Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

- ( 77) alla l~uropa vigilante, ma a sè di se stesso. Io non pretendo scrutare le intenzioni passat~ , dì lui, nè affertnare che le presenti siano conformi a quelle, e molto meno vaticinar le future: perché se tra i possibili è che la guerra deliberata non sia più per volersi' e altresi tra i probabili che la non voluta si faccia. Le provocazioni venute da certi giornali che possono essere o parere interpreti (lei potentati o delle Nazioni , potrebbero farne nascere la volontà in chi non l'aveva: e ognun sa èome il puntiglio sia il casus belli' più irreparabile, e come le piccole cose sogliano essere se non causa, occasione di gravi, se non grandi, effetti. Resta a vedere se quelle provocazioni vincano le difficoltà opposte da certe invoéazìoni impazienti, le quali, politicame~te parlando , sono sove.nte , troppo più che stimoli, into_ppi. Ma intanto giovava imitare l'esempio del protettore, che, forte com'è, con dieci anni di pensamento s'è dimostrato non meno prudente ; n è senza perchè lascia agli altri le millanterie e le minacce , serbando a sè * ( .

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