·-,...:' riarmo, ai 600 miliardi. All"Onu si calcola che entro il 2000 supereremo (se non interviene qualcosa a bloccare la spirale) i mille miliardi all"anno. E tu11avia - amme11iamolo - non sono queste le ragioni immediate che hanno percosso la nostra coscienza. Ci eravamo quasi assuefalli all'idea che quella enorme potenza distruttiva e i successivi accumuli e perfezionamenti appartenessero quasi ad un altro mondo. rimosso, distante: quello degli equilibri del terrore, dei calcoli sofisticati degli stati maggiori. Sapevamo tutti che c'era in moto una paurosa macchina cli distruzione, le cui ramificazioni giungevano a toccare la nostra stessa vita quotidiana ma per alcuni anni abbiamo lasciato a pochi «scalmanati visionari» il compito di ricordarci dove stavamo andando. Adesso il bestione si è svegliato, il rischio che un incidente, una guerra «locale» (magari nel golfo della Sirte. sull'uscio cli casa) possa mettere in moto una serie non controllabile di reazioni a catena si è fallo evident~: parallelamente è venuta crescendo I.i reazione pacifista. L'estate '81 è stata in occidente la stagione delle marce. Ma qual è l'effettiva bilancia del potere militare nel mondo? Sugli effettivi rapporti di forza tra Usa e Urss ,i stampano ogni anno molte dozzine di libri. Da Stoccolma (SIPRI) e da Londra (1IS) vengono i dati più ricchi ~ interessanti. Pure è difficile ricavarne una convinzione precisa. Gli ultimi rapporti tendono ad assegnare una leggera superiorità all'Urss, (dovuta soprattutto alla istallazione degli SS. 20.) certo molto inferiore a quella di cui parlano gli americani. Ciò è anche in contraddizione con precedenti affermazioni degli stessi istituti di ricerca. C'è anche chi fondandosi su affermazioni falle da esponenti politici e militari americani arriva alla conclusione che gli arsenali Usa sono decisamente superiori a quelli sovietici ma anche qui l'argomentazione costruita sulla unilateralità delle fonti (che pure apparentemente dovrebbe ritenersi al , ...... , .. di sopra Ui ogni ~o:,pc:tto)non è convincente. Personalmente sono dell'avviso che pochi conoscano (attraverso i dati segreti forniti dai satelliti spia e dai servizi di sicurezza) come stanno effe11ivamente le cose. Quei pochi non vanno certamente a raccontare in giro i dati clicui sono in possesso e le convinzioni che ne hanno ricavato. La materia è del resto così complessa (numero dei sistemi d'arma. loro qualità e precisione. loro dislocazione e invulnerabilità. densità delle popolazioni. dislocazione degli impianti produ11ivi. centri metropolitani. sistemi di intcrcc11azione. di avvistamento e di comunicazione) che farne un bilancio appare, anche per chi conosca tulli i dati, molto arduo. Mi fermerò pertanto a due considerazioni: I) quando siamo capaci di distruggere circa dieci volte l'avversario, importa relativamente poco che ravversa rio sia in grado di distruggerci 9 o 11 volte. 2) Due anni fa Usa e Urss firmarono il SAL T Il: un trallato cioè che fissava un tello ai rispe11iviarmamenti strategici. Difficilmente Carter e Breznev avrebbero firmato un documento di quella portata. negoziato per anni. se non fossero stati convinti che c·era una sostanziale parità generale tra est ed ovest. Ambedue hanno confermato questa loro convinzione: Breznev direllamente all'ultimo congresso del Pcus, Carter indire11amente tramite uno dei suoi più noti consiglieri militari (Ruina) nel recente convegno di Erice. DallaroccadiAssisi S 0110passa1i vem'a1111dialla Marcia della Pace ideata e promossa da Aldo Capiri11i. Molti di 11oisi so110 trovati oggi come allora co11lo stesso a11i1110,co11vù11i come siamo che la srragra11de 111aggiora11zadegli uo111i11i vL10/ela pau, e c!,e coloro che da qualsiasi parre del 111011dporepara110 srr11111e11d1ii guerra, di u11aguerra sempre pilÌ micidiale, percl,è rire11go110cl,e i co11fli//i fra gli 110111i11/i01/ posso110 essere risolti se 11011co11 