D. Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel Ginnasio di Forlì ...

fondamenta · la filosofia, le matematiche, e la greca li~­ gua; ed in esse pure, ch' ·esigono mente grave, incredibile fatica, e lunghezza di tempo, tant' oltre · progredì, che in breve ne addivenne ai di Lui ·colleghi maestro. Ai voli di quest' ingegno sovrumano i professori, i letterati, i congiunti, gli amici d' alta meraviglia compresi 'adoperaronsi d' ogni maniera, onde il padre di Girolamo, vinta la repùgnanza del cuore all' allontanamento di un figlio sì caro, lo inviasse all' Accademia cele.. hratìssima di Padova, ov' egli per accl~mazione laureato venne in .Filosofia, e poscia dal Collegio Veneto in medicina. ' Nel 15 5.2, terminato appena il quarto lustro, mentr' egli era scolare in Padova, diè in luce il primo di Lui parto intitolato Nomothelasmus, ossia la maniera di alla tt:are i bambini; operetta di argomento peregrino, d~ in1m'ensa erudizione, e che racchiude i più sani preç_eu,i pel governo de' lattanti; precetti pur troppo dalla societa trascurati, per la qual cosa, egli dice, derivano pessimi costumi, incurabili malattie, e morti premature. lmperciocchè la felicità od infelicità della vita umana in gran parte dipende dal gittarne bene o male le fondamenta, ed è perciò cosa importantissima che l'indole tutta, e di essa l' imagine s' informi col latte, donde trae il suo incominciamento. Uopo è adunque che il latte sia di buona qualità, perchè al dir d' Aristotile e Platone, egli è il sangue de' hamhini, che costituisce la vita ed il corpo de' medesimi, nè può esser diverso dal corpo, e dalla vita di chi loro lo porge. La Madre è l' ottima fra le nutrici, siccome quella che lo alimentò uell' utero col proprio sangue, ed a cui la natura preparò un umore, qual conviensi alla fisiologica condizione di un neonato, c perchè invano potrebbonsi sperare in altrui le tenere cure, e gli affetti di una Madre. I n iqua dunque e snaturata colei, che strappar si lascia dal seno il proprio figlio, per affidarlo a donna vile e mercenaria, conculcando il sacro dovere, che Iddio, e la natura impongono di a1lattare la prole, ed esponendosi in cotal guisa ai gravissimi danni, che alla n1aterna salute derivano dalla retr0cessione del latte. Vien quinci ,slatuJto da Mercuriale l' allattarrtento a trenta mesi, od almeno a due anni~ e dall' essersi accorciato questo im-

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