Antonio de Viti de Marco - Problemi del dopo guerra

- 30- - e l'altra campagna contro il Comm. <?iu.ffrida,diventa!o il grande armatore dello Stat_o,il quale a1_piros:afi che _a~nvavano in salvamento nel pnmo porto _d~app1~do, 01dmava di uscirne per scaricare in altro porto :71~mo,e.h condannav:a nella breve rotta nota ai sottomanm al siluramento sicuro. _ e l'altra campagna contro i calmieri, posti a danno semp~e delle nostre derrate agricole; - e l'altra per il libero commercio dell'olio e via dicendo. Nè diversa è stata la mia azione - isolata o associata a quella di altri collegh~- i~ al~re numerose ~u(;'stioni locali, come l'azione per impedire 11 progettato disarmo ~e!le ferrovie già costruite, ma non ancora aperte all'eserc1z10, contro i divieti di libere esportazioni interne, divieto di pesca, e via dicendo. Queste cose ricordo anche e sopratutto pérchè dagli eccessi di arbitrio e di insipienza perpetrati dalla burocrazia durante la guerra, scaturisce vivo il problema più urgente del momento: la lotta contro l'invasione burocratica nella vita economica del paese. La burocrazia si propone di perpetuare nel dopoguerra le carpite e male adempiute funzioni di armatore, di commerciante, di industriale, di agricoltore. Solo per dar lavoro alla burocrazia, si erano inventati i recenti monopoli di merci esotiche. L'Opera Nazionale pei combattenti è in gran parte un ~oppion: .burocratico. Sempre per dar lavoro alla burocrazia, al Ministero delle finanze si è deciso di costituire un demanio per la coltivazione del tabacco in sostituzione dei privati coltivatori ! La burocrazia noi; lascerà la preda, se non vi sarà costretta dalla indignazione e dalla insurrezione del paese. La recente crisi (1), che si dice determinata anche da (1) Si intenda lé>. crisi ministeriale provocata nella seconda metà del gennaio 1919 dalle dimissioni improvvise dell'Onorevole Nitti. Bib iote:::aG 110 Bia'1co

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