Alfabeta - anno III - n. 30 - novembre 1981

con la grande S, dei personaggi, dei rapporti sociali, del/'ambie11te, dello speuarore... N11/la,11111e/asiste. Epp11re passa per 1111favola. Per 1111paarabola. E 1111 film, q11a11doè wia parabola, allora sia1110salvi' Soprattutto per la borghesia romana. E sopra11u110 quando è sulla Germania! Q11estitedeschi, che siano dell'alta borghesia o della piccola, pili sono visti in maniera inesistente o cretina in 111f1ilm, pili par-. /ano come dei cretini, perché al livello del parlato è terrifica/I/e, piu il cretinismo sembra basso, meglio è. Perché noi italiani 1101s1iamo così. Mi dispiace che Fassbinder dia spazio a q11elrazzismo della borghesia romana. D. Come lavorate? Come sono divisi i compiti, i ruoli del regista? J-M.S.: Litighiamo spesso, violentemente. Arriviamo a LIII equilibrio tra noi, 111anon è 111auina riconciliazione. D. Come vi siete incontrati? D.H.: Ci siamo conosciuti in un liceo a Parigi. lo preparavo 1111sac110/acinematografica, volevo fare dei documentari. Quando Jean-Marie mi ha parlato del s110progeuo su Bach, ero 1110/10interessata. Era nel mese di novembre del /954, q11a11doscoppiò la rivol11zionealgerina. Abbiamo lavorato insieme da q11elmomento. Il film s11 Bach doveva essere il nostro primo film, in vece poi, per ragioni economiclre, è diventato il terzo. D. Ma come avete diviso i vostri ruoli? Io vedo Danièle come Anna Magdalena Bach. Lei guida e commenta il film, a partire di un diario inventato. Aggiunge a Bach ciò che gli mancava. Però rimane come una mano invisibile, nonostante che il film senza quella voce e senza quel commento non potrebbe esistere. J-M.S.: Anna Magdalena Bach di s11apenna ha lasciato solta11101111daedica in 1111baibbia per /'11ltimo figlio che lasciava la casa d11ea1111pirima della morte di Bach, e delle partit11redi Bach ricopiate, si riconosce la s11ascrit111rad;i s11amente Iralasciato due lettere, d11eanni dopo la morte di Bach, però non sono di s11apenna, di suo p11g110s,e si dice così, sono dettate a LIII copista. Q11estedue leuere sono abbastanza brevi, in li11g11aggi1o1fficiale,per chiedere dei soldi al comune di Lipsia dopo la morte di Bach, perché ella rimaneva con pochissimi soldi e figlie ancora piccole. D.H.: Non sopporto q11estemode rovesciate. Adesso d'111t1ratto si vuole a 11111i costi parlare del ruolo della donna. Se io 1101c1i fossi i film si farebbero lo stesso ... Sì, mi occupo della parte organizzativa del film, ma nel film ci sono le immagini, e l'occhio che le sceglie, che fa il p11111i0l,q11adro,q11estoè il piu essenziale nel cinema, e questo lo fa Jean-Marie. Mi chiama quando Ira 1111 problema, o per controllare qualcosa. D. Ma il montaggio lo fate insieme? J-M.S.: Sì, certo, com1111q11beisogna correggere ILI/lociò e/re Danièle dice... D.H.: Non voglio la leggenda, il rovesciame1110di tulio. Q11a11dsoi gira sto q11asisempre con quelli del sonoro. Q11estifilm sono soprattutto visivi. J-M.S.: Non direi, come Bresson, che il 90 per ce1110di un film stia nel sonoro, però «11111le onde che auraversano 111f1ilm vengono dal s110110», diceva Rive/le. Ed è così per esempio in Lezioni di storia, il film di cui sono il piu orgoglioso. Se nei nostri film l'immagine è molto importa/I/e, il ruolo lo è altreuanto. Per ciò che rig11ardail montaggio, Danièle decide ILI/lele cose sottili, perché è lei che preme s11ibottoni ed è lei che decide se deve fermare il nastro magnetico per 1101t1agliare, in mezzo al cuic-c11icdi 1111 11ccello,111m1ezzo fotogramma in piu o in meno a volte... D. Ma non è difficile lavorare in coppia? J-M.S.: Se 