Niccolò Tommaseo - La pace e la confederazione italiana

l l ' - ( 28 ) - tanti errori c di tante sventure, dovrà essere discacciata? Sarebbe dunque vero che l'esilio è un nobile pt~ivilegio, e che è premio il per.. d ere la corona? Ma ritornando a questioni 1iiù generali, in ~Iodena, in 'l'oscana , jn Rornagna , gli l atti politici e civili. che furono in questo frattempo, consun1ati, che vc;tlore avrann'essi '! :n~tificarli tutti, o tutti riprovarli? I~ se no , · con qual norn1a discernerli? ~= i riprovati pa · ·sterà egli l annullare; e .si potrà, senza traccia d' odio o di raneore o di diffìdenza? ~~ la djffidenza non è forse una pena? E coloro, che per zelo mostrato dei vecchi governi incorsero in pena o i ,n pericolo, sarann' eglino tutti generosi, riavendo l'arbitrio della ven-.. detta'! Vendetta contro chi 'l Contro gli ·apparenti autori. de'moti, contro cioè gl'istrurnenti, o contro gl' inarrivabili motori? Gli uomini ,, • • 1 nuovi entrati in uffiziq ne saran tutti sbalzati, benel1è meritevoli? Quelli di pri1na rirr1essi , quantunque non degni e sgraditi ai più? Quale indennità ai d~nneggiati per an1ore, e quale ai danneggiati per odio de' vecchi governi? . ~

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