la viole11za, solra11ro q11a11doc'è 1111vi11cirore e u11 vinto, s0110 i 11en1icidel genere w1u1110. Sia be11chiaro: «da qualsiasi parre del 111011do».Di froll/e allo srer111i11io atomico, a cui le grandi potenze stanno avvia11do i11eluuabi/111eme l'uma11irà, dico «i11elwrabi/111eme» 11011osra11re i discorsi di coloro che fa11110di tu/lo per farci stare calmi, e ci dicono og11igior110cl,e la salvezza sta 1101111deilstruggere le armi ma 11elprod11me sempre di più disrrwrive i11modo da accrescere la pa11ra reciproca 11el/'11sarle, 11011vi so11011égi11sri 11éi11gi11sri1, 1éprobi 11é reprobi, 11éù111oce111i1écolpevoli. Ci s0110 solta1110 110111ini, 1111a sparuta 111i11or<111dzi aL10111i1p1oissedwi e accecati dal de111011deel parere (e della ricchezza percl,è 11011dobbiamo dime111icare la parre di primo pia110che l,a,1110 nella corsa agli amw111e11ri ifabbricami di armi) cl,e 11011si re11do110coma, o 11011voglio110 rendersi co1110,delle rre111e11dceo11segue11zdeelle loro azio11i, e quù,di souo degli irrespo11sabili, oppure se 11ere11do110co1110ma so110i11doui dai loro interessi a provocare un'azione di ri111ozio11ecolleuiva, e q11i11diso110 dei 111e11tilori. Noi siamo coloro che vedo110,coloro che l,a11110capito dove andrà a fi11ire questa storia se la corsa agli armamenti sempre pilÌ perfezio11a1i (e rispe//o agli arma111e11rila perfezio11e si misura a 1/1111/erdoi IIIOrti) COll/il/Llerà COI/ questo ritmo fre11erico che fa pe11sarea 1111a gara di robot (di esseri 1101111111a11i) sfuggiti al co11rrollo di quegli esseri ra- ~io,wli, o cl,e dobbiamo presumere razio11a/i, cl,e li lw11110costruiti. So11011oriziealla portata di rwri, 11011 so110segreti di staio. C/riL111qL1l e p11ò leggere 11el rapporto di tredici esperti i11remazio11a/i 110111f11adrai l segretario generale dell'ONU, i111i10/aro Le conseguenze economiche e sociali della corsa agli armamenti, e/re peraltro è fermo ad alcL111ia1111ior so110. Ma qua11do ci si vie11ea dire cl,e il 1111111ero delle ogive trasportabili media11remissili 11egli arse11ali delle dL1egra11di potenze è passato i11 soli qL1a//ro a1111dial 1972 al 1976, da 3600a quasi 12.000, cioè è più che rriplica10, e u,ii ogive avrebbero co111plessiva111e111re11,apore11zaesplosiva pari a u11111ilio11errecell/o mila bombe del tipo di quella la11ciarasu Hiroshima, e pari a tre ro1111ellme di rrirolo per og11i uomo sulla terra, (qL1a11dosi legge e/re la spesamilitare 11el111011dol,a spesa 11011per costruire ma per distruggere, 1101p1er aiutare a vivere meglio ma per uccidere, per uccidersi sempre di più, sempre più rapida111e11re,sempre più 10taliraria111e11creorre al ritmo di u11111ilio11edi dollari al 111ù1111q01)1esromi pare il dato più sco11volgenre. Le somme 11ecessarie a dare al 111011dopa11ee case è di 17 miliardi di dollari a//'a11110,ed è la somma c/!!:._il 111011dospe11dei11armi og11iquù1dic1gi0r.J.J.j,o_ppure che il giro di affari di armi (aJfare-/.ucrosissi1110 perclrè sembra che i 1111ovsitari tÌbbia110_ più bisog110 di armi che di gra110, e i gra11di produuori l,t111110ili/eresse a sbaraz~arsi delle armi desri11area 1111a rapida obsolesce11za) è ora di 13 miliardi di dollari (11e//975), ed è i11co11ri11L10aumemo opp11re che i11 questo universo fi11iro i11cui siamo desri11aria vivere, i11 cui le materie prime e le fomi di e11ergiaso110limitare, gra11parre della risorse sono co11S11mtupeer prodL1rre arman1e11ti cioè strw11e11tiche o non ve11go11a0doperar i o ve11go11a0doperar i per distruggere uomini e cose, qL1a11do sappiamo rwro questo, abbia1110il sacrosa1110diri//o di dire che siamo 11oi, coloro che dico110 110,dalla parre della ragio11e e della verità, 11011loro. Dalla parre della ragione e della verità. L '1111icoargo111e111e0/re loro add11co110 i11 favore della loro politica di -.J o,an Norberto Bobbio marre 1111iversaleè l'equilibrio del terrore. Ma questo argo111e11roè me11wg11ero, almeno per rre morivi: I) L'obieuivo