Atto Vannucci - Notizie di Bartolomeo Sestini

29 " un tristo sogno della notte, cominciò rozzamente a toc ~ , car le corde , cantando de11' antiche e patetiche canzo- ' ' ni usate fra i . ~occhieri , e analoghe ai loro disastri e , alla lontananza continua da quanto hanno di più caro . , .lo rapito da qu~sta armonia sentiva molcermi. il cuore: _,, e già s' affollavano alla mia memoria i canti d' Orfeo , sulla poppa del primo legno , e quelli d' Achille ozio- " so nelle sue navi; e quelli di Nerone sulla torre di Ro- ' ' ma non tneno mi si facevan presenti se pure osservava , qualche volta la torva faccia del Cantore . Già il sole ,, passava il segno di merigge , e noi eravamo nel deser- ,, to delle onde che ci mugghiavan dintorno. lo come di ,, sasso stava immoto suJla popolosa tolda ad osservar lon- , tano abbassarsi e sparire le coste romane , e farsi più , alte quelle fiorite e sempre verdi d~lla Toscana: e ve- " dea alternamente e con dolce sentimento crescermi da , , vanti, e in breve divenir brune e confondersi colle nu- , vole l' Isola del Giglio , e la penisola dell' argento da , me cantate ( 1 ). Così mareggiando ci avea colti quell'ora . . . . . che volge il desìo Ai naviganti , e intenerisce il core Lo dì che han detto ai dolci amici addio • , Allora sentii la verità e la forza di questi versi ; il ca- , ro soggiorno di Roma mi tornò al pensiero , e veùea (1) E dalla parte de~ flutti marini Sempre di nebbia incoronati ed atri _, Sembrano uscir dall' umido elemento l due monti del Giglio , e dell' Argento . (P lA Canto 1 . st. 2.)

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