Pensieri di Napoleone intorno allla divinità raccolti a Sant'Elena

-88sono tuui d'una schiatta , potè dirsi figlio di Giove ; ma tutta la Grecia rise di tale soperchieria : e così la divinità degli imperatori romani non fu ma i dal loro popolo seriamente creduta. Maometto e Confucio non si spacc iarono che per inviati della divinità. La dea Egeria di Numa non fu altro mai che la personi - · fìcazione d'una ispirazione sentita nella sol itudine dei boschi. I dèi Brama dell'India sono un'invenzione psicologica. « Come dunque un ebreo, la di cui esistenza è più storica e più certa che tutte quelle del tempo in cui visse, egli solo, figi io d'un falegname, si dà d~. primo lancio per Dio assoluto, per l'essere per eccellenza, per creatore di tutti gli esseri ; si arroga ogni sorta di adorazioni , crea da sè il proprio culto , si erige templi, non già con marmi, ma con ispirati banditori? Le conquiste di Alessandro ci entusiastano; mentre Cristo è un conquistatore che aggrega, che assoggetta e unisce a se stesso non una nazione, ma l'umana specie. L'anima umana con tutte le sue facoltà si unisce all'esistenza di Cristo. E come ? per un prodigio che sorpassa ogni prodigio. Combattendo le passioni

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