In tributo di lode e gratitudine a Pio Nono

5 ad un sospiro, ad un batter di cuore; quegli indttbitatamente o è di picciol anima e bassa, o la natura al nascer suo ebbe nemica; usurpò fra gli uomini un posto non suo, non ha patria, non l' ebbe, non l' avrà mai. lUa la presente letizia con isgradevol memoria non si contamini: meglio è dire, come ne' petti de' Forlivesi la generosità del Pontefice si parve entrata; tanto l~ esempio de' Principi informa gli animi alle virtù. La prima tosa subito ft:J di volgere il pensiero a soccorrer que' graziati Politici, la cui str~ttezza e indigenza rendesse malagevole o il far ritorno alle proprie famiglie, o il rimettersi alle mani l' abbandonato mestiero. H pelichè alla Deputazione stessa di alquanti nostri più cari e affezionati, creata a dar ordine a queste feste, fu commesso di andare attorno, a fin di raccorre danaro; e gli effetti, mediante l' opera e sollecitudin loro, seguirono al desiderio sì prosperi, che in poco d'ora da ogni sorta cittadini ebbesi larga e spontanea offerta. Ancora a quegli infelici, che più son da bisogni e necessità tribolati, si volle dare alcun sollievo , acciò che nell' universale allegrezza non fossero i soli del popolo con sembiante di afflitti. E a questo pure dalla pietà de' cittadini, dal Comun nostro, e dalla Cassa di risparmio fu con offerte e sussidii larghissimi provveduto; sì che parte t'acquistando graziosamente i pegni alla pietà del Monte affidati, purte toccando porzione del ripartito danaro, tutli infine n' andarono esilarati. I quali sussidi ed offerte, o vogliamo dire alti di fraterna pietà splendidissimi, sì come dalla prima delle virtù evangeliche si derivano, e maravigliosamente muovono gli animi a moltiplicarli; così i Forlivesi fler questo bello adoperare tanto io umanità e gentilezza si levarono, ch'io non ho parole che bastino a rimeritarli con degna lode. Questo bene dirò: essermi io di leggieri indotto a credere, che al novello nostro Sovrano supremamente benefico e caritativo, non possano non riescire in estremo a grado. Anzi, a dire vero, non mi dubito punto di pronunciare, che fra le dimostrazioni di esultanza e di giubilo pel conceduto Perdono, alla profonda umiltà e modestia sua, in tanta altezza locato, queste sole forse abbiano a esser Lui accettissime, o certo sovra tutte altre a toccargli il cuore. ~la si voleva pure per così grandissimo beneficio ad alcuna pubblica dimoslranza di riconoscenza, e di amore conceder giorno. Si voleva non esser austeri dinegando, che la comune gioia ,

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