D. Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel Ginnasio di Forlì ...

\ grani!lezza superò d' assai quella de' Greci per la magnii1ceLJza, bellezz-a, e solidita del. lavoro, che il tempo edace non valse a distrngg·ere, e che ne' loro avanzi destano at1cora le n1eraviglie dello straniero; il perchè disse Marziale - quùl Nerone pejus? Quid Therrrds n-telius neronianz:s? Se cotanto adoperaronsi i Greci, e Romani nella erezione degli anziJeui slabili menti per gl' infiniti vantaggi ' che ne tra eva r un-.aa n a salute ' non lieve fa tica inlpiegò il grande eJ. instancabile Mercnriale nel torre dal;- 1' oscurità' e rivendicare <.lali' i g·uoranza degli uomini r antica sapienza; fatica, che riuscita sarebhe frustranea in qual altro siasi non fornito di quella vastissima erudizioue , e di quel fìuo c.riterio, che lo guidò a stabilire un ratno irraportanti ssi11.10 di pubblica Igiene. Quest' opera classica e veratuente originale, che dal morso di straniera invidia non potè attaccarsi, basterebbe di per sè ad itrunortalare il nome del dì Lei autore J senza i tanti lauri da Lui colti nelle opere che vi accennai; imperciocchè (ripeterò con lo Spreogel ) la ginnastica sarà sen2pre un repertorio indispensabile per lo storico e per l' an2atore delle antichità. Ed eccovi, o Signori, addimost.rato che Girolatno Mercuriale non solo fu insigue medico, e celebre cattedratico, rna pur anche profondo letterato. Vestito di tanti 1ueriti singolari non vi sorprenderà, se al sesto lustro dell' eta sua lo rappresentai clinico in Roma alla corte del Principe Farnese; se per 18 anni ,· Io dissi primario pro.fessore in PaJova, per 5 a uni in Bologna, per 14 in Pisa. Se da tutte le parti d' Europa i studentì l' arte sal uta re accorrean o , o v' egli in cattedra sedea, per asc0ltarlo; se in tutte le m ed i che disputazioni riportav ansi anche i più dotti all' oracolo di sì grand' uomo; se tutti i Principi, da cui molte grazie ottenne a prò de' suoi concittaJini e discepoli, lo amavano e desidera vano. Girolamo Mcrcuriale fu bello e rubusto dellfl persona, gentde di n1aniere, canJiùo di costumi, religiosissirrJ.o '1 e pieno di cristiana carità verso il povero, e fin' ancl~e vterso i nernic·i della di Lui grandezza, i quali, al valevole patrucùlio a.ffrolandosi di un' uomo ai Savrani sì .caro, a 1 uJalÌuose carjche pron1osse e sostenne. Egli m o-

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