D. Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel Ginnasio di Forlì ...

I t qfliella: · della soverehia mobilità della lingua·, e ·finaHné)ì·... te ìdella · febbre ·petecchia;Ie: Questi peregrini . insegnarnen~ ti 1 'sviluppati- : nelle · anzidette consult·azìoni con robu·st~· argomentazlioihe, lo: dichiarano =sperinleritatissimo ~ rt1:edi-· co .r ·e ·nòO: stJhiavo · imitatore de' Greci, e ·degli Arabi (siccome ·vu.òlsi da straniera·, invidia rappre.sentnre) t]:uantunque volte a Lai\, ·della n 'atura de' 'morb.r ·· ·Scrutatoré so.rcilissirno, .:parlavano ' i· fatti in a~Itra guisa. : ·1 ·: . ,··__. -r.~.~ II · t;ranato, c }le . lpnbblicò · sulle)· malattife ~ cutahee .,, sinò~ a ·quell' epoca dai ·medici · trascurate,. ot 1par1 ·la lorò · le v r.:.· ' • ' • f • • • ta, !o. 1pel , timore del ·con:tagio in· esS'é.{ :f"Veq_uente, o 1 perr «juell' apparente s()rdidezza ·e mal' ~·dore, ·di · che: ,riv:e~nH- · no il 'CGrpo, ; fu · ~·l :fndmo ,~ che ' correda tè.· di' belle .ò:esevi~~ zio n i e considerazioni venne in luce nel t6o I. · con :un•i: versai e applauso ·:de' idoiti. Per due ' sècoh e · mezzo 'egli ser-vì . d~ istruzione ai •: studiosi·, e • di · fa ce ai .Cii n ici n·ell.e: piq '.oscure di·agi~osi, . ed · egli solo · ~i schiuse ì1 sentiero d'a se.gtl.irsi a·i Lor.y.; a:i Sauvages, e · all' · inst'qncabile Plènk , che ne retti:6.c·arono le classazioni; e •le an1pliarono: Scris·- se pure sùi veleni' 'sulle ;m ala ttfe de'·fàncitt l'li ' sulle ~ a f-. fezio'nÌ . degli occhi · e degli . orecchi, . sulle n1acc bie pe:..: stilenziali, e ,st11la peste · di V enezià e' ~adova. In tu tre ' ques.té . di Lui op'ere ' ~ampeggia ·il genio di. un . acutis&i-· m o osservato'r.e, ~· di ' dnf<iVIédioo >so.mmo. Non perciò .dir-ì vi potrei, : che, • vestiib:~ldell' · :amaÌ.lla ~:~o'stra · cond.iz.ione, ér-- · J?·ato ·n q n ·, andasse giamu1ai. Errò · .egli · p·ure. ·a prirna gi-litnta nel' giudizio dell' aècennata ' veneta . pestilénza' ·che ·col. l chiarissimo Girolamo Capovacoio :.credè ·non dco;mtagiosa·;· ma gli nomini grandi non persistono nell',·error·e, ed ·il nostro Mercuri ale, che fu grandissimo, nel n~ attato. che . fece di ' pubblica , ragiòne, la dichiaro .·d·Ìl un C{l réll te ... re somman1ente appicca~~ic'cio ," . ed . Ìnseg.nÒ Il me tod<i> aurativo, e di preservazio.ue. La s grand~ opera • de ;· ,n e~ dicina practica è un cornpendio di t:uota l.' ·an ti ca · tue- ~ dica sapienza, abbellito da profonde · cognjzioni pa tolo- : gìche, da minute descrizioni sintomatiche, e da sottilissime spiegazioni de' più oscuri fenomeni. N e' ragio.. namenti appoggiasi con solide argotnentazioni alla dottrina greca, che in comparaziqne dell' araba, e deJ1a latina trova più corrispondente al vero nel di L u J es tesissimo esercizio. .S.embran1i, o Sii)·nori, senza memorare l e· tn inor i o...

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