11011avessimo lavorato se,npre insie111e,non avrei fatto dei film. Sono pigro, mi piace vivere, sono sempre molto i1111amora10,mi piace vivere in due, uomo e donna, sarei troppo pigro se lavorassi da solo. Poi c'è 1111'altroaspetto per cui 11011potremmo lavorare separatamente. La scelta degli attori, dei personaggi. Danièle è q11alc/revolta pili sic11rae veloce nella scelta. D. Come avviene la scelta degli attori? Spesso non sono professionisti? J-M.S.: Questa scelta avviene spesso in modi molto diversi. La vecchia Signora per esempio che si vede in on riconciliati, l'abbiamo sempre i11co11trata 11ell'asce11sordeel palazzo in c11i abitavamo in Germania. L'«Hotel boy» invece l'abbiamo i11co11tra1p0er strada a Colonia. Era 111r1agazzo che andava in bicic/eua e a 1111certo momento ha buttato la sua bicic/eua s111111 camion di birra, g11idatada s110padre .. Spesso si trai/a anche di amici, o di an,ici di amici, secondo. Certo, ci sono anche allori professionisti, come Olimpia Carlisi in Othon e nella Nube, Ha1111Sachyg11llanel Fidanzato, I'Attrice e il Ruffiano, il suo primo film ... D. Come avete utilizzato i due libri di Pavese nel film Dalla nube alla resistenza? J-M.S.: Il film comincia con l'i11ve11zione degli dèi, che è per 1111aparte 1111'i11venzio1d1eella civiltà contadina, e per un'altra parte di ciò che esisteva prima della civiltà contadina. Perché la nostra idea, dopo Mosè e Aronne e Cronaca, era di fare i comi (dopo il monoteismo, che è una for,;,a di progresso, di rouura, prima di diventare a s110turno 11111a111ovoappressione) con il politeismo. Questa invenzione degli dèi sta a/l'inizio del film, e c'è s11bi10la resistenza che comincia da quel piccolo 11orno ft sollo l'albero che dice: «Non possono impedirmi ...» Non acce/la. E poi e'è l'ateismo pro fondo di Tiresia che dice: «gli dèi sono ven111tiroppo rardi, il mondo è pili vecchio di loro, possono accosrare o scostare le cose, non roccarle non mutarle ...» E poi arriva il momelllo in cui gli dèi divemano padroni, e poi, malgrado 1u110p, erché 11011si deve semplificare le cose così, perché sarebbe troppo facile, perché la realtàe la Sroria sono sempre molto piu diale11ic/1ec, 'è l'unico fnomemo in cui quesra invenzione degli dèi rappresema anche un progresso nel momemo srorico, è quello del dialogo tra litierse, questa specie di Kulàk, e Eracle che arriva dalla Grecia per porre fine, in Viaggiatqrl~dentari Arrivata ormai a metà del percorso in italiano ricavandola da quella pub- corredare questa immagine con notizie seta eoggeui di giada dalla Cina, avorio con questo terzo volume, la raccolta dei blicata a Basilea, giudicata ai suoi tem- « volgari» e «materiali» che diveme- dall'Africa, pellicce dai paesi nordici. tesri di viaggio compilata nella prima pi la più a111orevolee, la confronta con ranno a distanza di secoli la molla di Ai tempi di Ram11sioesauameme come metà del Cinq11ece111d0al veneziano altre quauro redazioni manoscriue. 11111a111ovaimpostazione della ricerca ai nostri giorni. Giovanni Battista Ram11sio si rivela Una 1111ovaoccasione dunque per ri- storica con la scuola di Annales. Pao/0Giovioraccontanellas11a Letsempre più una miniera di scoperte e percorrere quel /1111gvoiaggio geografi- Sui testi di Ram11sio si incominciò tera che l'ambasciarore Demetrio, riinco111ri,descrizioni e notizie dove la co e leuarario nell'Orieme esrremo. anche a meuere insieme le tessere delle tomaro a Roma per riferire al papa geografia celebra la sua alleanza con la Ma le sorprese di questo terzo vo/11- regioni che compongono il nosrro pia- Cleme111eVII s11/lasi111azio11re ligiosa storia e la /e11era111rCa.'