Atto Vannucci - Notizie di Bartolomeo Sestini

32 , per fuggir l'ira dei tiranni persecutori dei virtuosi cri- " stiani. Un'aura seconda spirò, e convenne abbandonare , quelle belle idee , e tornare alla prora. Era già notte, , ed essendomi steso sul mio stramazzo ;, la brutta com- , pagna nuda com'era (è chiaro che parla della febbre) ,, mi si fece accanto: invano cercai di scostarmi: il freddo , delle sue carni mi fece più volte abbrividire , e in se- " guito mi produsse un calore quasi mortale: tentai sfug- ' ' girla , ma e1la per tutto mi seguitò. L' altro giorno il , cielo repentinamente si ricoperse di nerissime nuvole , , e cominciò nell' aria una spaventosa lotta d' -~ustro e , Ponente. Io più che al mare ed al cielo , i quali pre- " sentavano un aspetto terribile, guardava i volti de' ma- " rinari , e vi scorgeva il lutto e il terrore : i loro tron - " chi discorsi , il loro moto non ordinario n1i annunzia- ';, vano un vicino disastro . In questo mentre la nave fu , circontlata da una schiera di de ] fini, e subito mi ricor- " dai il verso che mostra come essi col curvare la schie- " na indicano ai naviganti - che si argornentin di cam... , par lor legno -- . Infatti la danza dei delfìni che mi , consolava in parte almeno promettendomi la sorte d'A- " rione , predisse il vero : la tempesta cominciò ad in- " furiare , ed Ella potrà ricordarsi quella descritta da , Virgilio , e l' altra dall' Ariosto per avere un' idea di , , quella che dovemmo soffrire . La massima confusione ,, ;regnava sul bastimento : le manovre si eseguivano con , esattezza , ma con tante grida , con tanta insubordina- " zione , che ebbi luogo in quell'occorso di studiare che , cosa sono i Napoletani nel pericolo. Ad essi non manca ,, l' attitudine e l' ingegno per far bene, ma la loro pre- , sunzione , la loro discordia , il loro poco coraggio gli , mostrerà in ogni difficile impresa uguali a se stessi . \

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