Rabelais. Nelleparoiiie inprosa e in versi, il romanzo cavallerescosi rinnovava nella letteraturaalta, e vi introduceva una vena popolare. Si è prestata scarsa attenzione al fatto che don Chisciotte della . Mancia, comicamente vestitodi armi di un'altra epoca, vive e compie lesue imprese fra i lettori del romanzo cavalleresco.Essi eranoanche eroi e primi lettori dei romanzi picareschi. Il padrone dell'osteriadel terzo capitolo tracciain breve la propria autobiografia: abitante di quartieri suburbani, dove vivevano ladri e truffatori, aveva sedo/lo fanciulle, corrotto adolescenti. E ora viveva a spese deg/i altri nella locanda. Questo farbastro, esatto opposto del cavaliere, è però un fatiche. Quante intelligenze buttate in un cantuccio!» Come ogni eroe letterario, Don Chisciotte è contraddittorio: è cavaliere di un remoto ·villaggio, ma è anche scrittore di grande esperienze. Egli sconsiglia lo scrittoredal pubblicare la traduzione a sue spese. Lo stampatore avrebbe comunque pubblicato delle copie inpiù. La stampa non aveva risolto nulla. Gli umanisti non mettono ai torchi per la stampa gli aggressorifatti prigionieri, come avveniva nel romanzo di Rabelais. Del torchio si era impadronito un imprenditore. appassionato di romanzi cavallereschi.Ridendo di don Chisciotte,la SuUaripetizione. Su Sancio Panza, Aristofane, Gogol' e Faust, sul gente ride dei propri sogni. Per il locandiere è strano che il romanzo fatto che non esistono ripetizioni cavallerescopossa essere nocivo. «Io non so proprio com'è che ciò Il «povero villico» (cosi Cervantes presenta Sancio Panza) si sia possibile, perché in verità, per quanto ne capisco io, non c'è trasforma in Bachtin in una figura mitologica. «La linea principale migliore letturaal mondo; io ce n'ho qui due o tre, con altrifogli, che degli abbassamenti parodici in Cervantes ha un caratteredi avviciveramentemi hanno reso la vita,a me e amolti altri;perché quando è namento allaterra,di comunione con laforza produttrice e rigeneratempo di mietitura, si radunano qui neigiorni di festa molti mietitori, trice della terrae del corpo. È ilprolungamento della lineagrottesca. e ce n'è sempre qualcuno che sa leggere, che prende in mano uno di Ma, nello stesso tempo, il principio materiale e corporeo in Cervanquesti libri, e noi ci mettiamo tutti quanti a/torno, oltre trentaperso- tessi ègià unpo' impoverito ed è degenerato. Si trova in uno stato del ne, e stiamo a sentirlo con tanto piacere, che ci togliemolti anni dalle tutto particolare di 'crisi e sdoppiamento, le immagini della vita spalle; per conto mio, almeno, posso dire che quando sento raccon- materiale e corporea cominciano ad avere in lui una doppia vita. Il tare di quei terribili e faribondi colpi che appioppano i cavalieri,mi grosso ventre di Sancio ('Panza'), il suo appetito e la sua sete, sono prende la voglia di fare anch'io altrettanto, e vorrei stare a sentirli ancoraprofondamente carnevaleschi;il suo desiderio di a.bbondangiorno e notte». za e di pienezza non ha ancora un carattereegoista e personale; è il Anche altri eroi ed eroine del romanzo difendono i romanzi desiderio di abbondanza generale. Sancio è il discendente diretto Villon, di fra'Giovanni, del Ginnasta e di Panurge sopra la vecchia Franciacon la sua università, col tribunale e con la Chiesa. Panurge è un dotto: parla tutte le lingue, anche il basco. Ma cosi scherzavano nel teatro ateniese, di origine popolare, mescolando Id lingua «scita», quella «persiana», e anche quella degli uccelli. Cosi Molière mescolava i dialetti nelle sue commedie. I romanzi di Rabelais e di Cervantes sono separati da mezzo secolo; dal loro esempio si può imparare come non sia solo la disputa fra «alto» e «basso» ad assorbire l'attenzione dell'uomo. Ricorderò ancora una disputa: il giovane cavaliereFranz vienemesso inprigione perché haprovocato un'insurrezione contadina. Il periodo di detenzione è fissato cosi: «Finoa che lemura del mio castellonon salteranno in aria...