Alfabeta - anno V - n. 49 - giugno 1983

Poeticaelettronica .. Laurent Busine, Jean-Paul Tréfois Art vidéo: retro-per-spectives Cliarleroi, Lebeer-Hossmann, 1983 pp. 90, ff. 30 Alessandro Sily Video-Roma '82-'83 Roma, Edigrafica Aldina, 1983 pp. 140, s.i.p. Paolo Bertetto, Ester De Miro, Dominique Noguez, Gianni Tot~ D gergo inquieto. Trent'anni di cinema sperimentale francese Genova, Bonini, 1983 pp. 240, s.i.p. Autori vari D gergo inquieto. Le parole degli ospiti I Genova, Bonini, 1983 pp. UiO, s.i.p. Dominique Noguez Trente ans de cinéma expérimental en France Paris, Arcef, 1982 pp. 130, ff. (i() Éloge du cinéma expérimental Paris, Centre G. Pompidou, 1979 pp. 190, s.i.p. Autori vari D cinema elettronico Filosofia e tecnologia dei nuovi mezzi video Fuenze, Liberoscambio ed., 1982 pp. 130, lire 7.000 La mattina del 22 marzo, alla Fondazione Cini nell'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, il sindaco Mario Rigo ha aperto i lavori della conferenza di lancio dell'anno europeo della musica, indetto per il 1985 dal Consiglio d'Europa e dalle Comunità europee su iniziativa del Parlamento europeo e di altri organi comunitari. LAprolusione del presidente della conferenza e del Comitato europeo di organizzazione dell'anno della musica, Walter Scheel - già presidente della Repubblicafederale tedesca, - ha ricordato che nell'85 si celebrerannoi centenario pluricentenari di Alban Berg, Bach, Hiindel, Domenico Scarlatti, Heinrich Schiitz. Accertato che «si può defmire la musica una lingua universale», Scheel ha fatto notare che «non tutti sono in grada di capire i suoi dialetti». Cosìper le generazioni più anziane appaiono spesso incomprensibili «certe forme di musica contemporanea popolare», e d'altronde «per molti giovani il linguaggiomusicaledi un tempo non rappresenta ... valori ... compatibili con la loro fdosofia e i loro sentimenti». «Inoltre,per ogni generazione, l'accesso alla musica contemporanea seria (espressione infelice... ) è spessoprecluso ai giovani, per mancanza di un'educazione e di un'informazione che consentano loro di apprezzar/a e di capirla». Scheel ha dedicato ampia parte del suo discorso all'insieme de( problemi che ostacolano il lavoro dei musicisti seri: i «diaframmi esi- _stentinella società attualefra i geDominique Belloir Vidéo art explorations Paris, Cahiers du Cinéma, 1981 pp. 100, ff. 25 Anne-Marie Duguet Vidéo, la memoire au poing Paris, L'Echappée belle/Hachette littérature, 1981 pp. zro, ff. 30 Sirio Luginbiihl e Paolo Cardazzo Videotapes. Arte Tecnica Storia Padova, Mastrogiacomo ed., 1980 pp. (i(), lire 3.800 N on più soltanto biobibliografia, dunque, o filmologia di, ma ormai anche videografia di, e giù l'elenco delle video realizzate - sì, al femminile. Come un tempo «la film» (come la chiamò guidogozzano) e la kinemo (come la chiamò Majakovskij), oggi ,,./avideo», ossia l'arte video, quella che i francesi chiamano la vidéo art, e gli anglosassoni la video-art. A «L'immagine elettronica: del suono, del colore e d'altro», la manifestazione internazionale organizzata in aprile a Bologna dalla Mostra internazionale del Cinema libero di Porretta e dal settore Cinema e spettacolo Tv (già, non più «cinema» soltanto) della Biennale di Venezia, si è deciso di accettare questa neomasia. Ma la neonominalizzazione è appena cominciata, e bisognerà forse compilare già adesso videoGianni Toti zionari per l'artronica, la poetronica, la pittronica, la musicatronica, la scultronica, l'architettronica, la grafotronica, e per le videoteatrie, le videosculture, le video-cartoline-postali, i videostripteases, le videoscopie, le videopere e le videoperette, i videogliphi, i vidéo-abfmes (questo non lo traduciamo, e Io lasciamo come l'hanno codificato Miche( Jaffrennou e Patrick Bousquet, videoneologisti e autori dei Totologiques e de La vie des 6, L'avis des ho, Vide et haut, ecc., che stanno preparando al Beaubourg un «Electronique Vidéo Circus» che diventerà rapidamente «Circotronique», immagino, sfidando magari il numero gigante di 384 monitors che Nam June Paik ha disteso in un solo tappeto blubianco-rosso per la sua «video-installation» Trico/or Video); e noi aggiungiamo: videopoesia, videopoemetto, videopoema, videodanza o danzatronia, videoetecterrorizzandoci così. .. Il fatto è (è fatto, già) che le ultime figure della ultima rivoluzione industriale che riassumono tutte le precedenti figure delle precedenti (ir)rivoluzioni industriate sono già implicite nel disdiscorso mass-media-evale. Fuori