è anche, in testa me 1101f1ì11isco11q0ui. La Le li era dalla neta, il quale stava finalmente ass11- della lontana Moscovia, dopo essersi a questo terzo volume, una si111esidi Moscovia di Paolo Giovio inaugura mendo, dopo il viaggio di Colombo eia «/avaro il succidume che per il illngo e quello straordinario giallo filologico addirittura w, genere leuerario, quello circ11m11avigazio11dei Magellano, se faricoso viaggio aveva addosso, ed esnel quale si è trovato cai11vo/10da secoli dei viaggiatori-sedemari cl/fl. ~crivono 11011proprio la forma di 1111safera al- sendosi vestito di 1111 magnifico abito» ,.. Il Milione di Marco Polo. libri di viaggio in paesi /0111a1r1eistando meno quella 1011deggia11d1ieuna zucca si recò dal pontefice e gli fece gra~iosa- ~ La curatrice dell'opera Marica Mi- 1ranq11illame111aecasa e servendosi di con 1111sacorza piena di protuberanze e meme «111p1reseme di pelli di ~ebel/i- -~ fanesi traccia una mappa delle numero- resocomi raccolti dalla voce di veri- rie111ra11zein gran parte ancora da ni». "- se stesure, q11ellain latino per studiosi e viaggiatori o ambasciatori o missiona- esplorare. La cartografia a quell'epoca Ma forse l'imeresse del leuore d'oggi 00 "' ecclesiastici, quella più nota redaila da ri. Il genere produrrà nei secoli seg11e11- era più e/re altro affidata alla approssi- che voglia addemrarsi in questa biblioRustichello da Pisa, quella francese ti, ramo per rimanere s11ipercorsi di mazione e alla famasia dei viaggiatori i reca delle meraviglie, si co11ce111rsaodestinata alle corti europee, /LIiiasvo- Marco Polo, opere preziosissime come quali ~i spostavano q11asisempre senza pra11u110sui cosrwni degli abitami di lazzi romanzeschi e cavallereschi, quel- La Cina di Daniello Bartoli e Relazio- carte geografiche, ma le tracciavano paesi così /omani da noi anche nel temia in veneziano, purtroppo perduta, per ne dalla China di Lorenw Magaloui. essi stessi mi loro percorsi terrestri e po. Sembra di approdare in una agosrimercanti e viaggimori, poi 11nastesura Per la prima volta. scorrendo questi marini. 11ianaCiuà di Dio nel brano in c11iPaocon tendenze favolistiche per il pubbli- libri di viaggi racco/li da Ra11111sigol,i Talvolta in questi testi ci sorprende lo Giovio il/11s1riacomportame111idegli nome degli dèi, ai sacrifici umani. E poi si rirorna agli dèi che sono come i padroni, nel dialogo del padre e del figlio pasrori, che accendono LIII falò per far piovere. E poi si arriva alla seconda pane del film, cioè alla Resisrenv,. La resisrenza del singolo a/l'inizio e poi la resisrenza con la grande R del periodo srorico 1110/10breve del dopogue"a. N.B. Jean-Marie e Danièle Huillel hanno chiesto che la loro «maniera di parlare» (italiano), nella quale si sente che si traila di due intellettuali francesi, non sia modificata) nel testo di questa intervista (nota redazionale) ola Jean Marie Straub e Danitle Huillct sono oggi due cineasti fra i piu scomodi ma anche fra i pi6 stimolanti. Scomodi percM da quando fanno cinema, esattamente dal 1962, non hanno mai smesso di louare contro'ta grande industria cinematografica, la distribuzione, il cinema di commercio, «dei pelrolieri:. come loro lo chiamano. La loro protesta si esprime soprattutto nel modo in cui fanno cinema, nel modo in cui lo pensano e in cui lo insegnano. Un in~gnamcnto che ricorda Dreyer, Renoir, Mizogouchi, Fritz Lang, che mostra la materia prima del suono, del tempo, delle onde, della fotografia. Una meticolosa insistenza su ogni dettaglio. su ogni istante, caratteriu.a i loro film: nel lavoro sull'immagine i