>.Franz era amico di un alchimista. In prigione questi inventa lapolvere da sparo, fa saltare il castello, crea un'arma nuova, e il cavaliere Rothenfeld, «personificazione dellamediocrità>,muore di una pallottola. Più avanti Pi.Jkin scriveva nel progetto: «Il dramma si conclude con le riflessioni e con la comparsa di Faust sulla coda del diavolo (l'invenzione della stampa è come quella dell'artiglieria)». Ricordiamo che Gargantua aveva scritto una letteraa Pantagruele: « Ed è praticatacon tanta eleganza e correzione quell'artedellastampa, che era stata inventata al tempo mio per·ispirazione divina, cosi come, per contrappeso, l'artiglieriaper suggestione diabolica». Molti consideravano Faust l'inventore della stampa. Pi.Jkin era un attento lettore di Rabelais. cavallereschi;fra di essi, la figlia e la moglie stessadel locandiere. Il degli antichi demoni panciuti della fecondità, che troviamo raffigu- La teoria del grottesco nel libro di M. Bacbtin locandiere cita a memoria i romanzi cavallereschi;egli racconta del rati,per esempio, in alcunicelebri vasi corinzi. Perciònelle immagini I libri di Rabelais sono storici; sono stati creati da una grande celebre Cirongiliodi Tracia, che, avendo visto nell'acqua un serpen- del mangiare e del bere è ancora vivo, in questo caso, l'elemento del epocadi grandi speranze che non si realizzarono. Anche Cervantesè te di faoco, «... messosi a cavalcioni del suo dorso squamoso, con banchetto popolare e della festa. Il materialismo di Sancio - la sua storico. Mostrare Rabelais e Cervantesfuori dell'umanesimo, fuori tutt'e due lemani gli strinse lago/a...». Queste imprese, simili a quelle pancia, il suo appetito, i suoi abbondanti escrementi -sono il 'basso' dellareazione, faori di tutto il dramma dellastoriaumana mi sembra di Fantomas, ai film fantastici sui gangster e i superdetective, veniva- assoluto del realismogrottesco: è lagioiosa tomba corporea (pancia, scorretto. L'opera d'arte contiene sempre un elemento di contraddino letteallora da tutti; si può dire che fossero più nobili, più umane, ventre, terra)scavataper l'idealismo di Don Chisciotte,un idealismo zione; lo sviluppo e la contraddizione non si possono considerare più piene della ~cienzadel tempo, che non Fantomas. L'impero dei isolato, astratto e necrotizzato». In questa tomba il «cavalieredalla solo puramente interni. Il modello dell'uomo, quel modello che è libri cavallereschidurò secoli. La letteraturapopolare russacustodi- tristefigura» sembra dover morire per rinascerenuovo, migliorare e dato a Rabelais, quello che scopri Victor Hugo e che sviluppò va in sé non solo le fiabe russe, non solo i racconti delle byline su /l'ja più grande. Bachtin, esiste in una forma che si modifica. Le peregrinazioni di di Murom, ma anche le rielaborazioni dei romanzi cavallereschi Ho deciso di interrompere la citazione a un punto e virgola: già Don Chisciotte, le guerre e i viaggi di Pantagruele, Gulliver, la Vita bizantini, e tramite questa letteraturail Buovo d'Antona divenne un cosi è lunga. A pagina 477 del.saggio, l'immagine di Sancio Panza del protopop Avvakum, i dolori degli eroi e degli autori; le galere personaggio ben