dalle pagine, dalle cornici, dai frames, dagli schermi, dalla pellicola, dal nastro, e dentro le lastre numeriche che saranno «gli originali», ad infinitum et sine «aura», sostitutivi di qualsiasi prototipo, capaci di ogni ersatz, fino a sedici o diciassette milioni di colori (aggiungibili a ogni impasto di crominanze e luminanze), si fabbricano ultime nuove arti, o téchnai, per nuovi artisti, o technitai direttori e concertatori di orchestre di miscelatori di memorie di quadro, di carrellotticompressori squeezoommanti, appunto, all'infinito e oltre le unità minime delle composizioni immaginabili possibili, all'infinito: i polimonitors in abisso. B isognerà abit(u)arci, nella nuova foresta in cui la «colonna infinita» di Brancusi è stata già sostituita dalla piramide paikiana eretta all'ingresso d'!lla Galleria bolognese d'arte moderna, totem di video, video-totem, •del nostro tempo post-futur-tronico, come lo era già il tv-obelisco di Vostell, nel '78. Il Nu descendant l'escalier di Shigeko Kubota, anche se vuole essere un omaggio a Marce( Duchamp, è pur sempre l'elaborata immagine elettronica di una donna nuda che discende discontinua da un monitor all'altro incassato nei gradini di una rampa (almeno quattro), il corpo scorporato eppure reincorporato a ogni segmentato passo, nel nuovo spazio «videoscolpito». La Cti ( Casa telematica:ideale) del Ttm (Territorio televisivomondiale) sarà presto arredata da quadri-in-atto su cui si proietterà, «ad anello», cioè ininterrottamente, la stessa sequenza in cui si realizzerà Il sorriso delle autorità Giorgio S. Luso neri musicali», ma anchefra «lege- presidente, vanno coniati «tutti i nerazioni e i gruppi di popolazio- giovani che si riuniscono nei garane», le difficoltà particolarmente ges o nellesoffitte per suonare strugravi agli inizi della carriera, l'av- menti elettrici, imitando i loro idoli vento «di nuove tecnologie che della musica rock o pop». consentono la diffusione e la regi- Ricerca musicale, restauro degli straziane di spettacolimusicali sen- antichi strumenti ma soprattutto za garantireai loro autori un giusto promozione della didatticamusicacompenso finanziario». Le nuove le; assoluta tolleranza fra i vari gerisorse tecniche - cassette, trasmis- neri di musica e i loro appassionati, sioni dirette via satellite, televisione come «unicacondizione di una rotvia cavo - impongono il riesame tura con vecchie limitazioni», nondella normativa che disciplinasia il chépunto di partenza di una nuova diritto d'autore che quello degli società musicale; infine sviluppo esecutori. della musica in tutti i suoi aspetti Il giorno 24, alla chiusura dei la- appaiono al presidente Scheel lefivori, una commissione di musici- nalitàpiù importanti dell'anno musti, che non ha reso noti i nomi dei sica/e 1985. propri membri, ha ufficialmente Dopo il discorso d'indirizzo, i comunicato alla conferenza la pro- lavori della conferenza sono prosepria richiesta di essere riconvocata guiti sotto la direzione dello stesso per elaborare un documento-pro- Scheel, dei vicepresidenti del Coposta da sottoporre al Comitato milato europeo di organizzazione, Scheel. Con pochissime eccezioni, / i/ mitico Rolf Liebermann e Massii più noti musicisti europei seri non mo Bogianckino, che con fine hanno partecipato ai lavori della energia e appassionata cultura ha conferenza di Venezia; molto as- denudato il Re: i mezzi saranno senti gli italiani. scarsi, c'è più da servire che da serPer impedire che il rrwndo della virsi. La scarsità dei mezzi è stata produzione musicale sia «ridotto a mimata dalla delegazionegovernauno stretto campo lucrativo», tiva italiana: Maria Pia Fanfani Scheel ha affermato che «bisogna con elegantissima mantellina, un incoraggiare i pubblici poteri, a sottosegretario che ha dato filo da ogni livello, ad aumentare le sov- torcere ai traduttori simultanei, il venzioni a favore delle attivitàmu- ministro Signore/lo che la mattina sica/i al fine di migliorarne le con- del 24 ci ha portato il lietofine, una dizioni e di stimolarne lo svilùp- magnifica pioggia di miliardi per po», non solo nelle areemetropoli- gli Enti lirici italiani. tane. Deve manifestarsi l'attenzio- Gli interventisono stati distribuine fattiva «dei pubblici poteri an- ti in due tipi di contenitori: le relache a favore dei milioni di europei zioni e i laboratori d'idee. Numeche si dedicano all'attivitàmusicale rose le relazioni davvero eccellenti. per il proprio piacere personale». Ricorderò Frank Gotzen sulle conAnche fra