cui re11do110di fauo (e 11011a parole) le gra11di pore11:e11011è l'eq11ilibrio nw la propria superiorità. Le diclriarazio11i diplomariclre vai1110 sempre i111erprerare1101p1er quello che dico110 ma per q11ello cl,e voglio110 far credere dicendo cene cose e sape11doi11 a11ricipo cl,e 1101s1ara11110cred111e che si crederà il co11rrario. La diplomazia, si sa, è /'arre della dissim11/azio11e; 2) Da q11estare11de11zalla rnperiorirà e q11i11dai l soverclriamellfo de/l'avversario (perché solo la superiorità dà sicurezza, e lo scopo 11/1imodella po/irica di pore11za, cl,e è la po/irica dei grandi swri, è la viuoria) disce11decl,e l'eq11ilibrio della terra è liii eq11ilibrio instabile, cioè 111e1quilibrio che re11decomùuw111ell/e a trasformarsi i11 squilibrio, come la molriplicazio11e delle rrarrnrive, o per meglio dire dei remar ivi di rraumive, ;,, questi mmi, sta a dùnostrare: se l'equilibrio fosse stabile 1101c1i sarebbe bisog110 di ri1111ovare coll/i1111a111ell/e 11ego~iari. Basti ricordare che 11el I 968 fu fir11wroil rrauaro per la 1101p1roliferazio11edelle armi nucleari e c!,e da allora la proliferazio11e 1101s1olo 1101s1i èarresrarn ma è rapidamente a11111emaraL. e 1ìDss-ib.ilj__pore11zneucleari degli a1111i oua11ra so,ìo c,rca u!,a dozzina. Nel 1972 f11firmato il Negoziato sulla li111itazio11e delle armi srra1egiclre fra Stari Uniti e U11io11esovietica (il Salr /), rni doveue seguire 111s1eco11do11ego:ia10, il cosiddeuo Salr //, firmato a Vie1111fara Carrer e Brez11ev 11el I 979, perclrè il primo era rimasto leuera morra e questo secondo è pilÌ mono del primo: 3) Q11esroeq11ilibrio cl,e trapassa coll/i1111a111e11re i 1squilibrio è sraro si11ora riequilibraro sempre a 1111livello più alto, 11011verso la dimi1111zio111e11a verso l'aumellfo del pore11ziale bellico di e11rra111bgili avversari. Del resto la logica stessadella gara di pore11zae/re Ira per fi11ela viuoria spiega be11issimo questa co11ri1111raincorsa verso l'alro: per vi11cerebisogna avere 1111'armadi offesa SLlperiore a quella dell'avversario, il possesso di questa nuova anno induce l'avversario a inveli/are 11111a111ovarma di difesa e/re la renda i11offe11siva;di qua la necessità di trovare 1111'armadi offesa a livello più alto. (Ai missili si risponde con gli a11ri111issili;agli amimissili co11missili più perfeui, in 1111caarena se11~afine.) PL1òcoll/i1111arequesto processo a/- /'i11fi11iro?No11 vi so110che q11,•.,1edue possibili alrema1ive: o /'i11ve11zio11dee/- /'ar111aassoluta, ovvero dell'arma dorata di q11esredue carauerisriche, di essere 01111idisrr11ggeme i11sieme i11disrrwribile, i11altre parole di avere la massima capacità di v11/11erareresrn11doi11v11/11erabile; opp11re la fi11e di q11esrnpace precaria fo11dma s11LIII equilibrio esse11zia/me/I/e precario. L'wnanità è giunta a una situazio11eli111ire,oltre la quale c'è so/ramo la carasirofe. Noi siamo coloro cui q11es1averità appare di 1111'evide11~asso/li/a e per q11esro1101c1i sw11clreremo di ripe1erla. E se ci so110degli i11differe11rie dei rasseg11mi,abbiamo il dovere di parlare a11chea loro 110111eg:l'i11differe111isperiamo di sc11orerli, i rasseg11aridi co11vi11cerli. Soprauwro dobbia1110 reagire giomo per giomo co/1/ro coloro cl,e p11r esse11do.:011villfi come noi della ill/ollerabili1à della siwa~io11e cerca110 di prese/I/aria i11111odo111e11c0masrrofico per ragio11i di parre (so110 i cosidde//i mi11imiz:,,rori). Se q11alc1111c0i ve11issea dire, come disse 1111co11sigliere di 1111preside/I/e a111erica110,e/re lii/a guerra 1111c/eare 1101s1arebbe la fi11edel 111011dpoerclrè si porrebbe ridurre la perdita di 11omi11ai l I 0% della popola~io11e mo11diale, abbiamo il dovere di rispo11dere che rrecemo milio11i di morti 1101s1o110la fi11e del 111011dmoa so110111p1rezzo che 11ess111110111d0i ragio11eè disposto a pagare per il rrio11fo di q11es1ao quella ba11diera. Si110a q11a11do ci sara11110coloro che dicono «11011 