Giovanni Francesco Avesani - La pace di Villafranca

- ( 5) - « la linea del Mincio come punto strategico; « 1na il territorio, che restava con1preso nei (( limiti dell' lrnpero austriaco, doveva far parte « di una çonfederazione Italiana. Quel pro- « getto fu rigettato dalla Dieta, in cui domi- « nava la influenza di Vienna (§ III, pag. 18). Questa specie di transazione, di cui il pacifiço Opuscolo sembrava contentarsi, e ·che oggi vediamo così appuntino eseguita, parve non piacere più a Napoleone una volta pigliate le armi. Il suo proclama annunciò il suo- convincimento, che- quella, come ogni altra transazione, era impossibile, e che non rimaneva più che l'alternativa o dell' intiero o del nessun dominio dell'Austria in Italia . · l La necessità di quell'alternativa, non confessata apertatnente dal pacifìco libro, è provata però dalle seguenti ·sue riflessioni. L'Austria·rifiutò il progetto inviato da Parigi a Vienna in giugno 1857 sulle riforme da introdursi nel Governo Pontifieio, facendo un controprogetto tale , che < era meglio non far l « nulla, piuttosto che unirsi all'Austria per « dar dei colpi nel vuoto, ed ingannare la *

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