Dario Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel ginnasio di Forlì

JO J'. ~ , J de' Cesari fu sì caro e gradito, quan to ag • In eriJI I suo ~&ser car a e gradita la sa lute, e pose1a eh ebbe con severa analisi discoperto la causa e sede dcii~ Ul alatt!a , la combattè yalorosamcnte e la Yinsc contro l espct taziO.ne )lnive•·sale. Per sl difficile risa.nameut.o ottenne. M.crcur•a- )e doni d' ogni genere c spec1e d1 p•ctre P.reZIOSISSI~C ~ ra rp, di yasi d' 11rgeuto e. d ' .oro , ~d. al.tn presenti d t gran valore. 110n eh~ on0~1 _smgolanss1m1, resul_Laull d~ pn diploma, in che 11 red1v1vO lmpcr.atOrc a L UI co~•fcn il titolo di Conte e Cavaliere cou p~ena facoltà dt legittimare i figli spurii, di creare i ,~ottori. in . ni ~:dic_ina, p fin' anco i Notai. Ed oh l potess 10 qu• npetervl, o giovani ornatissimi , le tener~ ed affettuos.e pa•:ole dell' a11"usto l\Ionarca al suo d1letto l\1ercur1ale r1volte nel dipa~ti •·si da Lu i, clul pi[, d i lcggier i , elevandov! c?n la !lleute alla nob iltà e grandezza della nost..a profcss10uc, si accenderebbe in voi quella favilla d' amore per la sap ienza, ch'a rse in petto de l vost ro conciuadioo, e che degno lo r ese di tant i premii , ed onori. Rcstituitosi all'Accademia di P adova, ch e ne anelava il ri torno, ella rivestl il p rimiero lustro e splendore, ed immenso fu la letizia dc' suoi discepoli, e d1 tutta la città, la qua le ben sapea per prova d i avere in L ui l'italico I ppocrate, cb t nella curazione de' morbi nou appoggiavasi al prestigio di lusinghiere c fallaci tcoricl•o, mo bensì alle osservazioni, cd ai fatti reg istrat i da ll' antica sapienza. E di vero nelle di L ui opere di medicina clinica, nelle consuhazioni c risposte mediche ch iaramente rilevasi, ch'egli sempre lontano si tenue da quell' ambiziosa vanità, che a disoapito dell'arte nostra spinse pur' anco le menti pii, sublimi ad imaginarc spesso nuove ipotesi, e nuovi sis temi d i medica l'C, i qual i posando sopra b~si mal ferme e sicure, hanno tutti, alla facc dell es~er1enza e della ragione, incontrato una più o m~no r?ptda ca?uta. Ricco della greca dottrina ad essa d1 p;etcrenza SI attenne nel prat ico esercizio , e la rese .P~" bel.la. con le proprie osservazioni, d i cui giovaronst ' mediCI poster•o•·i, I mperciocchè consi •Yiiò sovent i jÌate nell.e cr~u i cbc nu.loui.e l' uso troppo nc~lctto degli ~m~uauu e rmfrescant1 , dtscoprl la causa delle frcqucnIISSimc •pocondri asi, d.cri~an.ti dal lusso sempre cresccnl@ 1 <Juella delle lussaz•on1 dipendenti da cause interne 1

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