è niente», dovre1110 rispo11dere cl,e per 11oi invece è /11110. Ed è 11111p0erchè 1101p1ossiamo vivere se11zadare 111s1e11soalla s1oria dell'Llo1110e 1101s1arem1110più i11grado di dare S ulla questione delle responsabilità per lo scatenarsi della nuova corsa agli armamenti il discorso si fa esplicitamente poi irico-propagandistico. Le accuse roventi che corrono tra est e ovest sono note. Chi nella spirale del riarmo considera se stesso a uno o a molti gradini di distanza rispetto all'avversario ne trae il dirino a riguardare le posizioni che ritiene di aver perduto e dichiara di poter iniziare la tra nativa solo quando le posizioni di uguaglianza siano ristabilite. «Da posizioni di forza•: è la frase ricorrente. È la logica che innesca la spirale del riarmo forsennato. Non ho tempo nè autorità per ricostruire l'andamento della bilancia del potere militare dall'8 agosto 1954 ad oggi. Ne varrebbe la pena: ampi squarci di questa vicenda sono stati del resto affrontati da storici seri dell'una e dell'altra sponda. Qui sono costretto ad affidarmi al senso comune più diffuso (quello che ciascuno si porta dentro) della storia degli ultimi decenni. La bomba di Hiroshima non solo pose fine al secondo conflitto mondiale ma inaugurò anche una stagione di nella superiorità militare americana. Venne l'epoca in cui i «partigiani della pace• e le loro marce correvano parallelamente alla politica estera sovietica. La sinistra europea, in un mondo raggelato nella morsa della guerra fredda, reagì producendo il massimo sforzo contro l'imperialismo americano. «Avçvamo allora• - per dirla con una espressione di Antonio Porta su Astrolabio-« un sicuro punto di riferimento nella politica estera sovietica•. Vinta la ba11aglia contro la guerra fredda (siamo all'inizio degli anni '60) arriva il bip-bip del primo satellite sovietico a dare il segno che ad est non LIIIsenso alla s1oria dell'uomo se dovessimo convincerci che la porem;a ha ragione e la ragione è imporeme. Oltre agli i11differe111i,ai rasseg11a1i, ai mi11imiu.a1ori, ci sono anche coloro che 11011possono parlare. Noi dobbiamo essere cosciemi del privilegio di vivere i11un paese libero, e q11i11dipiù gra11deèla 11os1rarespo11sabilirà perché dobbiamo parlare 1101s1olo a 11omedi quelli che 1101s1a1111e01101v1oglio110ma a11chedi coloro che forse sa11110c,er1ame111evoglio110, 111aso110 cos1reui a racere. A co/1/i faui abbiamo la cenez::.a di parlare a nome di milio11i e milioni di L1omi11i.Ed è questo che ci dà forl.Q. Abbiamo la ceneua di rappresemare l'aspira~io11e più profo11da del/'11ma11irà più dei poremi di questa 1erra. Ed é ciò che ci ha raccolti a11cora 1111vao/1a sulla rocca d'Assisi per far semire la 11osrravoce. Come diceva Capiri11i,sesi vuol 1rasformare il mondo, (e la fine dell'e1à delle guerre sarà la più gra11de rrasformazio11e e/re abbia mai av1110la storia 11111a11a1)1, 011bisog11a isolarsi, 11011bisogna restar soli, ma bisogna cercare i11sra11cabilme111geli altri per creare co11gli altri sempre 11uo1•imodi di co111t111icazio11dei, co111rollo, d'i11terve11ro. Bisogna opporre al me1odo della viole11:a che ha i11sa11g11i11mil omondo, il metodo della 11011viole11::.a, «perché esso, come diceva Aldo, 11011bagna le strade e le case di sangue, ma 1111isce gruppi e mol1i111di11idi perso11e 11elle loro auese ri1111ovarrici. Diceva a11che; q11es10è il varco a1111a/eàella storia. Non ci 11asco11diamoche il varco è dif ficile, sara11110riuscili a vincere le difficoltà solo coloro che si sara11110co11vi111i e/re la strada è liii{/ sola, ed è la s1rada che co11d11ceal s11peramell/o dei blocchi comrapposri, al rifiwo della po/irica di po1e11za,alla esre11sio11ea,l disarmo, alla pace 11011fo11dara sul/' equilibrio del /errore ma sull'equilibrio nella dis1rib11~io11deei be11idi q11esraterra, 11011 s11/lapaura dei più forti ma SL1tlagiustizia per i più deboli.
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