Giovanni Francesco Avesani - La pace di Villafranca

- ( 7 ) -- · « Piave, l.~ive~za, _ Tagliamento offrono linee di <t difesa amrnirabili all'Austria, la quale ne « coprì i punti principali con Fortezze chè l'arte <( ha rese quasi itnprendibili (§ IX, -, p. 43). <( Supponiatno ·perfino che per un concorso (( di circostanze straordinarie un'armata ita~ ( << liana sia ·giunta trionfante fino all'Adige, J ~ « ~ cl)e. l'insurrezione a}?bia guadagnato tutto < ii paese piano. Supponi~tno altr.esì, lacchè <( è poco probabile , che piazze forti, ~ome << sono Pavia, Piacenza, Ferrara; Pizzigh.et- ( tone, Peschiera , Mantova, Legnago, Vene- << zia, Os-npo, Palmanuova_, siano cadute in << mano del vincitore. Ebbene, la partita non << ,sarehbe ancora per~ uta pe__r l'Austria; perchè, . << se l'Italia è .il suo campo di battaglia, il · (( Tirolo e le .Alpi della Carinzia sono le sue <t: vere piazze d'armi, _di cui Verona cqlle sue {( immense fortifìca~ioni e il suo campo trin- (( cerato, che può contenere 50,000 uomini, è ( l'opera avanzata (i vi) . -,_ ~ . ' . ,· ( « Supponendo adunque l'Austria rinculata , (~ ~Ile Alpi; eli_a può lasciare impunemente .(( tutta l' artnata italiana gioire del suo trionfo l .

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