noto in tutta "la Russia. assume a volteforme ben definite e troppo semplici. Bachtin dice che degli eroi di Fielding e Dickens, i lavori fonati di Dostoevskij Nel racconto Tre, pubblicato nel 1900-1901, Gor'kij descrive il dialogo di Sancio Panza con Don Chisciotte «è in sostanza un devonoesserepresiinconsiderazionequandosistudia/'operalettecome dei ragazzi in un'osteria con una strana gioia che riscalda il dialogo del volto con il deretano, dell'alto con il basso, della nascita raria. Non vive solo l'uomo -vive anche l'umanità. L'insufficienza cuore entrino in un nuovo mondo fatato, dove enormi mostri malva- con la morte». Qui non c'è intenzionale avvilimento - «deretano» e del modello di uomo proposto da Bachtin nellasua opera si manifegi muoiono sotto i forti colpi di coraggiosi cavalieri. Tutto questo «morte». Vita e morte nella visione di Bachtin hanno un'esistenza sta nel fatto che la storia millenariadell'arte non è mostrata. Bachtin viene letto in un bugigattolo separato dall'osteria solamente da un «semiseparata».È una contesa degli opposti, che esistono sempre in scrive: «Il valore illuminante di Rabelais è enorme; il suo romanzo tramezzo: si sente l'armonica, si sente una canzone. Un bambino conflitto. Ma in arte il generale esiste in forma concreta, nuova, deve diventare la chiaveper esploraregli splendidi santuari dell'arte sussurra sopra il libro, mentre gli altri due gli hanno avvicinato la differente. Nella teoriastiamo ora attraversando una fase in cui si ha popolare del riso che è stata così poco studiata e che è rimasta quasi testa per sentire la favola, piena del rumore de/l'osteria. «Allora il la mania di trovare le somiglianze. Avremo ancora modo di parlare del tutto incompresa». cavaliere strinse il mostro nel suo abbraccio di ferro, ed esso ululò delle ripetizioni di Thomas Mann. Si ripetono gli dei di epoche e Il termine «del riso» è nuovo. Ma qual è il materiale che poi come il tuono per il dolore e la paura...». nazionalità diverse: si ripetono e non si differenziano fra le nuove diventa ridicolo, quale conjlilto o conflitti suscitano il riso? Quali Fino al 1917 continuò a pubblicarsi e a copiarsi uno degli ultimi generazioni gli schiavi saggi e i patriarchi. Il pozzo presso la casadi sono le modificazioni temporali di questa tradizione? Che cosa si discendenti dei romanzi cavallereschi, la Storia di George, milord Giacobbe appare una premonizione della cisternain cui saràgettato ripetea ogni nuova nascita?Qualeforesta di Birnam, chehaspaveninglese. Il romanzo di Cervantes raffigura un cavaliere, un asceta, Giuseppe dai suoi fratelli. Questa cisterna asciutta è descrittacome tato Macbeth, avanza contro .la vecchia stregoneria? L'epoca di povero, che cercadi mantenere il decoro esterioree di non rammen- una tomba. La tomba si ripete come prigione in Egitto. Gli specchi si Rabelais è il tempo in cui l'arte veniva rifondata. dare le calze colorate con filo nero. Ma la differenza di comporta- ripetono a vicenda. C'è l'angolo di incidenza, uguale a quello di Nel suo libro Psicologia dell'arte, L. S. Vygotskij, dopo avere mento fra don Chisciottee Sancio Panza è sociale. Sancio Panzaè un riflessione. Non c'è angolo di rifrazione. esposto le idee di Freud,polemizza con esse: «La produzione artisticontadino. La differenza fra il comportamento di Don Chisciottee le Non e'è il movimento della storia, dato che manca anche la ca e la creazionepoetica sono dedotte, totalmente e senza residui, dai imprese dei giganti di Rabelais consiste nel fatto che è cambiata la concretezza dell'autonegazione