Giovanni Francesco Avesani - La pace di Villafranca

- ( 8) - « momentaneo, e poi colle sue strade di ferro, « che vanno da Verona a Trieste e da Vienna (( ad Inspruck, ella raduna facilmente nuove (( arn1ate, e per le nuove strade ch'ella ha « tracciate, e che sboccano su Ile Al p i sia per « Bassano, sia per Vicenza, sia per Verona, (( sia pel Lago d'Iseo, sia pel Lago di Como, t< ella può piotnbare all' in1provviso sui fìanchi << e sul di dietro del nemico, troncargli tutte « le .comunicazioni, e rigettarlo in un batter ((' d'occhio fino al di là del P o, ripetendo << co~ì la manovra vittoriosa del maresciallo (( Radetzky nel 1848 (ivi pag. 44). Ora, io dico (e meglio di me lo aveva pensato Napoleone ponendo la famosa alternativa), questo colpo i1nprovviso si .dovrà sempre temere finchè l'Austria avrà piede in Italia, e molto più se avrà no·n solo Verona, rna tutto il quadrilatero. La idea di una Confederazione non è un argine a ciò; e molto 111eno, se si ridonano Toscana e Modena agli ATciduchi d'Austria. Quest' ide·a della Confederazione, che l'Opuscolo mostrò venuta alla Prussia nel 1848,

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