Alfabeta - anno II - n. 12 - aprile 1980

LJGUOR/ lloYiU Econo111~a James O'Connor LE GRANDI IMPRESE E LO STATO Il ruolo delle grandi imprese private nella società americana e nell'economia mondiale; capitalismo moderno e imperialismo economico Lire 7.000 J. A. Kregel TEORIA DEL CAPITALE Le fonti originali e gli sviluppi attuali del diballito degli ultimi venti anni sulla teoria del capitale Lire J.500 M. D'Antonio, A. Graziani, S. Vinci PROBLEMI E METODI DI POLITICA ECONOMICA Voi. I: Aspetti di metodo. Gli interventi di periodo breve La teoria e i metodi della politica economica discu.ssiattraverso l'analisi di problemi di rilevanza specifica per l'economia italiana. Nel I volume: la politica economica di periodo breve; politica dell'occupazione, lotta alla inflazione, controllo della bilancia dei pagamenti Lire 7.500 Laszlo Szamuely PRIMI MODELLI DI UNA ECONOMIA SOCIALISTA I primi anni della storia economica sovietica: le idee guidà della rivoluzione e le esigenze pratiche che indussero alla riforma Lire 4.800 Giovanni Arrighi IMPERIALISMO E SISTEMA CAPITALISTA MONDIALE Crisi della teoria leniniana e ricerca di una nuova sintesi Lire 5.800 Howard Sherman ECONOMIA POLITICA RADICALE La preistoria, f evoluzione, i caratteri principali, il probabile futuro del capitalismo e le varie forme di socialismo contemporaneo analiuate da un punto di vista marxista non dogmatico e umanista Lire 12.000 J. E. King ECONOMIA DEL LAVORO Le determinanti della domanda di lavoro nell'impresa; le decisioni delle singole famiglie in materia di offerta di lavoro; i livelli salariali; la distribuzione del reddito; i problemi e le cause della disoccupazione Lire J.500 J. Van Doorn ECONOMIA DEL DISEQUILIBRIO Gli strumenti dell'analisi dinamica nello studio di situazioni di disequilibrio Lire 4.000 George Dalton SISTEMI ECONOMICI E SOCIETA' li capitalismo del XIX secolo e le risposte socialiste: lo stato del benessere e l'economia sovietica,· le riforme nelle economie capitalistiche e l~ nuove economie comuniste; le economie dei paesi in via di sviluppo Lire 4.500 la nuova UNIVERSALE Roy Medvedev Stalin sconosciuto Traduzione di Anna Di Biagio Episodi e tratti sconosciuti della vita e del personaggio Stalin in un saggio che mette in luce i protagonisti e i nodi piU controversi dellf tormentata vicenda sovietica. pp. 256. L. 5.000 Cesare Luporini Leopardi progressivo L'arduo e complesso itinerario intellettuale del poeta attraverso la filigrana politico-sociale del suo pensiero. pp. 128. L. 3.000 . Wolfang Abendroth La socialdemocrazia in Germania Traduzione di Claudia Beltramo Ceppi Il modello della socialdemocrazia tedesca dal partito di Kautskij a quello di Brandi nell'analisi e nel giudizio di uno dei maggiori conoscitori del movimento operaio in Germania. pp. 22( L. 5.000 Pierre Léveque Il mondo ellenistico Traduzione di Pia De Fidia un·opera di sintesi. aggiornata ai dati piU recenti della ricerca storica ed archeologica. pp. 240, L. 5.000 EditoriRiuniti lavoro, sono efficaci, diagnosticamente argute, spesso eccellenti: per esemplificare. quella di Edoardo Cacciatore o quella di Adriano Spatola. Alfredo Giuliani, che è a sua volta un antologizzato, recensendo il libro ne ha messo in luce acutamente un tratto: ha detto, pressapoco, che ogni poeta, contemplandosi in quelle schede, si sente per un istante amato e per dir così privilegiato esclusivamente. Che è tratto francamente positivo, se si ammetta che nelle antologie debbano incrociarsi un massimo di crudeltà (discriminatoria) e un massimo di solidarietà. Ma per tornare al «narrare»: «andatura dialogico-narrativa», «anche in questo caso la dimensione narrativa prevale positivamente», «volontà di un più disteso narrare», «meccanismo eccellente di narrativa poetica», «vocazione narrativa», «preziosi racconti d'infanzia femminile», «volontà di raccontare»: sono appena alcune delle citazioni raccoglibili nelle schede preparate da Porta. Coerentemente, i nomi che s'inscrivono sotto la procedura o volontà narrativa sono numerosi, da Pagliarani, a Majorino, da Sanguineti a