tempi reali della vita sono anche quelli del cinema. Vi t chi ama chiamare questo cinema l'an1icinema, vi è chi dice che di cinema non si tratta affatto, ma vi è anche chi di fronte a questi filmscopre il cinema. Scopre come si vede, come si guarda. on solo l'immagine, la sua drammaticità, la sua bellezza. ma la storia che compone un film. il suono in presa diretta. i 1empi lunghi di un"inquadratura, la storia degli uomini.degli animali,della vita. dei rapporti sociali. (Si poi.ebbe dire: una didauica senza pedagogia). Jnfaui, si è tentati di chiamarlo cinema storico. Di varie fasi o epoche. con un legame sempre trasparente con la storia moderna. quotidiana. Che si traiti dell'imperatore Ouone, di Mosè e Aronne, degli ebrei in Italia o della Lezione di storia di Brecht che parla di Giulio Cesare. il discorso rimanda sempre a noi, alla politica moderna. alla esperienza dello speuatore. A ciò si aggiunge la particolare utilizzazione dei testi letterari, trauati altrettanto me1icolosamen1ea partire dalle loro radici linguistiche, adaui poi alla voce e alla recitazione dell'auore. all'ascoho dello spettatore. Uno spellatore che spesso appare nella proiezione. rappresentato dai due registi con la sua lingua. con la sua mente. Come se i du~ registi stessi (osse~q prima di tulio spettalori. Spetlalori che amano la lingua del paese di cui tratta il@m: e che si aspeua da chi vede e a.scoltala stessa attenzione per il linguaggio. Straub e Huillet dimostrano che il cinema è accessibile. non solo a chi lo fa, ma a chi ama vederlo. Perché chi lo fa. sa far vedere come esso si fa. Fattibile, con mezzi anche pi6 limitati e non pi6 limitanti di chi invece spende miliardi per una pellicola. Ma ciò significa resistere agli auacchi dei critici indifferenti, lottare contro produttori e istituzioni potenti, resistere con le proprie forze, credere fino in fondo al proprio lavoro. Esu questo la coppia Slraub/Huillet non cede. non..,.tante anni di fatiche e di fruliìtr..t7ÌonL P.C. raro si veggon fra loro; ma portano a lddio e ai sami sì grande onore e riverenza che, dovunque trovano la imagine del crocifisso, riverelllemellle si distendono in rerra». O/rre a Il Milione e alla Lettura di Paolo Giovio sono raccolti in quesro rer~o vo/11metre scriui di viaggi in Persia e altri due scriui sulla Moscovia: quello di Alberro Campense e i Commentari di Sigismondo di Herberstein, 111o1p' era q11esru' ltima di notevole mole e fome di notizie e rilievi da non dimenticare come q11ellos11/lacondbone delle donne laggiù in Mosco via, «miserissima perché non credono niss11naessere onesta e buona se non q11ellala quale vive in casa chiusa e serrala, e di ral sorte è c11s1odirache mai quasi viene ft1ora». :: co popolare, og11111d1"aesse ricavata da storici del tempo ha11110pot1110com- 11011tanto la novità delle cose viste e abitanti di Moscovia: «È grande e Giovanni Battista Ramusio ,; 1111 w,ico originnle, i111rovabilecome porre 1111iammagine ori~zo,uale della <11111owrqe1, 1a1110l'i111m111abilitàdei abominevole scellerate~~al'i11ga1111arsi Navigazioni e viaggi, volume terzo _1; l'arma del de/iuo. storia me11e11doa co11fro111e0ve111pi a- comportamenti di chi viaggia: la mania /'111l1'altro, il commeuer gli ad11/teriie Torino. Einaudi. I980 $ Ram11siopropone qui la sua edizione ralle/i di rrgioni fra loro lomanissime. e di riportare spe~ie da~'India, stoffe di gli s111pri,e le pubbliche meretrici di pp. 984. lire 70.000 -=~-------------------------------------------------------------------------------------' B ~ 10ecag1noo1ancu

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