delle generazioni. Rabelais è contro più antichi istinti rimasti immutabili attraverso tutto l'arco della prospettiva storica. Lo scrittore inventa cose diverseperché ha visto laguerra;essaimpedisce di lavorare,suscitapovertà. PerGargantua civiltà,e l'azione dell'arte vienerecisamente limitataa/l'angustasfera cose diverse e il faturo per lui è cupo. Thélème, costruito con i soldi dei mecenati, è l'inizio dell'età dell'o- dellacoscienza individuale. Non occorre dire che questo è instridenDon Chisciotte è poeta, buon critico, conoscitore della storia ro. PerDon Chisciotte,vissutopiù di mezzo secolo dopo, la corte del te contrasto con tutti i più semplici dati della effettiva posizione spagnola; si viene a trovare, come abbiamo già detto, fra gente che duca è il luogo in cui ridono di lui, in cui Sancio Panza vienelavato in dell'arte e dellasua realefanzione. Basteràaccennareche i problemi conosce lastruttura e i luoghi comuni dei romanzi cavallereschi.Egli cucina con la risciacquatura. Lo scrittore capisce che la corte del stessi della repressione - che cosa propriamente si reprima, come è «intrepido», come diceva di lui Sancio Panza. Può decidere di duca per Don Chisciotte-umanista -è una prigione. E anche il suo venga represso - sono ogni volta condizionati da quell'ambiente battersi con i leoni. È un utopista, e la sua utopia ritorna in Dostoev- eroe, uscito dal castello dice le grandi parole: « Libertà, Sancio sociale, in cui accade di vivere sia al poeta sia al lettore. E perciò, se skij, nelle minute di Delitto e castigo. Don Chisciotteè un utopista; Panza!» L'età dell'oro è al/espalle. Bisogna vivere ladura, lunga età all'artesi guarda dal punto di vista dellapsicanalisi, diventa assoluseguendo il mito dell'età dell'oro, che, prima de~'età dell'argentoe di del ferro. Sancio Panza vive dell'oggi. Per Sancio l'età de~'oro è la tamente incomprensibile il suo sviluppo storico, il mutare delle sue quella del ferro, fa l'età dell'uguaglianza e della libertà, seguendo sazietà dallafame. L'appetito di Sancio è l'appetito dell'uomo sem- fanzioni sociali, giacché essa avrebbe avuto sempre e di continuo, Ovidio che mise in versi il sogno dell'età dell'oro, Don Chisciotte, plice. Ercole - l'eroe della plebe -era un mangione. Sancio Panza daisuoi inizi fino ai nostrigiorni, l'unica mansione di esprimere ipiù presa una manciata di ghiande, parla del tempo in cui «lagiustiziase non è un pagliaccio, o perlomeno non è un personaggio da circo. antichi e conservatori degl'istinti. Se in qualche cosa l'arte si distinne stava nei propri limiti, senza che cercassero di sconfinare in essi, Egli è «villico fin dalla nascita» (parte prima). È un uomo forte, gue dal sogno e dalla nevrosi, è anzitutto nel fatto che i suoi sono per turbarlae offenderla, favori e interessi,che tantoora lapregiudi- intelligente, ingenuo e che ha molto visto. Il duca non capisceperché prodotti sociali, a differenza delle visioni oniriche e dei sintomi cano, la turbano e la perseguitano. La legge dell'arbitrarietànon si l'astuto Sancio Panza prenda le botte insieme con Don Chisciotte, morbosi: e questo è un punto che anche Rank constata con esattezza. eraancora insediatanel cervello del giudice, perché non vi eraa quei ma Sancio risponde con commovente semplicità che lui e Don Ma eglisi dimostra poi del tutto impotente a trarre da questo dato di tempi che cosa e chi giudicare». Chisciotte sono dello stesso paese, e Don Chisciotte dice di Stincio fatto quali si vogliano conclusioni, e ad apprezzarne pienamente il /\{ellaseconda parte del romanzo, il