Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

- ( 49) - derli mosse la guerra, che dall'altro canto si fece tutore dell'ordine, che invitò i popoli a esprimere i loro legittimi voti, .che vanta di dovere al suffragio universale la propria potestà, ca_deva di dover rammentare che Venezia col Veneto nelle sue r\Jsistenze sepp-e osservare più religiosamente l'ordine che non facessero e non facciano parecchi di quei governi i' quali ne arrogano a sè la privilegiata tutela e proprietà; rammentare. che Venezia col Veneto ha, col fare e coll' astenersi, con le parole e co' silenzii eloquenti , dimostrato i suoi voti, stampati i suffragi suoi, meglio che in fogli di carla, nella coscienza del ~ genere umano; e che in mercede de'suòi patimenti, in risposta a'suoi desideri temperati, alle sue preghiere supplichevoli, ella si vedeva a un tratto condotta in condizioni più dure di quelle · che fece a lei la sconfitta dello Zio , condottavi per le vittorie del Nepote. Che le condizioni presenti siano per farsi più dure , lo sentirà dolorosamente chi pensi come tra il primo Campo formio e il secondo sian corsi degli anni più di , cinquanta ; e come in 5

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