D. Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel Ginnasio di Forlì ...

t . . 'l . .l. I 7 S ross1 rtverente, ma non VJ e COI granu1; tnoderat o 11 ella prospera fortuna, c di 11nimo forte oell' av,versa. Dopo 1 1 · lustri d' incredihili fa ti che ne' primi seggi dell~ sa .. -pienza d~ Lui co\}erti , c arco d' an u i , e più ancor-a di gloria. e di ricchezze, abbandonò l' Etr tn~ia , pe.r depor ... r.e le ·di1 ·.Lui os.sa 1:1e1la terra natale, che· ~rnò sen1pll e di un'amore vivissimo, e dove nel I6o4, av.endo ereH(} ·a proprie spese nel tempio , e in onore dt S. Me• ~uri~ ~e una 111agnifica Cappella, di ma~:nli, statue., e p.iH.tw~ plie-r ziose. v-agamente ado.rna, fe' trt~sportare con d.t;i \ ' Ota p t) fitl - pa le ceneri sac.re del men1orato Sar1~0, prùrno V esc0~ o e p:rotattore di questa c.iuà, e fe' iu quel recnl ko e·difì ... care il di Lui sepolcro gentilizio. E chi ridir potrebbe il gaudio che provasti, ~ Fo rU, :tiabhr·acciando . un figli o .. sì. c.aro? Ma n()n ~·n dò grt: cn·ì, ~ eh.~· travagliato da graviss irno doloroso m orbo s.~ c()nv.e ·... se 1n sospiri, e nell' un iversale compia n to. E d ec<", OV·t quel 1 Grande, che infiniti. trionfi riportò sulla n1o\ t: , prossimo a soggiacere alle imn1utahili le ggi dell' lll! an a condizione. "futti i medici della città accorsero al le tto cl el lo1 o l)en' amato Maes tro, e si fece ro a ragion ar e su lla <.,<HL')u e sede della malattia , e sulla m aniera d i co n l>é.llt e rla . I n tutto il corso della erudita con sultazi o ne , i11 ch e i }1 :,- r eri trovavansi tra loro di scordi, l' itd.'e rnl o si tac(l u<.:; q ui nei con quella serenità d' anirno, ch e l' accon1pag ,iÙ fino all' es tremo resp11·o , e ch' è tutta propr ia del cr istiano filosofo , in cui le violen t i passi oni , fr ena t e dai doveri e dalle sper anze dell' augusta n ostra R eli gione, non han forza di sollevarsi contro lo spirito , e pe{turba rne la ragione, si pose a confu tnr dottan1en te le a ltrni opiniÒni, e dichiarò inv incibi1 e il m·o rbo che Jo tr avagliava, derivante da grossi calcoli ne· ren i. E chia nJato a sè Francesco Sassj forli vese, 1nedico sperÌnJ cn ta t is sin1o , e che a1nava d' assai , in presenza del propr1o figlio imposegli di t' seguire i o L ui l a necroscopìa , si tn o d i rinvenire, s\ccome precisan1en te avve nn e, gl' i U <~i ul 1 calcoli renali. Oh! Medico coutra te s tesso pur' auche sa,pientissimo. Egli si giacque per un n1 ese iu fe1 u u, c tenne mai s ~r.n pre dolcissima e santa c o nsue tudine <- Ol i più esemplari e colti n1ini s tr i della Divinit à, i quali . raddolcivano i di Lui patimenti con l a lettura di cose

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