Sereni, a Zeichen, a Cucchi, a Orelli, alla Larocchi. Sembra agire qui, più che un gusto o un'affinità di tecniche (per esempio, qual è la specificità del narrare, la sua incidenza in Porta stesso poeta?), un vero e proprio progetto, costruito su un'identificazione: «Narrare è il principio del mutare, poiché è soltanto nel momento del racconto che si intuisce la direzione del percorso, si scopre un possibile sapere ...». E tuttavia ci si chiede serhe very pulse ofrhe machine che è la poesia qui in atto non batta piuttosto nel tipo di lavoro di un Cagnone, per dire, o di un Viviani o magari di un Coviello (vedi in particolare l'appendice «verso gli anni Ottanta»). Ma già l'avverbio «piuttosto» prevarica con un'intenzionalità classificatoria, legislativa che è l'opposto di un ascolto di differenze (dopotutto suscettibili di convivere). 'i Il meccanismo della creazione poetica è lo stesso delle fantasie isteriche». L'affermazione si trova in Freud, nella Minuta teorica N per Fliess, ed ha il vantaggio (e lo svantaggio) della perentorietà. Ma sul Mari11e11ei Depero 11elge1111aiodel 1924 modo di farsi della poesia; e sul suo stesso modo di essere, somministra più suggerimenti di quanti non escano da trattazioni tecniche sull'argomento. Come 1 'isterico, mettiamo, il poeta - ed anche il suo lettore - «soffre di reminescenze». Tutto sommato, è da questa parte del discorso che si riesce ad avvicinare la funzione «poetica" dell'immaginario. L'opera tli simbolizzazione che è propria della poesia, si mette continuamente in rapporto con le masse di immaginario che non soltanto ineriscono allo scrittore e al suo lettore, all'ambiente sociale e culturale, ai momenti infiniti della quotidianità, ma che sono presenti supplementarmente nella intenzione stessa di produrre un resto. Tale rapporto è distinto dal carattere della necessità e insieme da quello dell'opposizione. Il simbolico morde, dirò cosi, sull'immaginario, fa il suo lavoro di bonifica, per usare una metafora famosa, o se si vuole di contesa di territori. Ma si potrebbe anche sostenere che ogni atto di simbolizzazione produce, in qualche altro luogo, del nuovo immaginario. Con una spettralità singolare, che appartiene probabilmente all'epoca, le poesie raccolte in questa antologia presentano gli effetti di una simbolizzazione continuamente incalzata- non dirò insidiata- da un flusso di immaginario. La poesia appartiene all'uno o all'altro? Se si veda simbolico e immaginario annodati (ma· nella raffigurazione presa in prestito a Lacan un terzo elemento è il reale), la poesia potrà andare a collocarsi sul punto di intersezione dei due anelli, la sua impossibilità. che non intendo certo in senso mistico o come equivalente dell' «ineffabile» troppo noto, costituirà il terzo anello. del reale, come del resto è giusto. La poesia degli Anni Settanta attraversa o è attraversata dall'immaginario. che non è naturalmente «l'immaginazione al potere» del famoso slogan, non fosse altro perché il potere stesso è un immaginario. Se tutto l'lpersonerro di Zanzotto ne è una grandiosa e ironica dimostrazione, basta la lettura d'uno dei sonetti qui specillati, quello detto «degli interminabili lavori dentari»: vi si proietta ad libitum il reciproco agire e contrarsi del simbolico e dell'immaginario, a partire dall'opposizione evidente fra chiusura metrica e «culturale> della forma-sonetto e lo slabbramento dell'accidentalità personale, del corpo allucinato nelle sue topiche abiette e grottesche: senza tener conto, poi, che la stessa assunzione della griglia e della storia del sonetto si traduce ultimamente come pròtesi aggiuntiva, epifania di un ulteriore fantasma (che ribatte, lui, «i denti in gesso inserti») a livello del «poetico» stavolta. La situazione, come è spesso augurabile, si capovolge. Letti in diacronia secondo i dieci anni che li contengono, i testi dell'antologia si ricompongono per un istante, non so con quanta credibilità, in sincronia d'immaginario. È in rapporto ad esso che il lettore può anche ignorare gli arnesi d'effrazione del «ma chi c'è? chi non c'è?