Giovanni Francesco Avesani - La pace di Villafranca

• .._ ( 19 ) - \eome il piu grande fra i Generali del gior~o; J come l' lrnperatore di nuova stirpe che per~ don~ all'orgoglioso ln1peratore di ·antica razza, . e gli fa grazia della 1netà dèlla pena. · Ma il popolo francese nop si ~ contentatò di questo spettacolo; non ne fu eontenta l'ar:.. mata; non ne fu contento il Piemonte, ben:.. · ch_è ingrandito; rnon ne fu contenta la Lombardia, benchè lib·erata, la quale, oltre la perdita di Venezia, sente sè stessa umiliata nelle forme · ·della sua emancipazione, colla .cessione fattane, propriamente come di un mancipio, da Fran- - cescD Giuseppe a Napoleone, e da Napoleone a Vittorio Emanuele. Non sono· contente To- . ~ scana, Mode~a, Parma, alle quali Napoleone consiglia o co1nanda di richiamare i loro So~ vrani. Non si contenta Bologna che ha scosso il doppio giogo austriaco e clericale ; nè Je altre città sore~le che l' har~n.ò seguita. Non .è contenta inson1ma l'Italia alla quale Napoleone avea promesso di renderla a sè stessa. Non è contenta inJ1ne l'Europll, i cui Governi si seri.. tono scherniti con questo inconsulto colpo d:i \ ·, . scena.

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