Giovanni Francesco Avesani - La pace di Villafranca

/ \ . • l - ( 17 ) ~ « assumendo un'attitudine dignitosa, franca- « In ente confessate le sue intenzioni? - E l \ « che si propone . egli , di fare per l'Italia _ ~ . U ~ « intervento può condurre alla· emancipazìone·; ( ma dall'altra parte egli può condurre sol- ( tanto ad un ingrandimento del Piemonte, « ad ttn altro Trattato di Campqformio, o ad « una nuova spedizione di Rorna. Fra queste · - ' (< ipote$i qual è la prescelta dal Governo? < Non abbiamo noi diritto di temere che < l'unico ,oggetto di questa spedizione sia di << guadagnare un poco di quella gloria·, colla « quale il popolo ha la debolezza di consolarsi « della perdita delle sue l.ibertà? PerC.iò, fin- ( eh è il G·overno non si sarà più co,mpletamente J (( spiegato, noi ci asterremo dal votare. Sa- · n remo felici ; se lo spettacolo dell'Italia eman- (< cipata ed unita ci proverà fra breve che la « nostra diffidenza era mal fondata ». 'La spiegazione fu .data con quella comuni- ~ cazìone al Corpo Legislativo. Ma ahimè! la prova di fatto ch'egli desiderava per confessare il torto della sua diffìdenza non fu data nè a lui nè al mondo ! J J

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