Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

- ( 6)- che siano accettale) accettate senza che siano conosciute e discussQ? Discusse da chi ? Da chi non ci 'ha parte, o ne ha troppa ? Non ' da tutte le parti che devono soggiaccrvi? E ella franchigia o giogo, frutto di vittoria o di ' sconfitta? Non risica di detern1inare troppo o troppo poco i mutui diritti e doveri? E se · . non fossero rnutui, a chi dolersene , coìnc còrreggere '! E quando l'esperienza n1ostri gli . inconvenienti, chi ci pon,e rirnedio? Gli estra- . nei, o gli stessi confederati'? Ma se tra questi ' insorge, non dico discordia \ diffe'renza d'opi- . nioni pur nella seeJ ta dei mezzì, pur nell'applicazione de' principii pattniti, pur nelle fac-- cende 'Ordinarie; come decidere? A rnaggioranza di voti? ~Ia i voti si pesan essi, o si· cont.ano? Contansi secondo il numet'O degli Stati', o degli abitanti di ciascheduno di quelli'? Pesansi sec·ondo le influenze politiche, o se- , condo altra norma meno tnatcriale o più infida . del nun1ero? ·E in tutte le questioni, massime e minime, sarà egli dato ai suffragi lo stesso valore? Anco~ in quelle dove apparisse evidente che col tninor numero de' cinqlte o ·de' ' .

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