Dario Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel ginnasio di Forlì

5 AGLI STUDJ DEL GINNASIO DI FORLI •Un' uom~ d'ingegno straordinario, che nella •difficili acte di guarire , io quell' arte divina che gl' infermi toglie alle fauci di morte, e li riconduce ad una novella esistenza, avanzò i medici tutti del secolo in che visse, e lasciò nelle di Lui opere monumenti perenni di un merito s ingolare, e di una vastissima erudizione; un uomo che fiori nel secolo XVI, e che a questa di lui patria, sin da quell'epoca illustre per tanti personaggi in Europa famosi, aggiunse pure nella medica scienza cotanta gloria o splendore, da destare l' invidia, e l' ammirazione delle più colte nazioni tra loro gareggianti, onde averlo nel suo ~eno; un uomo io fine che non solo fu insigne medico, precettore, e filologo, ma pur' anco eloquente oratore in difesa della di Lui patria, di cui sostenne con onore cd utilità i· diritti presso la S. Sede, fia sempre degnissimo di nostra commemorazione. A questi tratti, o Signori, voi ben ravvisate che l'animo mio è tutto inteso a ragiooat"vi ·di quell' altissima mente di Girolamo .l\lercuriale, vostro preclarissimo concittadino. E chi di voi potrebbe •a cotal nome un tributo negare di reverenza, e di lande? ISe Plutarco, dopo due secoli e più che la città di Cheronea di Lui patria sottratta venne da minacciante pericolo, credè ufficio d' animo grato e riconoscente narrar la vita, e le gllsta di Lucnllo, che con atto di meritata giustizia ne fu ' liberatore 1 persuaso eh~ u0; sol bene.f~i~ ~a patria ren-

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