questi, oso dire, pochi dizioni di vita e di lavoro del musigli italiani. Fra i dilettanti, nota il cista, Josef Frommelt sull'educazione musicale al giorno d'oggi, Dieter Schnebel sui giovani compositori e la circolazione delle loro opere in Europa, e infine JeanClaude Descaves, direttore del/' Istituto europeo delle Culture, su L'institution du public. Splendida nella sua toscana concretezza è apparsa la relazione di VinicioGai su conservazione, restauroe riuso degli strumenti musicali antichi. L'illustre organologo l'ha commentata con una serie di impietose diapositive proiettate grandissime: stralci della Gazzetta Ufficiale, uova, larve, ninfe ed escrementidi bestioline silofaghe, caverne e muffe terrificanti su antichi pregiati strumenti. Nei laboratori d'idee sono state comunicate proposte e promesse. CasaRicordi metteràgraziosamente a disposizione materialedi musicisti contemporanei. Radio e televisione europeefaranno molto di più del concerto di Capodanno. Monsignor Migliavacca - date a Cesare quel ch'è di Cesare - propone il biennio, 1985-1986, in modo da concelebrare 1ns1eme ai citati (Bach, Hiindel, Mimmo Scarlatti... ) il vero capostipite della musica europea, l'innologo Ambrogio da Milano. Il direttoredella Cape/- la Magna europaea ci ha informati su questa splendida istituzione: fino a 150giovani musicisti, vocalisti e strumentisti, disposti a muoversi per l'Europa contribuendo di tasca loro alle spese. Molte interessanti idee da un gruppo di etnomusicologi chefanno capo a Roberto Leydi. Gli aspetti organizzativi della conferenza eranoassicuratidal Comune di Venezia, dalla munifica Fondazione Giorgio Cini, dal TeaBibliotecag1nob1anco l'opera, spazio-temporalmente insieme godibile nella discontinua continuità di monitor in cui comincia e di monitor in cui continua, o finisce, una transizione. I mon(itor)umenti si alzano già nei Palais des beaux arts, e la loro mon(itor)umentalità non stupisce più nessuno. Marpiano già sulle strade le Mercedes con un monitors al posto del radiatore e altri monitors sulla capote. Wolf vo: steli, dopo le autor;nobili, ha fatto marciare anche i treni televisivi, e presto avremo anche noi al polso il televisorologio, quando finirà il privilegio dei tecnomilitari della Nasa: il telespettatore non avrà bisogno di sedersi davanti al monitor o al polimonitor, sarà diventato un terminale anche fuori dalla casa telematico-termina,e: è in arrivo, insomma, il pubblico totale, raggiungibile quandovunque, magari anche inutilmente fuggitivo. E inutilmente saturato di immagini e di suoni. Una ricerca sperimentale, promossa nel 1979 dal Servizio opinioni della Rai, e recentemente pubblicata in uno dei volumi della serie «Indagini non ripetitive», ha studiato i meccanismi di rimozione percettiva che precludono l'elaborazione dei messaggi con il distoglimento dell'attenzione e i comportamenti di evitamento degli stimoli, applicando elettrodi sulla fronte di pazienti soggetti, elettromiografi per misurare le variazioni di tono muscolare conseguenti agli stimoli presentro La Fenice. li sovrintendente l.Amberto Trezzini ha concluso i lavori con un sunto-manifesto pieno di opzioni. Italo Gomez, direttore artistico, ha assicurato la direzione scientifica e organizzativa della intera conferenza di lancio, oltre a qualche bel-concertoe a una serata di gala nel suo teatro (Elisir d'amore). E questo non è tutto. Molti contatti e scambi di idee sono stati favoriti dalla tre giorni veneziana, dal tempo mite, dai buffè di Rosa Salva, dalle violette che fiorivano .nell'isola già dei benedettini. Ma a conclusione della cronaca l'attento osservatore non è in grado di prevedere quel che sarà dell'anno europeo della musica 1985. Bisognerà vederese coloro che possono lo prenderanno sul serio; o finirà come con gli altri anni, quelli planetari (handicappato o donna che fosse il destinatario). Alcuni segni ci appaiono promettenti. Nelle conversazioni private un altissimo burocrate del ministero del Turismo e dello spettacolo ha rivelato idee chiare, propositi seri, informazione obiettiva. Il direttore artistico designato del Teatroalla Scala aveva sulle ginocchia, in un fascio di carte, un libriccino di Stefan George. La presidente degli Amici della Scala, membro del Comitato italiano per l'anno della musica su designazione di Spadolini, ha fatto notare di essere alla conferenza l'unica rappresentante del pubblico della musica. Le autorità le hanno sorriso a lungo.

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