>, del «siamo sicuri poi che sia vera poesia?», del «ma chi è grande, chi medio, chi infimo?», sino al coronamento del «domani o dopodomani, che ne resterà?». Gli autori esemplati da Porta (fra i quali, va da sé, c'è chi mi convince di più e chi di meno ...) propongono: che cosa? una serie, cioè un'articolazione che si svolge. Lasciando da parte qualsiasi richiamo a una speranza o a una fiducia, che sono categorie abbastanza sospette, mi limito a dire cosi: vedo qui un lavo- ;o al quale è giusto corrisponda un lavoro del lettore. «Nella lingua poetica ... l'attenzìone si concentra sul segno stesso ... La poesia nel corso del suo processo di sviluppo confronta incessantemente e in modi sempre più nuovi il lessico di una data lingua con ilmondo delle cose che esso deve riflettere e ai cui cambiamenti si adatta senza posa ...» (J. Mukatovsky. Il significato dell'esrerica, Einaudi 1973). Il soggetto che appare in questi testi è il soggerro parlante, il soggetto dell'enunciazione non quello dell'enunciato psicologico, della cosiddetta introspezione, il bell'ipse, insomma. Nel «segno stesso» sta il nodo con il «mondo delle cose» e dunque non la fuga da esso ma il modo di cambiarlo. Se la poesiaparlad'a/rro è mantenendo l'ambiguità necessaria di quellad apostrofata, fra undi e unda: parlare dell'altro, parlare da un altro posto. Ci vedo-come vedo complessivamente nell'antologia - una riduzione salutare di ciò che sia la poesia. Ha ragione Fortini quando osserva che bisogna che la poesia smetta di voler essere tutto se vuole essere veramente qualche cosa. M a i nomi, i nomi? In coda, il recensore si sente quasi obbligato a saltare dove, nell'istante, è Rodi: a distinguere qualche filo dalla matassa delle voci antologizzate, s'intende secondo privatissima reazione. Questo libro, a dispetto dell'effetto generale di appiattimento e omologazione inevitabile in ogni antologia, invita a una migliore rilettura e a una più attenta valutazione di qualche poeta - magari già noto. Per fare un esempio: Giudici (non si tratta, è ovvio, di scoprire Giudici adesso ...) di cui, proprio attraverso il quadro generale, si riesce a calcolare meglio l'importanza. O Zeichen, per me una specie di riscoperta molto suggestiva. Per altri ancora, come Viviani o Kemeny, la sezione degli inediti, proiettandoli già negli anni a venire, conferma l'arricchirsi e lo svilupparsi del loro lavoro. Mi domando anche se una nota come questa non sia il luogo più confacente per insinuare qualche nome rimasto fuori in quanto non ancora legato a un libro: dico Ermanno Krumm, letto nei dattiloscritti di alcune sue serie, per il quale chiamo anche altri amicia testimoniare. Un'ultima domanda. Qual è il «premio di seduzione» di un'antologia poetica? Ha a che fare con la poesia? Qualcuno potrebbe pensare che consista, intanto, nel porsi questa stessa domanda. CAPPELLI I novità I «Sau;i,Cappelli» <()> BATAILLE SU NIETZSCHE introduzione di R. Dionigi 224 pagine, L. 6.000 Attualità del "padredel pensieronegativo~ « Indiscipline» BAUDRILLARD SIMULACRI E IMPOSTURA bescie, Beaubourg, apparenze e altri oggetti con un saggio di F. Di Paola 190 pagine, L. 4.500 Societàcomesimulazione nelpensiero deffu/JimoBaudrillard. PRANDSTRALLER INCERTEZZA E PIACERE etica, sociologia e potere 144 pagine, L. 3.800 Sociologiaper una realtà in trasformazione. rn libreria/ distribuzione PDE NOVITA' • Piero Campo=i ALIMENTAZIONE FOLCLORE SOCIETA' Un affascinante capitolo della storia delle classi italiane ossen,ate nella quotidiamtà del loro rapporto con la natura • Emile Zola IL ROMANZO SPERIMENTALE li più conseguente tentativo di esportazione delle teorie positivistiche nel campo della letteratura • Hugo Munsterberg FILM li primo studio su basi scientifiche dei meccanismi che regolano la rice:ione nello spettatore RISTAMPA • Philippe H.amon SEMIOLOGIA LESSICO LEGGIBIUTA' DEL TESTO NARRATIVO Una analisi condotta attraverso le figure dell'invenzione delle le~ più o meno emergenti della narratitJità Distribuzione POE in tutta Italia

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