Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

- ( 5l ) - Nella recisa aggiungevasi come-taluni avessero preso inganno nell'interpretazione della promessa che Italia dalle Alpi all'Adriatico sarebbe ]ibera . Dalla quale promessa io , quanto a me, non intesi mai ~ssicurata la creazione d'uno Stato che si stendess"e dall'Alp i all'Adriatico , n è escl usa la possibilità d i conciliare in modo meno conforme alle speranze di molti le parole e le cose. M~ dalla difficoltà dell'intendere i detti fausti dell' Imperatore, io deducevo speranza che se altri si è ingannato nell'intendere gl'infausti, egli stesso l' Imperatore potrebbe con l' ingegno che dà la potenza, trovare di que' suoi detti una spiegazione meno terribile a noi. E questa io chiamavo senso più ragionevole; parola che ad altri parve di consentimento alle cose delle quali movevasi doglianza, ma, chi ben riguardi , era la parola forse di tutto lo scritto più ardita e severa. F~tto è ch'egli può più efficacemente interpretare degli altri, e in meglio , e anche in peggio. E se questo pensiero deve rattenere noi , non ci deve però togliere il coraggio di farlo avvertit~ dei nostri co1nuni

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