Dario Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel ginnasio di Forlì

Il quella della soverchia mobil ità della lingua , e fin almente della febbre petccclùale. Questi peregrini insegnamenti, sviluppati nelle anzidette consult•zioni con robusta argomentazione , Io dichiarano sperimeutatissimo mcdico, c non schiavo imitatore de' Greci, e degli Arabi (siccome vnolsi da straniera invidia rappresentare ) 'luantunque volte a Lui, della natura de' mot·bi scrutatoro sottilissimo, parlavano i fatti in altra guisa. Il trattato, che pnbblicò sulle malattie cutanee, sino a quell' epoca dai medici t rascurate, o per la loro levità, o pel timore del contagio in esse frequente, o per f1ue ll' apparente sordidezza e mal' odore, di che rives' ono il corpo, fu il po·imo, che corredato di belle descri7.ioul e considerazioni venne in luce nel x6or. cou universale applauso de' dot ti. Per due secol i e mezzo egli servì d' istruzione ai studiosi , e di fa cc ai Clinici nelle più oscure diagnosi, ed egli solo dischiuse il sentiero da seguirsi ai L ory, ai Sanvagcs, e all'instancabile Pieni.., che ne rettificarono le classazioni, e le ampliarono. Scrisse pure sui veleni, sulle malattie de' fanci ulli , sulle affezioni degli occhi c degli oo·ecchi, sulle macchie pestilenziali, e sulla peste di Venezia c Padova. In tutte queste di Lui opere campeggia il genio di un acnti•simo osservatore, di un JI'Iedico sommo. Non perciò dirvi potrei, che, vestito dell' umana nostra condizione, errato non andasse giamma i. Errò egli pure a prima giunt a nel giudizio dell' accennata veneta pes tilenza , clic col chiarissimo Girolamo Capovaccio crede non contagiosa; ma gli nomini grandi non persistono nell' errore, ed il nostro Mercuriale, che fu grandissimo, nel trattato che fece di pubbl ica ragione , la d ichiarò di un carattere sommamente appiccaticcio, cd iuscgnò 1l metodo curativo, e di preservazioPe. La grand' opera de medicina practica è un compendio di t ntta l' antica nocdica sapienza, abbellilO da profonde cogni zioni patologiche, da minute descri zioni sintomatiche, c da sottilissime spiegazioni de' pi ù oscuri fenomeni . Ne' ragionamenti appoggiasi con solide argomentazioni alla dottrina greca , che iu comparazione dell' araba, e della )atina trova piit corrispondente al vero uel di L n1 estcfjÌssimo csercìzio. Sembrami, o Sit: uori , senza mcmoo·arc le minori o-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==