cavaliere Don Chisciotte è «che dubita di tutto e crede a tutto». valore, dimostrandochecosa,propriamente, renda l'arte socia/men- .., continuamente vittima di mistificazioni. La gente ride di lui, perché Sancio Panza è il mugnaio che è più intelligente dell'abate, il te preziosa, e in che modo - attraverso questa preziosa qualità ; conosce il primo volume. Don Chisciotte viaggia ora celebre, ma vasaioche è più intelligentedei bojari di Ivan il Terribile:Semiletka, dell'arte -la socialità acquisti il predominio sul nostro inconscio». ·s, umiliato. La gente ricorda i suoi insuccessi, ma non conosce la sua che risponde alla domanda che il padre non è in grado di risolvere; Nell'arte l'inconscio diventa conscio. A volte esso passa per lo èi. saggezza. Casualmente il cavalier.e.si trova in una tipografia; la Tom Quentydi Mark Twain, che è più intelligente del consiglio stadiodelgrottesco.Jlgrottescocelavainsélarivolta. Uno dei primi "' ~ • stampa dei libri eragià divenuta cosa consueta. Il primo volume del reale; Giovanna, la Pulzella d'Orléans, che sa usare l'artiglieria teorici del grottesco, Victor Hugo, creava romanzi grotteschi, fra i :::: Don Chisciotte aveva già avuto diverse edizioni, e un pirata lettera- (Anatole France, Mark Twain). quali Notre Dame de Paris. Ecco come uno dei più grandi geni ~ rio ne avevapubblicato il seguito. Don Chisciottedeve oradifendere Sancio è avido, ma via via che si sviluppa il romanzo, secondo le dell'umanità interpretò questo romanzo. Nel numero di settembre 2, anche Cervantes. Ilibrisi eranomoltiplicati, ma lafede di Gargantua parole di Don Chisciotte, egli diventa «sempre più saggio e meno I 862 della rivista Vremja, Dostoevskij pubblicò una prefazione a -.!i! e Pantagrueleche i libri avrebbero vinto i cannoni non si era rivelata stupido». Don Chisciotteraccontaalloscudiero, inviandolo nell'iso- Notre Dame de Paris di V. Hugo. Dostoevskij riteneva che nel .s giusta. Cervantessi era imbattuto nei cannoni come soldato in terrae la Barattaria, come deve essere un vero governatore; Sancio, com- romanzo fosse contenuta la formula di tutta l'arte del XIX secolo: } in mare durante un abbordaggio. La stampa di libri era divenuta un presa la responsabilità del governante, è pronto a rinunciare alla « ... lasua formula è la rivolta dell'uomo soccombente, ingiustamente 01 mestiere. È vero che Don Chisciottesembra capirnepoco; come a un carica di governatore. Sancio non è un corrotto ed è un giudice oppresso dal peso delle circostanze, dallastagnazione dei secoli e dei ~ selvaggio,gli mostrano la cassettadei caratteriper comporre. Egli si saggio. Verso la fine del romanzo, Don Chisciottesembra assumere pregiudizi sociali. Questa ideaè lagiustificazione degli umiliati e dei : rallegra del fatto che i buoni libri vengano tradotti in spagnolo, e alcune caratteristichedi Sancio, e Sancio di Don Chisciotte.1/ carne- paria della società, da tutti respinti». li! addirittura rivede rapidamente una traduzione, ma sa che « .... (il vale di Rabelais non è un mistero e neppure l'allegro spettacolo di Dostoevskj ritiene che nell'arte non bisogni cercareallegorie, ma " ,-l,..m..,.o_n...,do-)_è_s_e.,.m_;p_r:_e_o_s_ti_le_a_p;..r ..e.~m~ia-re...,l,..e fi o_r_ile_in_t_el_li_g_en_z_e_e_l_e_lo_d_e_v_o_li_._u_n_a_fi_es_ta_p_op_ol_a_re_._E_g_l_i v i_s co rg_e_u_n ..p.. e g_n_o_d_e ll_a_v_it_to_n_·a d_,_· Fi_r: a n_ço_u · _ ,,_·ass_um _ e._«·_M_a_o_c:_h_i_n_on_v_ern_4_in_m_e_11_te_c:_h_e_Q_1U _ · o d_o_perw _ n_ific:_lu_· . { b1bl-otecaginoo1anco
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