accordinp e si compongano, per quanto è possibile, come una grande famiglia operosa in cui , se non sono soppressi l'egoismo, i dolori, le ineguaglianze della natura, l'egoismo è contenuto, i dolori sono consolati, le ineguaglianze sono attenuate dall' affetto reciproco e dal sentimento dell'jnteresse comune, e non son possibili la fame e la disperazione accanto all'abbondanza e alla festa. Bb-

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